La città
Altalena per disabili: un segno più nei giardini di Barletta
Civiltà in attacco per difendersi dall’eventuale vandalismo
Barletta - venerdì 27 giugno 2014
Una bella notizia che diventa notizia. E' il caso più unico che raro dell'installazione di un'altalena per disabili nei giardini del Castello svevo di Barletta. Sorge lì, tra giostre sgangherate, cavallucci e scivoli rotti, l'altalena più bella di tutte, una novità che strappa il compiacimento di molti e l'amarezza dei tanti che pensano già alla sua manomissione.
Si tratta di una donazione da parte del Lions Club di Barletta, un dono alla dignità di tutta la cittadinanza barlettana, un banco di prova per la sua civiltà, un appello silenzioso ma concreto per credere nel progresso. Un ponte tra barriere-quelle architettoniche- che Barletta sta pian piano cercando di demolire, obbligando i concessionari di lidi ad attrezzarsi della passerella per disabili, con i lavori recentemente terminati al primo binario della stazione ferroviaria e con l'incremento dei parcheggi riservati.
Una res e un simbolo insieme. Rimane ancora molto da fare, ma questa altalena lascia finalmente accomodare chi voleva sfiorare l'aria della sua città nella dolcezza di un movimento ondulatorio che solo una giostra così può dare. Ci si siede, si da lo slancio e si puntano gli occhi gioiosi al cielo. E mentre lo sguardo va su, c'è già chi grida "giù le mani dei vandali dall'altalena", così esposta all'incuria e al menefreghismo urbano. Il rispetto è sempre un fatto pubblico, solo chi difende la sua applicazione è un buon privato…homo civicus.
Si tratta di una donazione da parte del Lions Club di Barletta, un dono alla dignità di tutta la cittadinanza barlettana, un banco di prova per la sua civiltà, un appello silenzioso ma concreto per credere nel progresso. Un ponte tra barriere-quelle architettoniche- che Barletta sta pian piano cercando di demolire, obbligando i concessionari di lidi ad attrezzarsi della passerella per disabili, con i lavori recentemente terminati al primo binario della stazione ferroviaria e con l'incremento dei parcheggi riservati.
Una res e un simbolo insieme. Rimane ancora molto da fare, ma questa altalena lascia finalmente accomodare chi voleva sfiorare l'aria della sua città nella dolcezza di un movimento ondulatorio che solo una giostra così può dare. Ci si siede, si da lo slancio e si puntano gli occhi gioiosi al cielo. E mentre lo sguardo va su, c'è già chi grida "giù le mani dei vandali dall'altalena", così esposta all'incuria e al menefreghismo urbano. Il rispetto è sempre un fatto pubblico, solo chi difende la sua applicazione è un buon privato…homo civicus.