
La città
Addio al generale Nanula, grande partecipazione ai suoi funerali
La città si è stretta nel cordoglio per la sua scomparsa
Barletta - martedì 15 maggio 2018
0.22
Numerosi i conoscenti e le autorità presenti nella giornata di ieri al funerale del generale Gaetano Nanula, presso la chiesa del Santo Sepolcro. Nanula, già Comandante in Seconda della Guardia di Finanza dal novembre 1996 al novembre 1998, è scomparso sabato e tante sono state le dimostrazioni di vicinanza alla sua famiglia.
Ecco quanto ha scritto il senatore barlettano Dario Damiani: «La scomparsa del Generale Gaetano Nanula lascia la comunità cittadina orfana di una figura di assoluto prestigio professionale e rara umanità. Un figlio di Barletta che con le sue qualità, la sua determinazione, l'impegno, la tenacia, ha raggiunto ruoli apicali nella istituzione che rappresentava, la Guardia di Finanza.
Ho avuto l'onore e il piacere di conoscerlo, condividendo con lui anche una breve stagione politica, quando scelse di mettere la sua competenza al servizio del territorio candidandosi al Consiglio regionale, e di ammirare la sua totale dedizione all'interesse pubblico, la sua vivace curiosità, il rispetto per la legalità in tutte le sue declinazioni. Un servitore dello Stato che ci lascia in eredità il monito gentile di adempiere sempre al proprio ruolo pubblico con rigore, onestà intellettuale e alto senso morale».
Ecco quanto ha scritto il senatore barlettano Dario Damiani: «La scomparsa del Generale Gaetano Nanula lascia la comunità cittadina orfana di una figura di assoluto prestigio professionale e rara umanità. Un figlio di Barletta che con le sue qualità, la sua determinazione, l'impegno, la tenacia, ha raggiunto ruoli apicali nella istituzione che rappresentava, la Guardia di Finanza.
Ho avuto l'onore e il piacere di conoscerlo, condividendo con lui anche una breve stagione politica, quando scelse di mettere la sua competenza al servizio del territorio candidandosi al Consiglio regionale, e di ammirare la sua totale dedizione all'interesse pubblico, la sua vivace curiosità, il rispetto per la legalità in tutte le sue declinazioni. Un servitore dello Stato che ci lascia in eredità il monito gentile di adempiere sempre al proprio ruolo pubblico con rigore, onestà intellettuale e alto senso morale».
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