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Calcio
Marco Dambra: «Il Barletta è dei tifosi, abbonandosi si rafforza il progetto»
Oggi al via la campagna abbonamenti, parla il responsabile comunicazione del Barletta 1922
Barletta - lunedì 31 agosto 2015
"La tua squadra dal 1922. Per sempre". Questo è lo slogan scelto dal Barletta 1922, per il lancio della propria campagna abbonamenti, uno slogan chiaro ed evidente nell'intento di rappresentare lo spirito di una società costruita con lo sforzo economico di tutti i tifosi accorsi al capezzale della propria squadra del cuore nel momento in cui si è trovata dinanzi allo spettro della scomparsa dal panorama calcistico. Ora però è tempo di andare avanti ed è per questo che la campagna abbonamenti assume un valore vitale per la costruzione della stagione che è alle porte. Questo e tanto altro è quello che ci spiega il responsabile dell'area comunicazione del Barletta 1922, Marco Dambra che ha risposto alle nostre domande.
Parlando di campagna abbonamenti, la domanda più ovvia dalla quale partire non può che essere riferita alla questione stadio, ed allora più precisamente ti chiedo, dove giocherà il Barletta le sue gare casalinghe?
«Nei giorni scorsi abbiamo avuto diversi incontri con il sindaco Pasquale Cascella e con l'assessore allo sport Antonio Divincenzo, i quali ci hanno comunicato che ci sono concrete possibilità che il "Manzi-Chiapulin" possa esser pronto entro circa un mese. Questo farebbe si che si potrebbe giocare in casa già in occasione della seconda giornata di campionato, dopo aver giocato la prima fuori, come richiesto alla FIGC. In ogni caso il comune sta decidendo che strada intraprendere cercando di capire se ci sia un affitto delle strutture senza bando di gara ed allora ci saranno tempi celeri, mentre in caso di acquisto con bando di gara i tempi saranno più lunghi. Il comune deciderà in base alle proprie possibilità, noi stiamo spingendo per i tempi celeri, anche il sindaco sembra concorde ma serve che tutte le componenti siano d'accordo per procedere. Se così fosse avremo presto il "Manzi-Chiapulin", in caso contrario dovremo giocare diverse partite al "S. Sabino" di Canosa».
Alla luce di quanto accaduto nel pomeriggio di sabato in occasione dell'amichevole Barletta-Bisceglie, pensi che il "Manzi-Chiapulin" sia un impianto adeguato ad ospitare partite di campionato?
«Sì, assolutamente si, perchè con i lavori di ampliamento si creerebbe il settore ospiti e le tifoserie sarebbero separate. E' chiaro che così, certi episodi non si verificherebbero».
Per quel che riguarda invece il "Puttilli", a che punto siamo? Pensi che nel prossimo anno si possa giocare nell'impianto rinnovato?
«Siamo molto ottimisti su questo aspetto. I lavori al "Puttilli" stanno procedendo in maniera davvero rapida tanto che ogni giorno è possibile osservarne gli sviluppi. Abbiamo avuto rassicurazioni sia dalla ditta CMS che dal comune, ed entro dicembre i lavori, quantomeno per quel che riguarda la tribuna, dovrebbero essere conclusi. A quel punto, considerando i tempi tecnici per ricevere le autorizzazioni dai vari enti presposti, dovremmo avere a disposizione almeno il settore tribuna con i suoi circa 2500 posti, per l'inizio del 2016».
Qual è al momento la situazione societaria? Ci sono i fondi per sostenere una stagione di buon livello ed adeguata al blasone della piazza?
«La situazione della società è conosciuta, non c'è un imprenditore alle spalle che la finanzi. Per il momento si va avanti con gli introiti che si stanno ottenendo dalle prime sponsorizzazioni e da quelle che arriveranno oltre che naturalmente con gli introiti derivanti da abbonamenti e biglietti che saranno fondamentali. Tengo a specificare che ci stiamo muovendo con l'aiuto di consulenti che ci hanno redatto un business plan che stiamo seguendo alla lettera di modo da non fare il passo più lungo della gamba, ma di modo anche da allestire una rosa competitiva come richiesto dall'allenatore. Ovviamente siamo consapevoli che con una maggiore forza dataci nelle prossime settimane da imprenditori locali anche con piccoli partecipazioni, gli obiettivi potrebbero diventare più ambiziosi, sempre fermo restando che anche allo stato attuale il Barletta è una buona squadra ed è competitiva per lo meno per le zone medio alte della classifica».
Quanto hai appena affermato, non esclude che in caso ci fosse l'interesse concreto di un imprenditore sareste pronti a prenderlo in considerazione?
«C'è una totale apertura verso qualsiasi imprenditore voglia affacciarsi per capire quale sia la situazione del Barletta calcio e capire quali possibilità ci sono di entrare in società prendendo il controllo della stessa. Siamo un' associazione sportiva dilettantistica con una forma associativa particolare, ma ci sono tutte le possibilità per un imprenditore per diventare il maggiore azionista con relativo controllo delle decisioni. L'unica cosa che chiediamo e sulla quale siamo intransigenti, è che chi voglia entrare dovrà dare delle precise garanzie economiche dimostrando di essere una persona affidabile per non ripetere gli errori del passato. Senza garanzie andremo avanti noi tifosi con il supporto di chi vorrà aiutarci».
Oggi parte ufficialmente la campagna abbonamenti, ti senti di fare un appello? Perchè un tifoso dovrebbe dar fiducia a questa squadra e a questo progetto abbonandosi?
«Noi invitiamo tutti ad abbonarsi perchè mai come questa volta il Barletta è della città ed è dei tifosi e penso che questa sia una motivazione in più per essere vicini alla squadra. Poi, come abbiamo già detto, più gente ci starà vicino, più saremo forti e più obiettivi potremo raggiungere. Teneno conto anche che nelle categorie dilettantistiche è molto facile abbonarsi non essendoci limitazioni o tessere del tifoso, ribadisco l'invito a tutti i tifosi e a tutti gli imprenditori, perchè con l'unione degli intenti di tutti saremo più forti».
Parlando di campagna abbonamenti, la domanda più ovvia dalla quale partire non può che essere riferita alla questione stadio, ed allora più precisamente ti chiedo, dove giocherà il Barletta le sue gare casalinghe?
«Nei giorni scorsi abbiamo avuto diversi incontri con il sindaco Pasquale Cascella e con l'assessore allo sport Antonio Divincenzo, i quali ci hanno comunicato che ci sono concrete possibilità che il "Manzi-Chiapulin" possa esser pronto entro circa un mese. Questo farebbe si che si potrebbe giocare in casa già in occasione della seconda giornata di campionato, dopo aver giocato la prima fuori, come richiesto alla FIGC. In ogni caso il comune sta decidendo che strada intraprendere cercando di capire se ci sia un affitto delle strutture senza bando di gara ed allora ci saranno tempi celeri, mentre in caso di acquisto con bando di gara i tempi saranno più lunghi. Il comune deciderà in base alle proprie possibilità, noi stiamo spingendo per i tempi celeri, anche il sindaco sembra concorde ma serve che tutte le componenti siano d'accordo per procedere. Se così fosse avremo presto il "Manzi-Chiapulin", in caso contrario dovremo giocare diverse partite al "S. Sabino" di Canosa».
Alla luce di quanto accaduto nel pomeriggio di sabato in occasione dell'amichevole Barletta-Bisceglie, pensi che il "Manzi-Chiapulin" sia un impianto adeguato ad ospitare partite di campionato?
«Sì, assolutamente si, perchè con i lavori di ampliamento si creerebbe il settore ospiti e le tifoserie sarebbero separate. E' chiaro che così, certi episodi non si verificherebbero».
Per quel che riguarda invece il "Puttilli", a che punto siamo? Pensi che nel prossimo anno si possa giocare nell'impianto rinnovato?
«Siamo molto ottimisti su questo aspetto. I lavori al "Puttilli" stanno procedendo in maniera davvero rapida tanto che ogni giorno è possibile osservarne gli sviluppi. Abbiamo avuto rassicurazioni sia dalla ditta CMS che dal comune, ed entro dicembre i lavori, quantomeno per quel che riguarda la tribuna, dovrebbero essere conclusi. A quel punto, considerando i tempi tecnici per ricevere le autorizzazioni dai vari enti presposti, dovremmo avere a disposizione almeno il settore tribuna con i suoi circa 2500 posti, per l'inizio del 2016».
Qual è al momento la situazione societaria? Ci sono i fondi per sostenere una stagione di buon livello ed adeguata al blasone della piazza?
«La situazione della società è conosciuta, non c'è un imprenditore alle spalle che la finanzi. Per il momento si va avanti con gli introiti che si stanno ottenendo dalle prime sponsorizzazioni e da quelle che arriveranno oltre che naturalmente con gli introiti derivanti da abbonamenti e biglietti che saranno fondamentali. Tengo a specificare che ci stiamo muovendo con l'aiuto di consulenti che ci hanno redatto un business plan che stiamo seguendo alla lettera di modo da non fare il passo più lungo della gamba, ma di modo anche da allestire una rosa competitiva come richiesto dall'allenatore. Ovviamente siamo consapevoli che con una maggiore forza dataci nelle prossime settimane da imprenditori locali anche con piccoli partecipazioni, gli obiettivi potrebbero diventare più ambiziosi, sempre fermo restando che anche allo stato attuale il Barletta è una buona squadra ed è competitiva per lo meno per le zone medio alte della classifica».
Quanto hai appena affermato, non esclude che in caso ci fosse l'interesse concreto di un imprenditore sareste pronti a prenderlo in considerazione?
«C'è una totale apertura verso qualsiasi imprenditore voglia affacciarsi per capire quale sia la situazione del Barletta calcio e capire quali possibilità ci sono di entrare in società prendendo il controllo della stessa. Siamo un' associazione sportiva dilettantistica con una forma associativa particolare, ma ci sono tutte le possibilità per un imprenditore per diventare il maggiore azionista con relativo controllo delle decisioni. L'unica cosa che chiediamo e sulla quale siamo intransigenti, è che chi voglia entrare dovrà dare delle precise garanzie economiche dimostrando di essere una persona affidabile per non ripetere gli errori del passato. Senza garanzie andremo avanti noi tifosi con il supporto di chi vorrà aiutarci».
Oggi parte ufficialmente la campagna abbonamenti, ti senti di fare un appello? Perchè un tifoso dovrebbe dar fiducia a questa squadra e a questo progetto abbonandosi?
«Noi invitiamo tutti ad abbonarsi perchè mai come questa volta il Barletta è della città ed è dei tifosi e penso che questa sia una motivazione in più per essere vicini alla squadra. Poi, come abbiamo già detto, più gente ci starà vicino, più saremo forti e più obiettivi potremo raggiungere. Teneno conto anche che nelle categorie dilettantistiche è molto facile abbonarsi non essendoci limitazioni o tessere del tifoso, ribadisco l'invito a tutti i tifosi e a tutti gli imprenditori, perchè con l'unione degli intenti di tutti saremo più forti».

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