
Calcio
Macalli: «Bilancio della stagione ok, regolamento-playoff sbagliato»
Il presidente di Lega Pro torna sulle scelte e vira sul consiglio federale
Barletta - sabato 26 aprile 2014
21.17
Mea culpa, mea culpa, mea magna culpa? Così sembrerebbe, a leggere e ascoltare alcune delle parole rilasciate dal presidente della Lega Pro Mario Macalli al programma Ottogol su Otto Channel 696. In realtà la manovrina all'indietro è molto ridotta e "settoriale". Sul banco degli imputati, con una retromarcia innescata dal numero uno di via Jacopo da Diacceto, il regolamento-playoff in Prima Divisione: «Quest'anno abbiamo sbagliato, visto che la seconda in classifica che affronta la nona alla fine dei tempi regolamentari in caso di parità non dovrebbe ricorrere ai calci di rigore, ma passare direttamente il turno. Bisognava riconoscere un vantaggio a chi in campionato ha avuto un piazzamento di gran lunga superiore e non azzerare tutto».
Un passo indietro, quello di Macalli, che fa il paio con le tante critiche piovute sulla Lega Pro di quest'anno, deprivata del suo quoziente di interesse nella lotta per non retrocedere, ma comunque difesa dal presidente: «Quando abbiamo stabilito nuove regole per poter arrivare a 60 squadre in vista della storica riforma non abbiamo mai pensato che i campionati potessero essere falsati ed i fatti ci stanno dando ragione, in particolar modo in Prima Divisione. L'unica macchia è quella dell'esclusione della Nocerina (prossimo avversario sulla carta del Barletta, ndr), ma un atto dovuto perchè i tifosi non possono diventare i gestori della società».
Il bilancio del torneo per Macalli è tutto sommato positivo, ma serviranno scelte chiare per il futuro: «Nel consiglio federale del 30 aprile saranno prese decisioni importanti, ma confermo che in Lega Pro ci sarà il massimo rigore con l'inserimento di una normativa che prevede budget preventivi per i costi di gestione e soprattutto dei giustificativi di spesa». Per quanto riguarda i gironi invece «purtroppo si tornerà ad un criterio di extra-regionalità, ma questo era un fatto scontato.Tra l'altro in passato quando abbiamo attuato la formula dei gironi misti era semplicemente per fare in modo che ci fosse uno scambio di culture, con il nord che assimilasse la passione e il calore del meridione e quest'ultimo la managerialità delle società del settentrione». Innovazione vs economicità e spese: chi avrà la meglio?
(Twitter: @GuerraLuca88)
Un passo indietro, quello di Macalli, che fa il paio con le tante critiche piovute sulla Lega Pro di quest'anno, deprivata del suo quoziente di interesse nella lotta per non retrocedere, ma comunque difesa dal presidente: «Quando abbiamo stabilito nuove regole per poter arrivare a 60 squadre in vista della storica riforma non abbiamo mai pensato che i campionati potessero essere falsati ed i fatti ci stanno dando ragione, in particolar modo in Prima Divisione. L'unica macchia è quella dell'esclusione della Nocerina (prossimo avversario sulla carta del Barletta, ndr), ma un atto dovuto perchè i tifosi non possono diventare i gestori della società».
Il bilancio del torneo per Macalli è tutto sommato positivo, ma serviranno scelte chiare per il futuro: «Nel consiglio federale del 30 aprile saranno prese decisioni importanti, ma confermo che in Lega Pro ci sarà il massimo rigore con l'inserimento di una normativa che prevede budget preventivi per i costi di gestione e soprattutto dei giustificativi di spesa». Per quanto riguarda i gironi invece «purtroppo si tornerà ad un criterio di extra-regionalità, ma questo era un fatto scontato.Tra l'altro in passato quando abbiamo attuato la formula dei gironi misti era semplicemente per fare in modo che ci fosse uno scambio di culture, con il nord che assimilasse la passione e il calore del meridione e quest'ultimo la managerialità delle società del settentrione». Innovazione vs economicità e spese: chi avrà la meglio?
(Twitter: @GuerraLuca88)
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