Luan Menegaz
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Calcio

Luan Menegaz de Oliveira, intraprendenza brasiliana e solidità italiana

Il nuovo acquisto del Barletta Calcio si racconta ai nostri microfoni

Nato a Porto Alegre, ma cresciuto e maturato calcisticamente in Toscana, Luan Menegaz de Oliveira, ultimo arrivato in casa-Barletta Calcio, è il perfetto esempio della crasi tra la scuola di pensiero brasiliana e la scuola calcistica italiana: spregiudicato e sicuro di sè quanto basta, sempre sorridente davanti a una nuova esperienza come quella affrontata nel ritiro di Rio di Pusteria, metodico e solido in campo, dove unisce un fisico robusto (182 cm per 77 kg) a un buon senso della posizione. Difensore centrale classe 1992, Menegaz arriva dall'Empoli Primavera, del quale è stato capitano nell'ultima stagione e rappresenterà per Novelli un'alternativa nel pacchetto di centrali, oggi composto da De Leidi, Mengoni e il giovanissimo Ferrara. Noi di Barlettalife.it lo abbiamo intercettato al termine dell'allenamento pomeridiano di ieri in Trentino Alto Adige e dopo un chiarimento sulla pronuncia del suo cognome ("Menegaz con la seconda e accentata") abbiamo ascoltato i suoi obiettivi per il futuro e le sue sensazioni sulla preparazione in corso:

Luan Menegaz, sei da una settimana in ritiro, oggi l'annuncio ufficiale del tuo arrivo. Entusiasta per questa nuova avventura?
«Sì, sono davvero contento per l'opportunità che il club mi ha dato e per il fatto che si tratterà della mia prima volta in un club professionistico e non in una squadra "Primavera"».

Presentati ai tuoi nuovi tifosi.
«Mi piace poco parlare di me, preferisco che ne parlino gli altri. Sono un difensore abbastanza tecnico e veloce, che non toglie mai la gamba».

Qual è il tuo modello sul terreno di gioco?
«Prima apprezzavo tanto Paolo Maldini, ora stimo e studio il modo di giocare di Thiago Silvav

Nel reparto difensivo in questi giorni hai avuto modo di allenarti con tanti compagni più esperti, penso a Mengoni, Mazzarani e Petterini. Ti hanno dato consigli utili per l'ambientamento nel gruppo?
«Sì, mi hanno accolto benissimo sin dal primo giorno in cui sono arrivato a Rio di Pusteria e di questo sono contento: da loro avrò modo di imparare tanto, dentro e fuori dal terreno di gioco».

A Barletta hai ritrovato Castellani, tuo ex-compagno nell'Empoli Primavera. C'è anche il suo "zampino" nell'arrivo a Barletta?
«Appena sono rientrato in Italia dal Brasile e ho saputo dell'interessamento del Barletta per me, ho subito chiamato Stefano e lui mi ha detto che il gruppo era composto da tanti bravi ragazzi e calciatori, con la mentalità giusta, e devo dire che aveva ragione: mi trovo già bene qui».

Il gruppo è molto giovane, quanto ti ha aiutato questa componente nell'inserimento?
«Sicuramente tanto: i ragazzi hanno tutti voglia di mettersi in mostra e far bene, e con l'aiuto dei compagni di maggiore esperienza sono certo che potremo fare benissimo».

Con chi sei in camera in ritiro?
«Con altri due ragazzi giovani, con i quali vado già d'accordo: Jacopo Dezi e Mirko Carretta».

Qual è la tua condizione fisica? Sei indietro rispetto ai compagni o ti sei già rimesso al passo?
«Sto abbastanza bene, già in Brasile mi ero allenato intensamente e sono arrivato in ritiro in buone condizioni: riesco a lavorare con il gruppo, ai ritmi dei miei compagni, e va già bene così».

Domenica prossima ci sarà l'esordio in Tim Cup contro il Perugia. Sarà certamente out De Leidi, senti di poter giocare titolare al fianco di Mengoni in difesa?
«Io sono pronto e sono a disposizione del mister, se lo vorrà sarò carico e preparato per l'esordio».

Che rapporto hai con mister Novelli e il preparatore Fabbiano? Vi fanno "sudare" tanto in allenamento, avevi già provato preparazioni atletiche così pesanti?
«No, mai. Sicuramente è stata la preparazione più dura, ma anche la più seria sin qui svolta, e sono contento di poterla affrontare con professionisti preparati come il mister e il professor Fabbiano».

Il tuo saluto per la tifoseria biancorossa.
«Sono contentissimo di essere a Barletta e prometto di dare sempre il massimo per la squadra. Forza Barletta!».
A Barletta non sentirai la "saudade" del Brasile, ne siamo certi...ciao Luan, boa sorte!
(Twitter: @GuerraLuca88)



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