Barletta Calcio 3
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Le pagelle di Benevento-Barletta

Nel Barletta versione Gran Galà funziona tutto alla perfezione

Una vittoria importante, giunta in un momento importante, contro una squadra importante, sfoderando una prestazione da strappa applausi. Questo è il sunto ideale dell'impresa realizzata dai ragazzi di coach Cari in quel di Benevento. In uno stadio che definire fortino è dir poco, i biancorossi si travestono da Cheyenne e assaltano con successo la diligenza nemica, a suon di giocate pregevoli, deliziose trame di gioco e di una ritrovata efficacia sotto porta. Pur senza Infantino e Rana, il Barletta ha creato un'infinità di occasioni da rete, mettendo in difficoltà la difesa sannita che raramente nel corso di questo campionato è andata in tilt. Dopo la debacle contro un'altra campana, la Cavese, ora il Barletta "le suona" al Benevento e conquista 3 punti che più che oro valgono platino. Una prestazione perfetta, davvero da incorniciare: attenzione e concentrazione in tutti i reparti, voglia di far bene, stabilità, tenuta fisica invidiabile. Tutti aspetti che alla vigilia dell'incontro in pochi credevano che questa squadra possedesse. Ma l'orgoglio di questi ragazzi è venuto fuori, e si sono esaltati contro una delle grandi del campionato. A niente è valso il gol di Clemente, frutto di una disattenzione biancorossa. Lunedì sera il Barletta al Vigorito sembrava un treno in corsa, un treno da cui non buttare giù nessuno per le brutte prestazioni, perché il Barletta ha giocato di squadra, e non c'è nessuno che merita insufficienze. Per una volta, dietro la lavagna ci finiscono gli altri. Analizziamo nel dettaglio la prestazione dei biancorossi:

Gabrieli 6,5: il portierino scuola Lecce questa volta sfodera una prestazione da super eroe, chiedere a Pintori e a Clemente. Unico neo di giornata il gol subito, ma sul bel tiro di sinistro a giro di Clemente poteva ben poco. Sta diventando una sicurezza lì in porta, e dopo un inizio di campionato travagliato la difesa ora è più serena. IN CRESCITA

Galeoto 7: sullo "Zio" sono già state spese tantissime parole d'elogio. 38 primavere e non sentirle. Corre come un ragazzino, appena ha l'occasione fugge sulla fascia destra come il Cafu dei bei tempi d'oro. In difesa è come al solito impeccabile, tiene il campo con l'orgoglio di essere il capitano di questa squadra. Per 2 giornate non è sceso in campo. Ha avuto modo di ricaricare le batterie. Attenzione a fargli vedere campo libero: potrebbe trasformarsi in un razzo missile! MOTORINO INSTANCABILE

Ischia 6,5: il solito Michele. Svetta al centro della difesa con piglio da leader silenzioso. Bada al concreto, il suo obiettivo è arginare le incursioni di Bueno, Pintori ed Evacuo, che giocano al limite dell'evanescenza. Il buon Michele in coppia con Lucioni costituisce una diga pressoché insuperabile, sia nei contrasti aerei che con palla a terra. Sta vivendo una stagione da protagonista. Gran parte della salvezza è merito suo e dei suoi compagni di reparto. INSUPERABILE

Lucioni 6,5: un giocatore con i fiocchi. Ritorna dopo il turno di squalifica e fa sentire subito la differenza. Contro la Cavese anche Ischia era apparso più insicuro per la mancanza del Gladiatore, che lotta tenacemente su qualsiasi oggetto non identificato che timidamente si affaccia dalle sue parti e lo annienta con il giusto piglio e con la classe dei grandi campioni. Quando poi usa la testa, diventa quasi irresistibile, tant'è che ci vuole il miglior Paoloni a negargli la gioia del quarto gol in campionato, che lo farebbe entrare di diritto tra i difensori/goleador più prolifici della storia del Barletta. MINISTRO DELLA DIFESA

Frezza 6 (IL PEGGIORE): non è una bocciatura quella nei confronti di Giammarco. Aveva di fronte gli avversari più temibili e sguscianti degli stregoni, Clemente e La Camera, che gli danno un bel po' di filo da torcere, ma il buon Frezza non fa una piega, svolge il suo compito e, specialmente nel primo tempo, non disdegna folate offensive importanti. L'unico neo della partita l'episodio del 18' del primo tempo, quando si fa scavalcare dal pallone permettendo a Clemente di realizzare il pareggio. LA CONCRETEZZA FATTA PERSONA

Rajcic 7,5: accarezza il pallone con i suoi piedi fatati, e come per magia, proprio in casa degli Stregoni, si trasforma dal brutto anatroccolo di Cava al cigno di Benevento. Di professione regista, questa volta il suo film è da Oscar del calcio. Preciso al millimetro come un sarto. Dai suoi piedi quest'oggi sforna soltanto delizie. BIJIOUX

Guerri 6,5: solito mix di corsa, sostanza e inserimenti importanti. In fase difensiva collabora con i difensori a sventare le minacce degli stregoni, ma la magia non fa per lui, uomo di sostanza e concretezza eccezionale. Senza di lui il Barletta non avrebbe equilibrio. AGO DELLA BILANCIA

Cerone 7: torna in campo il giustiziere degli aretusei, che sfodera una prestazione "senza macchia e senza paura". Parte senza timori reverenziali, sfodera un sinistro importante ed è sempre al centro dell'azione. Gli manca soltanto il gol, che sfiora con una rovesciata in stile Zampagna che fa strabuzzare gli occhi dei telespettatori e dei tanti tifosi presenti al Vigorito. ASSESSORE ALLA FANTASIA

Bellomo 7: nel covo degli stregoni torna in campo il genietto di Bari vecchia, e lo fa sfornando una prestazione degna della sua fama. Esaudisce i desideri dei suoi compagni con passaggi al bacio, e quando re Riccardo I di Barletta gli ordina di confezionare il gol partita, Nicolino non si fa pregare 2 volte, servendolo con un rasoterra preciso ed efficace. È tornato il Bellomo d'inizio stagione, spregiudicato e tremendamente efficace. GENIO DELLA LAMPADA

Simoncelli 6,5: se confrontiamo la sua prestazione con quella dei suoi colleghi di reparto, sicuramente un mezzo voto in meno lo merita. È come al solito imprevedibile e tremendamente veloce, ma, stranamente, sembra ancora una volta poco nel vivo dell'azione. Sia a destra che a sinistra, quando vede un po' di campo libero, ingrana la marcia forte, come il suo omonimo di Moto GP, e si rende pericoloso. IMPORTANTE

Innocenti 8 (IL MIGLIORE): 2 gol, centinaia di palloni giocati, decine di falli conquistati. Ecco il bottino riportato da Re Riccardo I di Barletta, autore di una prestazione con i fiocchi. Come un rapace, staziona in area di rigore in attesa della palla giusta e, quando gli capita l'occasione giusta, non si fa pregare due volte per sfoderare il suo miglior colpo di testa e il suo tap-in più preciso, per due realizzazioni che valgono una buona fetta della salvezza biancorossa. Raggiunge quota 12 gol in campionato, una somma importante per un "vecchietto" come lui. Complimenti Re Riccardo, i tuoi sudditi ti adorano. INTRAMONTABILE GOLEADOR

Agnelli & Masiero sv: entrano nei minuti conclusivi per far rifiatare la squadra e rallentare le incursioni degli indemoniati stregoni giallorossi, e anche loro non demeritano. Peccato per l'ennesimo giallo che rimedia Masiero, ma anche questo fa parte del gioco, e passa in secondo piano quando si compie una magia del genere…

Mister Cari 7,5: come un ottimo fumettista, il buon Cari fa uscire dalla sua matita un Barletta perfetto, bello a vedersi, deciso, volitivo. Un Barletta totalmente diverso da quello visto e "ammirato" contro la Cavese. Nonostante le assenze di Infantino e Rana, mantiene lo stesso modulo, e ha ancora una volta ragione lui. Sta portando in salvo il Barletta a suon di risultati e mantenendo il bel gioco che non era mai mancato anche con Sciannimanico.

Tifosi 10+: un Vigorito ammutolito per la sconfitta degli stregoni lascia spazio ai cori e all'esultanza di circa 200 tifosi provenienti dalla Città della Disfida, pronti ad incitare a squarciagola i propri beniamini. Vorremmo vedere più spesso questo spettacolo sugli spalti… INFINITI
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