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Le pagelle di Barletta – Lucchese

Bene la fase difensiva, Rajcic illumina e impressiona; sotto tono Guerri

Il girone di ritorno si apre per i biancorossi con una vittoria che da respiro alla classifica. Risollevate le sorti e il morale grazie al gol di Rajcic, viziato dalla deviazione di Marotta, ora i biancorossi possono godersi in meritato riposo guardando con fiducia al futuro e alla graduatoria, che li vede ora incredibilmente appena fuori dalla zona retrocessione. Merito della ritrovata compattezza del gruppo, e dell'ottimo stato di forma raggiunto da gran parte della squadra. Ci si ferma a quota 18 punti, auspicando una conferma dei valori dell'ultima fase di campionato al rientro in campo, previsto domenica 9 gennaio in trasferta in quel di Pisa, contro una squadra diretta concorrente per la salvezza, la stessa che all'andata riuscì a pareggiare grazie all'unico tiro in porta della partita, quella maledetta punizione di Carparelli che infilò Tesoniero all'incrocio dei pali.

Di Masi 7: quando è chiamato ad interventi in uscita risponde sempre presente. Nelle uscite alte è insuperabile. Nel finale regge il forcing dei rossoneri, quest'oggi in maglia blu. Nega il gol a Pezzi e a Marotta e Bertoli nel finale. Riscatta la prestazione deludente di Roma tornando il Di Masi visto contro il Gela. PARATUTTO

Galeoto 7: in difesa qualche volta si fa superare dai suoi diretti avversari, ma in propensione offensiva assicura una spinta costante. Ha fiato, e si alterna costantemente con Simoncelli nel crossare dalla destra. A 38 anni si rivela ancora un martello pneumatico d'eccezione, dorato e impreziosito dai suoi cross, il più importante dei quali porta al gol partita dovuto alla carambola Rajcic-Marotta. MOTORINO

Lucioni 7: ritorna ad essere invalicabile. Chiude sugli attacchi avversari e anche sulle sbavature di Anselmi, sebbene qualche volta patisca i tagli di Marasco e Biggi. Di testa le prende quasi tutte. ROCCIOSO

Anselmi 6: Sciannimanico lo rispolvera titolare per fronteggiare Marotta, ma l'attaccante napoletano lo impensierisce oltremisura, risultando la sua spina nel fianco. Non disdegna veloci folate in attacco in occasione dei calci piazzati. Anche lui nel finale regge bene il forcing. DIFENSORE-ATTACCANTE

Frezza 6,5: riesce a contenere Pera, Marasco lo impensierisce, ma con entrambi non perde la calma, anche quando nel finale la Lucchese sfodera le sue migliori armi per pervenire al pareggio. In attacco si fa vedere spesso e volentieri. PREZIOSO

Menicozzo 6,5:
il solito, grintoso capitan Menicozzo. Corre, raddoppia, risponde presente quando c'è da sacrificarsi, e non disdegna ripartenze e ricostruzioni di gioco. Esce precauzionalmente dopo un intervento subito a centrocampo, ma appare davvero insostituibile. GATTUSO BIANCOROSSO

Simoncelli 6,5:
non appare sempre lucido in fase realizzativa, come quando nel primo tempo si trova a tu per tu con Pennesi. Si fa la fascia numerose volte, e appare instancabile. MOTORINO

Rajcic 7,5 (IL MIGLIORE): Sarà davvero lento, tornerà poco in difesa, ma è il regista per eccellenza. Ha un piede sopraffino. Solo lui è capace di superare tre uomini in dribbling stretto. In più contribuisce alla rete del vantaggio. MARZIANO

Shiba 6: alcuni suoi limiti sono evidenti e quasi innegabili, ma il suo impegno non si discute. Talvolta risulta impreciso con i piedi, ma di testa combatte fronteggiando Baldanzeddu. In compenso corre tantissimo. LOTTATORE

Bellomo 6,5: corre tantissimo, è sempre al centro dell'azione, risulta una spina nel fianco sia su una fascia che sull'altra. Va però a sprazzi, ed è costretto ad uscire per un colpo alla testa. TALENTO PURO

Guerri 5,5 (IL MENO POSITIVO):
nel pressing per una volta appare fuori tempo e impreciso. Probabilmente la sosta arriva nel momento giusto, perché il guerriero ha le batterie scariche. SOTTOTONO

Agnelli 6: nel finale fa l'incontrista aggiunto, e quando c'è da proteggere la porta di Di Masi non disdegna mezze misure, vedi la palla scagliata con violenza inaudita in gradinata nel "salomonico" recupero. EFFICACE

Ischia s.v.: subentra nel convulso e biblico finale al posto di Shiba, e ha il tempo di immolarsi sulla palla che Bertoli destina in fondo al sacco.

Carbonaro 6 (di stima): incrocia un arbitro che fa di tutto per espellerlo e ci riesce. La voglia di correre non manca, ma la precisione non è il suo forte. Un arrivederci al 2011 per migliori prestazioni. NERVOSO

Sciannimanico 6,5: disegna una squadra grintosa, combattiva, che mette subito le idee in chiaro dominando il primo tempo. La squadra cala alla distanza, ma porta a casa 3 punti fondamentali. Schiera la migliore formazione possibile in questo momento, visto il periodo no di Margiotta. Questa formazione ricorda lo Sciannimanico giocatore, che lottava negli anni '80 sulla linea mediana biancorossa. SANTONE

Tifosi 8: incitano la squadra, come sempre, più di sempre, nonostante il freddo, nonostante la posizione di classifica, nonostante il pranzo domenicale, nonostante Babbo Natale, la Befana e gli elfi. Cantano dal 1' all'ultimo, senza sosta. Ci regalano e si regalano per le feste questa vittoria e l'uscita dalla zona playout. INSOSTITUIBILI E INIMITABILI

Arbitro Maresca 3: si avvicina il Santo Natale, e l'arbitro napoletano tenta di imitare quel Babbo che fa felici tanti bambini, regalando punizioni e falli laterali alla Lucchese. Al Barletta regala invece l'espulsione di Pitino e di Carbonaro, e dalla tribuna piovono fischi, insulti e tanto altro, ma solo perché a Natale sono tutti più buoni. Risulta addirittura irriverente quando lascia a terra Bellomo 3 minuti con un colpo alla testa. Dopo 8 minuti di recupero decide che la Lucchese non ha più chance per pareggiare, ricordandosi di avere un fischietto per decretare la fine dell'incontro. COMPLETAMENTE NEGATIVO
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