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Calcio, prosegue il toto-allenatore sulla panchina del Barletta

Papagni ai nostri microfoni: "Non sento Tatò dallo scorso febbraio"

Il recente rinnovo di contratto di Massimo Costantino con la Vigor Lamezia ha di fatto estromesso il 37enne allenatore lametino dalla corsa alla panchina biancorossa e ha ridato vigore e fiato al toto-allenatore per il Barletta Calcio edizione 2012/2013, nel quale oggi a farla da padrone è l'incertezza a 360 gradi. A seguire Bucaro e Novelli, di cui si è detto, si sondano anche piste più ambiziose, che portano a Castori e Ugolotti (ora vicino al Frosinone), i quali però dovrebbero avere garanzie di un progetto che miri alle zone alte della graduatoria, con l'"incognita" Asta sullo sfondo come alternativa. Scelta tecnica che urge, quella del mister, figura che lavorerebbe in sinergia con il ds in pectore Pavone per cominciare ad allestire la rosa 2012/2013, evitando così gli screzi sull'asse Cari-Castagnini che nella scorsa stagione produssero un calciomercato "a puntate" in entrata. Scelta ancora bloccata, o almeno non chiarita dalla società di via Veneto, che attende ancora la presa di posizione ufficiale di patron Tatò.

In entrata il nome nuovo era quello di Aldo Papagni, nella stagione da poco conclusa a L'Aquila, in Seconda Divisione Lega Pro. L'allenatore, con trascorsi in quel di Andria, conosce bene l'ambiente e sembrava poter essere il "nome a sorpresa" nel mazzo del ds biancorosso in pectore Peppino Pavone. Contattato dalla nostra redazione, lo stesso Papagni ha però smentito contatti con via Veneto: "Non sento la famiglia Tatò dallo scorso febbraio, quando fu esonerato Cari- ha spiegato l'allenatore che ha appena lasciato L'Aquila- Nell'occasione fummo contattati io e mister Di Costanzo, e fu preferito Di Costanzo. Da allora non ho ricevuto alcuna chiamata". Un Papagni legato da stima reciproca a Pavone: "In passato il direttore ha espresso ammirazione per il mio modo di lavorare, e questo può aver fatto scattare il mio nome. Papagni comunque pronto ad accettare un'eventuale chiamata: " Con L'Aquila avevo un accordo di massima per la conferma solo in caso di promozione in Prima Divisione. Ovviamente una chiamata del Barletta sarei pronto a valutarla, ma, ripeto, ad oggi non sono stato contattato dal club biancorosso. Barletta era ed è ancora una piazza di altissimo profilo". Con Papagni fuori (o quasi) dalla corsa, è possibile tracciare un borsino delle chances dei vari contendenti di approdare sulla panchina del "Puttilli":

GIOVANNI BUCARO 40%- Sebbene abbia smentito ogni contatto ai nostri microfoni, l'ex allenatore dell'Avellino resta in pole: amicizia ventennale con Pavone, che conosce dai tempi del Foggia di "Zemanlandia", abituato a lavorare con i giovani, reduce da un torneo discreto in una piazza calda come quella di Avellino, dove era arrivato in luogo di Vullo imponendo il 4-3-3, il suo credo tattico;

RAFFAELE NOVELLI 25%- L'attuale allenatore della Primavera del Genoa vede la propria posizione in ascesa negli ultimi giorni: la sua candidatura potrebbe essere sostenuta dalla possibilità di avere interessanti prospetti dal vivaio del "Grifone", il 44-enne salernitano svizzero ha inoltre diverse esperienze in piazze meridionali in Prima Divisione, tra Foggia, Manfredonia, Salernitana e Sorrento;

FABRIZIO CASTORI 10%- Fino a maggio sembrava lui la prima scelta, ma un tecnico del suo lignaggio richiede garanzie tecniche ed economiche che ad oggi in casa biancorossa non sono del tutto chiare. Le molte voci che lo avvicinano in questi giorni alla panchina del Grosseto lo allontanano ulteriormente da Barletta;

GUIDO UGOLOTTI 10%- Vedi Castori. L'ex allenatore del Grosseto tornerebbe in Prima Divisione solo per chiari programmi di alta classifica: oggi sembra che prediliga le sirene di casa-Frosinone, dove è in ballottaggio con Roberto Stellone per la panchina dei "canarini";

ALDO PAPAGNI 5%- Noi nonostante le sue smentite non ce la sentiamo di escluderlo del tutto dalla corsa alla panchina biancorossa: potrebbe essere utile se si puntasse su un "sergente di ferro" come lui;

ANTONINO ASTA 5%- Quest'anno non ha fatto male alla guida della Primavera del Torino (eliminata ai quarti nelle Final Eight dalla Lazio) che guida con buon profitto dal 2009. L'ex ala di Palermo e granata predilige un calcio offensivo, basato su un 4-4-2 ben strutturato sulle corsie laterali, e sarebbe un'opzione "low-profile";

NELLO DI COSTANZO 5%- Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco, per dirla con il Trap. Il suo contratto con il Barletta scade il prossimo 30 giugno, e pensarlo ancora in sella alla panchina biancorossa appare assai complicato, ma ci piace lanciare una provocazione: se fosse lui l'"uomo nuovo" del Barletta 2012/2013?;
(Twitter: @GuerraLuca88)
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