Cestistica Barletta-Pol. San Vito 90-48
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Basket

Basket, Hernan Faletto saluta Barletta e la “sua” Cestistica

«Porterò con me bellissimi ricordi, non dimenticherò mai nessuno»

Trascinatore sul campo, punta di diamante di una squadra che ha raggiunto il "paradiso" della serie C nazionale attraverso un lungo e faticoso "purgatorio". È stato l'uomo più rappresentativo di una Cestistica che ha meritato sul campo una promozione che a Barletta mancava da troppo tempo. La pallacanestro barlettana, e tutto lo sport in generale, rimpiangerà a lungo la presenza di un grande professionista, atleta in tutto, ma prima di tutto un grande uomo. È giunto al passo d'addio Hernan Faletto, dopo aver vinto e meritato un campionato difficile e imprevedibile. Se ne va da vincitore, come solo i grandi hanno fatto, costretto da motivi "burocratici" che impediscono ai team di schierare in DNC atleti extracomunitari. Hernan Faletto ha lasciato Barletta giovedì pomeriggio, ma prima del suo ritorno in Argentina, nella sua Sunchales, piccola città della provincia di Santa Fè, si è lasciato intervistare in esclusiva per Barlettalife, ricordando una stagione straordinaria ricca di momenti emozionanti.

Hernan, sei al culmine della tua esperienza a Barletta, purtroppo per motivi "burocratici". Come hai vissuto questi 10 mesi nella Città della Disfida?
«Sinceramente, mi sono trovato molto bene a Barletta, grazie soprattutto alle persone che mi hanno trattato molto bene. Il discorso sportivo si è concluso nel migliore dei modi. È stata una doppia soddisfazione perché nemmeno noi attendevamo questo risultato. Me ne vado da una parte molto felice per questo risultato, e dall'altra molto dispiaciuto perché devo andar via. Comunque porterò con me bellissimi ricordi della mia esperienza barlettana».

Sul campo sei stato uno dei protagonisti di questa promozione. Quello che mi piace più sottolineare sono le tue lacrime di commozione il giorno della finale: proprio in quell'occasione si è visto l'Hernan sensibile a quelli che sono gli affetti che lascerai qui a Barletta e nonostante il discorso sportivo che vi ha portati ad una vittoria meritatissima.
«Certo, abbiamo meritato questa vittoria. In quel momento, vivevo sensazioni un po' strane: mi sono venuti in mente tutti i bei momenti vissuti insieme. Sinceramente, per me sarà molto difficile andar via. Non ti nascondo che ora ho anche voglia di ritornare a casa per rivedere la mia famiglia, i miei amici. Spero comunque di rimanere in zona a giocare, mi piacerebbe tantissimo».

Sportivamente parlando, sei stato la punta di diamante di questa squadra. Sei sempre stato il miglior marcatore, una stagione che ti ha riportato ad alti livelli nella pallacanestro pugliese. Non tutti avevano avuto la possibilità di vederti giocare, e in molti ti hanno applaudito durante questa stagione.
«Ho dato il mio contributo, sono contento per le mie prestazioni. Ho dato una mano alla squadra, a tutti quanti. So che magari ero quello che aveva più responsabilità in campo, ma mi piacciono le sfide…»

C'è una partita che vorresti ripetere?
«Credo che durante il campionato ci sono state un paio di partite che hanno rappresentato una svolta per noi. Ad esempio, quella in casa contro il Lucera in casa, dove a 5 dalle fine eravamo sotto di 10 punti. Quella partita ci ha dato la spinta e la consapevolezza che potevamo farcela. Anche quella a Fasano durante il campionato: venivamo da 2 sconfitte. Quella è stata una partita molto importante, che ci ha permesso di mantenerci nelle prime posizioni».

Facciamo un passaggio sul gruppo che ti ha accompagnato in questa avventura, in questi 10 mesi fantastici...
«Si è formato un gruppo bellissimo sin dall'inizio. Anche quello è servito alla fine, perché ci siamo trovati molto bene sia dentro che fuori dal campo. Vorrei salutare specialmente Giacomo e Pino Auricchio con cui ho legato di più anche per un discorso anagrafico».

Altra componente fondamentale è stato l'apporto di coach Degni e del vice-coach Curci che vi hanno stimolati anche nei momenti difficili, come dopo la partita contro il Ceglie che vi ha tarpato le ali per quel che riguarda il discorso promozione diretta. Il coach ha avuto il merito di non farvi mai mollare.
«Se io sono tornato a Barletta è stato grazie a Gino (Degni ndr). In questi anni ho sempre mantenuto il rapporto con lui e con la sua famiglia e devo ringraziarlo tanto. Come allenatore è stato molto esigente con noi, e questo è stato molto positivo, perché abbiamo sempre mantenuto la concentrazione ad alti livelli. Voglio ringraziare anche Ruggiero perché al di là del discorso sportivo mi sento parte della loro famiglia. Sono persone importanti per me, e manterrò il rapporto con loro per sempre».

Parliamo del tuo futuro dal punto di vista sportivo: cosa sarà dell'avvenire "cestistico" di Faletto?
«Non lo so sinceramente. Spero di rimanere in zona, perché mi piace la Puglia. Ma può succedere di tutto, c'è sempre la possibilità di ritornare in Argentina, ma la mia intenzione è quella di ritornare qui in Italia, preferibilmente in Puglia».

Cosa ne pensi del caloroso apporto dei tifosi che vi hanno supportato sempre, ma in particolar modo nelle ultime uscite?
«Ringrazio tutti i tifosi perché ci hanno accompagnato sempre, in casa ma soprattutto fuori. Sono rimasto sorpreso per quanta gente ci ha seguito a Lucera. Per noi sono stati molto importanti. Ringrazio tutti quanti, e mi auguro che l'anno prossimo si avvicini molta più gente alla pallacanestro».

Rivolgi un saluto a tutta la città di Barletta.
«Vorrei innanzitutto ringraziare la società e i dirigenti, perché sono persone serie e responsabili, e questo oggi è molto importante, vista anche la situazione delle altre società. Ringrazio anche voi di Barlettalife che siete sempre stati vicini alla squadra e avete permesso a tutta la città di conoscere meglio la pallacanestro di Barletta. Che dire di più: quando sono andato via 7 anni fa avevo lasciato un pezzo del mio cuore a Barletta, ora penso che lascerò il cuore intero. Porterò con me bellissimi ricordi, non dimenticherò mai nessuno».

Un grande uomo prima che un grande atleta, lascia Barletta. Siamo certi che in molti faranno fatica a dimenticarlo...
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