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Calcio
Barletta-Nola 1-2: un ko che fa davvero male
Biancorossi alla migliore prestazione stagionale fino al minuto 80: poi il rigore, e il buio
Barletta - lunedì 24 novembre 2025
12.00
Questa è una sconfitta che fa davvero male. Fa male per come è arrivata. Fa male per la classifica, con la vetta della classifica del girone H scivolata di nuovo a -7, e può fare malissimo dal punto di vista del morale ad una squadra che pare essere allergica ad ogni qualsivoglia forma di continuità, e che volendo fare un paragone con il passato - seppur facendo le dovute proporzioni (allora si era il Lega Pro) - inizia pericolosamente a somigliare al primo Barletta di Tatò: quello partito per riconquistare la cadetteria, e poi naufragato con tutte le sue residue ambizioni playoff in quel pomeriggio di Piacenza.
Fa male perché fino al 35' del secondo tempo in campo si era probabilmente visto il più bel Barletta della stagione, un Barletta che ha avuto un unico ma esiziale torto: quello di non aver saputo chiudere una partita pressoché dominata.
Poi quel rigore che non si è ancora ben capito per cosa sia stato fischiato (roba che a nostra memoria non si vedeva da Barcellona-Milan 3-1, aprile 2012, quarti di finale di Champions League), ma che a conti fatti ha determinato la partita, insieme all'incapacità del Barletta di chiuderla.
A ciò si aggiunga inoltre l'ennesimo infortunio di Coccia (dopo quelli di Guadalupi e Manetta), che ha costretto Pizzulli a stravolgere lo schieramento in campo, e che ancora una volta ha messo in evidenza l'urgenza di rinforzare una rosa che resta comunque forte, ma che da troppo tempo lascia netta l'impressione di non riuscire a fare quel salto di qualità e di mentalità che si richiede a una squadra che vuol puntare al vertice.
Determinante, da questo punto di vista, sarà il lavoro della società sia sul mercato, sia a questo punto in termini di fiducia riposta nella guida tecnica.
In tutto questo, come già detto, la vetta del girone H di Serie D sfugge a -7, con la Paganese, nuova capolista solitaria, vittoriosa di misura sulla Real Normanna.
Cede quindi per la prima volta da inizio campionato la leadership del Fasano, bloccato sullo zero a zero a Ferrandina, lo stesso punteggio ottenuto dalla Fidelis Andria a Francavilla in Sinni, e dall'Afragolese in casa della Virtus Francavilla.
Secondo stop consecutivo invece per l'Heraclea Candela, sconfitta 2-0 in casa di un Manfredonia ormai specializzatosi nel fermare le grandi.
Torna alla vittoria il Martina, che al Tursi ha avuto la meglio sul Gravina, mentre continua l'ottimo momento del Nardò, vittorioso per 3-2 sul campo del Pompei.
Dopo due mesi a dir poco disastrosi, viste le ambizioni di inizio stagione, torna infine al successo la Sarnese, che ha rifilato un set (6-1) alla derelitta Acerrana ultima in classifica.
Fa male perché fino al 35' del secondo tempo in campo si era probabilmente visto il più bel Barletta della stagione, un Barletta che ha avuto un unico ma esiziale torto: quello di non aver saputo chiudere una partita pressoché dominata.
Poi quel rigore che non si è ancora ben capito per cosa sia stato fischiato (roba che a nostra memoria non si vedeva da Barcellona-Milan 3-1, aprile 2012, quarti di finale di Champions League), ma che a conti fatti ha determinato la partita, insieme all'incapacità del Barletta di chiuderla.
A ciò si aggiunga inoltre l'ennesimo infortunio di Coccia (dopo quelli di Guadalupi e Manetta), che ha costretto Pizzulli a stravolgere lo schieramento in campo, e che ancora una volta ha messo in evidenza l'urgenza di rinforzare una rosa che resta comunque forte, ma che da troppo tempo lascia netta l'impressione di non riuscire a fare quel salto di qualità e di mentalità che si richiede a una squadra che vuol puntare al vertice.
Determinante, da questo punto di vista, sarà il lavoro della società sia sul mercato, sia a questo punto in termini di fiducia riposta nella guida tecnica.
In tutto questo, come già detto, la vetta del girone H di Serie D sfugge a -7, con la Paganese, nuova capolista solitaria, vittoriosa di misura sulla Real Normanna.
Cede quindi per la prima volta da inizio campionato la leadership del Fasano, bloccato sullo zero a zero a Ferrandina, lo stesso punteggio ottenuto dalla Fidelis Andria a Francavilla in Sinni, e dall'Afragolese in casa della Virtus Francavilla.
Secondo stop consecutivo invece per l'Heraclea Candela, sconfitta 2-0 in casa di un Manfredonia ormai specializzatosi nel fermare le grandi.
Torna alla vittoria il Martina, che al Tursi ha avuto la meglio sul Gravina, mentre continua l'ottimo momento del Nardò, vittorioso per 3-2 sul campo del Pompei.
Dopo due mesi a dir poco disastrosi, viste le ambizioni di inizio stagione, torna infine al successo la Sarnese, che ha rifilato un set (6-1) alla derelitta Acerrana ultima in classifica.
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