
Calcio
Barletta Calcio, tempo di contatti tra Lega Pro e serie D
Ieri incontro Cari-Di Cosola, nella prossima settimana Perpignano atteso in città
Barletta - venerdì 19 giugno 2015
Mentre il mese di giugno si prepara a vivere i 10 giorni più "caldi", sulla colonnina di mercurio e in ambito calcistico, con iscrizioni e fideiussioni da onorare, in casa Barletta Calcio il futuro si vive tra due direttrici e due categorie. C'è il fronte di chi vorrebbe cercare il disperato salvataggio della Lega Pro mediante ricapitalizzazioni, progetti giovani, addii ai "big" rimasti in rosa e copertura debitoria, e chi invece cerca già di programmare il repulisti, per ripartire dalla serie D.
Non è un mistero che tra i nomi accostati, alcuni per suggestione altri per sondaggi realmente avvenuti, alla causa biancorossa, come avviene ormai da due anni a questa parte, è quello di Pasquale Di Cosola-figlio di Franco Di Cosola, presidente che condusse i colori sociali in B-affiancato da un paio di imprenditori locali i cui dati non sono oggi noti. Il suo nome è legato all'idea di ripartenza dal dilettantismo, iter che passerebbe prima dalla mancata iscrizione della società in Lega Pro al 30 giugno e successivamente dalla remissione del titolo sportivo nelle mani del primo cittadino Pasquale Cascella. Come da attese, nella giornata di ieri Di Cosola ha incontrato a pranzo a Barletta Marco Cari, ex allenatore biancorosso nel 2011 e reduce da un campionato di D vinto a Rimini: tra i temi trattati, anche un eventuale rapporto di lavoro, al momento messo in stand-by per la situazione del Barletta, ma appare fuor di dubbio che semmai Di Cosola dovesse rilevare il Barletta la panchina sarà affidata a Cari, che porterebbe con sé anche qualche "under" che ben ha fatto in Riviera.
Da un lato la piazza che si interroga circa l'avvenire, dall'altro il presidente Giuseppe Perpignano, negli ultimi giorni irreperibile per i più (calciatori inclusi) dopo la sortita in terra barlettana e l'intervista televisiva che è apparsa l'ennesima tappa della pagana Via Crucis biancorossa made in Genova, ricca di brutte figure, disonori e ombre. L'idea che conduce a una ricapitalizzazione del club, con l'innesto di 660mila euro (a cui aggiungere il pagamento della mole debitoria vigente) appare ancora presente, tanto che Perpignano e Federico Trani, detentore del 20% del pacchetto societario, dovrebbero incontrarsi il prossimo venerdì, 26 giugno, in mattinata presso uno studio notarile cittadino, per studiare una modifica statutaria che consenta una riduzione e un successivo aumento del capitale sociale.
La data di oggi diventa importante anche per il capitolo restyling al "Puttilli", i cui dettagli dovrebbero essere resi noti nella giornata di lunedì 22 giugno in una conferenza stampa. Tuttavia, una piccola ombra resta: la consegna delle chiavi dell'impianto presso il Comune è avvenuta, ma si attende ancora la ratifica del presidente Giuseppe Perpignano (stante la convenzione ancora attiva con il Barletta Calcio, nonostante i ritardi nei pagamenti di acqua e gas da parte del sodalizio biancorosso, fino al 30 giugno) per poter accedere alla struttura entro la giornata di oggi. In caso contrario potrebbe verificarsi un'azione di forza da parte dell'amministrazione.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Non è un mistero che tra i nomi accostati, alcuni per suggestione altri per sondaggi realmente avvenuti, alla causa biancorossa, come avviene ormai da due anni a questa parte, è quello di Pasquale Di Cosola-figlio di Franco Di Cosola, presidente che condusse i colori sociali in B-affiancato da un paio di imprenditori locali i cui dati non sono oggi noti. Il suo nome è legato all'idea di ripartenza dal dilettantismo, iter che passerebbe prima dalla mancata iscrizione della società in Lega Pro al 30 giugno e successivamente dalla remissione del titolo sportivo nelle mani del primo cittadino Pasquale Cascella. Come da attese, nella giornata di ieri Di Cosola ha incontrato a pranzo a Barletta Marco Cari, ex allenatore biancorosso nel 2011 e reduce da un campionato di D vinto a Rimini: tra i temi trattati, anche un eventuale rapporto di lavoro, al momento messo in stand-by per la situazione del Barletta, ma appare fuor di dubbio che semmai Di Cosola dovesse rilevare il Barletta la panchina sarà affidata a Cari, che porterebbe con sé anche qualche "under" che ben ha fatto in Riviera.
Da un lato la piazza che si interroga circa l'avvenire, dall'altro il presidente Giuseppe Perpignano, negli ultimi giorni irreperibile per i più (calciatori inclusi) dopo la sortita in terra barlettana e l'intervista televisiva che è apparsa l'ennesima tappa della pagana Via Crucis biancorossa made in Genova, ricca di brutte figure, disonori e ombre. L'idea che conduce a una ricapitalizzazione del club, con l'innesto di 660mila euro (a cui aggiungere il pagamento della mole debitoria vigente) appare ancora presente, tanto che Perpignano e Federico Trani, detentore del 20% del pacchetto societario, dovrebbero incontrarsi il prossimo venerdì, 26 giugno, in mattinata presso uno studio notarile cittadino, per studiare una modifica statutaria che consenta una riduzione e un successivo aumento del capitale sociale.
La data di oggi diventa importante anche per il capitolo restyling al "Puttilli", i cui dettagli dovrebbero essere resi noti nella giornata di lunedì 22 giugno in una conferenza stampa. Tuttavia, una piccola ombra resta: la consegna delle chiavi dell'impianto presso il Comune è avvenuta, ma si attende ancora la ratifica del presidente Giuseppe Perpignano (stante la convenzione ancora attiva con il Barletta Calcio, nonostante i ritardi nei pagamenti di acqua e gas da parte del sodalizio biancorosso, fino al 30 giugno) per poter accedere alla struttura entro la giornata di oggi. In caso contrario potrebbe verificarsi un'azione di forza da parte dell'amministrazione.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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