Barletta 1922
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Calcio

Barletta: buon pari a Sciacca, ma così si rischia

Termina 1-1 l’andata dei quarti di Coppa, con i biancorossi che non sfruttano la superiorità numerica

L'unica cosa da temere per un Barletta promosso in D già a febbraio, era proprio una sorta di quasi inconscio e allo stesso tempo fisiologico rilassamento nella parte finale di una stagione comunque trionfale. Cosa purtroppo verificatasi anche in quel di Sciacca, dove un Barletta che ha potuto usufruire di oltre settanta minuti in superiorità numerica, e che era poi riuscito a trovare il gol del preziosissimo vantaggio di Riccardo Lattanzio, commette l'errore di abbassare fin troppo i ritmi e di non provare ad "ammazzare" la partita e il discorso qualificazione già nei primi novanta minuti del doppio confronto con i neroverdi siciliani, con il risultato finale di farsi beffare dal gol del giovane Catanzaro, scaturito da un'uscita infelice di Staropoli.

Perché sia chiaro: guai giustificare l'uno a uno finale del "Gurrera" con l'errore del portiere argentino del Barletta. Principalmente per due motivi: il primo è che la pur grave uscita a vuoto di Staropoli, sarebbe stata del tutto ininfluente se dalla metà campo in su si fosse mostrata quella cattiveria agonistica tipica di chi, approfittando dell'uomo in più, è determinato, come già detto, ad "uccidere" la partita; il secondo è che se con una semifinale di coppa in palio ci si lascia troppo andare a un atteggiamento fatto di pigrizia e leggerezza, a prescindere dal tasso tecnico dell'avversario, si rischia di farsi molto male.

Sia chiaro, nulla è assolutamente compromesso, anzi… Però deve essere altrettanto chiaro che chi è sicuro che mercoledì prossimo al Puttilli il Barletta farà a prescindere un sol boccone dello Sciacca, evidentemente conosce poco il gioco del calcio, la cui storia - dalla Terza Categoria alla Coppa del mondo - è costellata di episodi nei quali Davide ha steso Golia, e in cui la formica ha fatto meglio della cicala.

Precisiamo, lo Sciacca visto contro il Barletta al "Gurrera" tutto ci è parso fuorché una corazzata, però è altrettanto vero che i siciliani sono una squadra che, specialmente quando deve difendersi, è di quelle da classificare come "rognosa".
Occhio poi al loro contropiede, perchè pur non essendo certo dei fenomeni dal punto di vista tecnico, i vari Erbini, Camarà, Kari e il mortifero Catanzaro - ai quali va aggiunto il dinamico esterno di fascia mancina Caternicchia - sanno essere molto pericolosi in spazi larghi.

Sia chiaro, un Barletta che torni a fare il Barletta, non dovrebbe avere particolari problemi a battere lo Sciacca e a volare in semifinale. L'importante per i ragazzi di Pasquale Di Candia è rimettere quanto prima su "On" l'interruttore della cazzimma calcistica e della concentrazione, e che questa vittoria letteralmente gettata nel pur splendido mare del Canale di Sicilia sia da monito per tutti. Perché di uscite a vuoto dei portieri se ne sono viste anche in finali e semifinali mondiali (per informazioni, chiedere al tedesco Harald Schumacher e, ahinoi, al nostro Walter Zenga). Molto più rari in casi nei quali una squadra in superiorità numerica non porti a casa la vittoria contro squadre visibilmente inferiori dal punto di vista della qualità e dell'esperienza.

Per quanto riguarda infine gli altri match valevoli per l'andata dei quarti di finale della Coppa Italia Dilettanti, per quel che riguarda il possibile avversario del Barletta in semifinale, c'è da registrare il successo del Giulianova per 1-0 sul Montespaccato.

Per quel che riguarda la parte Nord del tabellone, vittoria nel finale per 1-0 della Rovato Vertovese sul Codroipo, mentre è terminato a reti inviolate il match di Sesto Fiorentino tra Sestese e Alto Tevere San Sepolcro.
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