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Atletica leggera, la sfortuna blocca Ricatti agli Europei
Un problema al bicipite arresta la corsa del maratoneta barlettano a Zurigo
Barletta - lunedì 18 agosto 2014
Sfortuna e amarezza. Gli attesi Europei di Zurigo hanno avuto questo severo retrogusto per il maratoneta barlettano Domenico Ricatti, per tutti Mimmo. Nella finale di maratona disputata ieri in Svizzera, 35enne allenato da Piero Incalza e tesserato per il C.S. Aeronautica Militare ha dovuto arrendersi mentre era nel gruppo di testa a un problema al bicipite, che l'ha portato a interrompere la kermesse continentale. Un dispiacere sportivo solo mitigato dallo scettro ottenuto da un altro azzurro nella gara, Daniele Meucci.
A Zurigo, il 28enne ingegnere pisano ha conquistato il titolo continentale in 2h11:08 (primato personale alla terza maratona in carriera) al termine di un portentoso attacco che poco prima del 35° chilometro lo ha portato da solo al comando della gara. Argento al polacco di origine etiope Yared Shegumo (2h12:00) e bronzo al russo Aleksey Reunkov (2h12:15), settimo l'altro azzurro Ruggero Pertile (2h14:18). Otto anni dopo Stefano Baldini a Goteborg 2006, l'Italia è tornata così a vincere l'oro europeo nella 42,195km maschile, conquistando la terza medaglia della spedizione azzurra in Svizzera dopo l'oro di Libania Grenot nei 400 metri e l'argento della maratoneta Valeria Straneo.
Dopo la Maratona di Roma conclusa in 2 ore, 15 minuti e 7 secondi a marzo, con annesso quarto posto tra 20mila runners e primato italiano ed europeo, il terzo posto nei 10 km Tricolore di Isernia e gli stages al Sestriere e Saint Moritz, Mimmo è stato costretto a fermarsi nella prova più importante del 2014: «Vincere è facile, perdere è difficilissimo-il suo commento su Facebook-Stamattina sognavo un risultato prestigioso, ho sentito correndo che potevo agguantarlo poi un piccolo crack in una coscia mi ha fermato. Ho allagato la strada che sentivo mia con lacrime di bimbo. Il coraggio sta anche nel cadere, oggi sono caduto ma nessuno mi ruberà' il sorriso e l'onore di essere uno di voi, di fare ciò che faccio e di continuare a farlo». Nonostante l'interruzione, ne siamo certi, la corsa di Mimmo Ricatti non si ferma qui.
(Twitter:@GuerraLuca88)
A Zurigo, il 28enne ingegnere pisano ha conquistato il titolo continentale in 2h11:08 (primato personale alla terza maratona in carriera) al termine di un portentoso attacco che poco prima del 35° chilometro lo ha portato da solo al comando della gara. Argento al polacco di origine etiope Yared Shegumo (2h12:00) e bronzo al russo Aleksey Reunkov (2h12:15), settimo l'altro azzurro Ruggero Pertile (2h14:18). Otto anni dopo Stefano Baldini a Goteborg 2006, l'Italia è tornata così a vincere l'oro europeo nella 42,195km maschile, conquistando la terza medaglia della spedizione azzurra in Svizzera dopo l'oro di Libania Grenot nei 400 metri e l'argento della maratoneta Valeria Straneo.
Dopo la Maratona di Roma conclusa in 2 ore, 15 minuti e 7 secondi a marzo, con annesso quarto posto tra 20mila runners e primato italiano ed europeo, il terzo posto nei 10 km Tricolore di Isernia e gli stages al Sestriere e Saint Moritz, Mimmo è stato costretto a fermarsi nella prova più importante del 2014: «Vincere è facile, perdere è difficilissimo-il suo commento su Facebook-Stamattina sognavo un risultato prestigioso, ho sentito correndo che potevo agguantarlo poi un piccolo crack in una coscia mi ha fermato. Ho allagato la strada che sentivo mia con lacrime di bimbo. Il coraggio sta anche nel cadere, oggi sono caduto ma nessuno mi ruberà' il sorriso e l'onore di essere uno di voi, di fare ciò che faccio e di continuare a farlo». Nonostante l'interruzione, ne siamo certi, la corsa di Mimmo Ricatti non si ferma qui.
(Twitter:@GuerraLuca88)
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