Antonio Divincenzo
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Calcio

Antonio Divincenzo: «I lavori al "Puttilli" procedono regolarmente»

«Confidiamo nella nostra miglior imprenditoria per dare futuro al calcio»

Sono passati appena 2 mesi ma ci risiamo. Si sta avvicinando inesorabilmente la tanto temuta data del 31 ottobre, giorno in cui le dimissioni dell'attuale dirigenza del Barletta 1922 diventeranno effettive e sul futuro del calcio barlettano si riaprirà quel buco nero che ad agosto, appena 2 mesi fa, pareva essersi se non chiuso quanto meno attenuato con la colletta e la relativa iscrizione al campionato di Eccellenza. Invece no, purtroppo in questi mesi nessun imprenditore si è affacciato manifestando la volontà di prendere in mano la situazione e risollevarla definitivamente ed allora il popolo biancorosso è costretto ancora una volta a soffrire. Ovviamente tutti ci chiediamo cosa accadrà, e tutti ci chiediamo quale possa essere la soluzione a questa situazione, strettamente legata ovviamente allo stato dei lavori del "Puttilli" o all'ampliamento del "Manzi-Chiapulin", fattori determinanti per invogliare qualsivoglia imprenditore. Per provare a dare risposta a queste domande abbiamo interpellato l'assessore allo sport Antonio Divincenzo che ha fotografato la situazione a 360 gradi dando il suo punto di vista anche sul comunicato diffuso sabato dal Gruppo Erotico 1987 che lo ha chiamato in causa al pari di tutta l'amministrazione.

Assessore ieri è cominciata la settimana che porta al 31 ottobre, data ultima fissata dalla dimissionaria dirigenza del Barletta 1922 per eventuali manifestazioni di interesse da parte di possibili acquirenti. Qual è la situazione? Avete avuto dei colloqui?
«Personalmente posso dire di aver avuto solo richieste di informazioni da parte di soggetti che hanno manifestato timidi interessi ma che non sono andate oltre il primo contatto e quindi non hanno dato vita ad alcun colloquio ufficiale e nulla più. In ogni caso va detto che la società è attualmente esistente ed è con loro che i soggetti interessati devono intavolare trattative. A loro non potrò comunque che dire grazie per quello che hanno fatto e stanno facendo in una situazione di scarso interesse della nostra imprenditoria verso i colori biancorossi, che purtroppo si sta manifestando nonostante l'azione volta all'iscrizione della squadra al campionato di Eccellenza, avvenuta solo qualche mese fa. La speranza è che la nostra migliore imprenditoria si smuova per dare futuro ad un patrimonio come la nostra squadra di calcio».

Lei dice che la società è la prima ad esser deputata al ricevimento di proposte di interesse, ma realtà la stessa un paio di settimane fa ha manifestato la volontà di rimettere il titolo nelle mani del sindaco dandogli in mano il controllo della situazione, e per questo le chiedo: in caso non si presentasse nessuno, cosa accadrà? Avete già in mente come procedere?
«In quel caso faremo come abbiamo fatto fino ad ora, ovvero contribuire per quanto ci sia possibile. Alla società chiedo di continuare il lavoro egregio con la continua ricerca di sponsorizzazioni. La società è giovane e deve radicarsi nel tessuto economico ella città in modo tale da raccogliere le cifre necessarie per concludere il campionato. Si tratta di un lavoro non facile ma di certo non impossibile che non deve interrompersi proprio ora ad appena 3 mesi da quella bella pagina che ha portato all'iscrizione».

Nodo importante per il futuro del Barletta calcio, e non solo, è la situazione dello stadio "Puttilli". Ci sa illustrare precisamente a che punto sono i lavori e realisticamente quando avverrà la sospirata consegna?
«Posso dire senza dubbio che l'azienda continua a lavorare con celerità. In queste giornate sta allestendo la tribuna in cemento armato, e contemporaneamente sta procedendo con il montaggio della struttura metallica in acciaio in tutti i settori. Ad oggi credo che i tempi di consegna che come sappiamo sono previsti per dicembre saranno rispettati. Fin qui tutto bene, ma come è arcinoto abbiamo appreso nei mesi scorsi la mancanza dell'idoneità statica. Ovviamente non siamo rimasti con le mani in mano ed allora posso dire che l'amministrazione sta studiando una soluzione alternativa con il settore dei Lavori Pubblici e la collega Pelle, una soluzione che ci possa dare l'omologazione per avere l'impianto a disposizione quanto prima. Ciò, ovviamente, comporta dei cambi rispetto al progetto originale e volendoli esemplificare nel miglior modo possibile possiamo dire che attualmente il blocco spogliatoi non è idoneo, quindi ne dovremo allestire uno sotto la nuova tribuna spostando l'ingresso atleti sul lato del "PalaBorgia". Queste variazioni ovviamente comporteranno il passaggio dai vari enti di valutazione per questo non voglio dare alcuna tempistica se non quella relativa alla conclusione a dicembre del primo intervento. Per il resto, tutte le componenti vanno valutate anche del punto di vista economico, e se pensate che recuperare il corpo spogliatoi attuale ci costerebbe 700mila euro capirete bene che sono valutazioni che vanno ben ponderate».

Per quel che riguarda invece il Manzi-Chiapulin, avete definitivamente rinunciato alla possibilità di un ampliamento?
«Sul Manzi-Chiapulin la questione è molto semplice, va trovata una soluzione rapida ma che non ci faccia svenare. Ed allora, appare evidente che se dovessimo riuscire ad avere il "Puttilli" a disposizione nel prossimo futuro l'intervento sull'impianto di via dei Mandorli sarebbe un intervento da contenere nella sua spesa fermandosi al necessario ovvero all'ampliamento della capienza portandola a 1000 spettatori (800 locali e 200 ospiti) . In ogni caso, il progetto è avviato, l'ingegner Sasso ha ascoltato in via preventiva alcuni enti per procedere celermente con il rilascio delle relative autorizzazioni e tutto sta procedendo inevitabilmente secondo la norma come sempre deve essere. Di tempistiche anche in questo caso non voglio parlare, perchè i vari passaggi in commissione comportano tempi indipendenti da noi ma che vanno contenuti. Certo è che gli incidenti di agosto in occasione dell'amichevole Barletta-Bisceglie non ci hanno aiutato, perchè in seguito a questi la Questura ci ha chiesto maggiore attenzione e fra installazione dei bagni ed ampliamento della capienza con settori separati si arriverebbe ad una spesa preventivata di 250mila euro che sarebbe eccessiva. E non dimentichiamoci che queste spese andrebbero a gravare sul bilancio comunale».

Vuole commentare il comunicato dei gruppi ultras apparso nella giornata di sabato nel quale si manifestava sfiducia nei suoi confronti e di quelli dell'amministrazione?
«Posso solo dire che sono apposto con la mia coscienza del credo buon lavoro fatto. Per cosa poi dovrei dimettermi? Per aver contribuito ad agosto a sciogliere la matassa iscrizione al campionato di Eccellenza? Per trovare a somma necessaria per il versamento dell'una tantum? Per aver sbloccato questa amministrazione i tanto sospirati lavori al "Puttilli" dopo 20 anni di richieste? Mi chiedo a questo, di cosa è accusata l'amministrazione di inerzia? Mi sembra paradossale ed anzi credo che alcuni meriti all'amministrazione e al sindaco Pasquale Cascella senza la cui determinazione il Barletta a quest'ora non esisterebbe, vadano riconosciuti».
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