In Web Veritas
Appuntamenti online, consigli per evitare truffe
Metà degli utenti non trovano l'anima gemella, ma solo spam
domenica 14 febbraio 2016
Attenti al #dating: ecco come la Polizia di Stato mette in guardia dai rischi degli appuntamenti online, e il suggerimento è ancor più prezioso oggi, nel giorno di San Valentino. «Come tanti altri aspetti della vita quotidiana - si legge nel comunicato della Polizia diramato sulla pagine Facebook "Una vita da social" - anche il mondo degli incontri sentimentali si è spostato sempre più verso l'online e, oggi, verso il mondo delle app, acquisendo una popolarità enorme nel corso degli anni. A differenza dei siti di incontri online, le applicazioni di dating fanno appello a una nuova generazione di "corteggiatori online" in virtù della loro semplicità d'uso e della possibilità di collegarsi ai vari social network per generare automaticamente i profili degli utenti.
Ma, nonostante la facilità di download di queste applicazioni, possiamo ancora correre il rischio di utilizzarle e lasciare che accedano ai nostri dati personali? Una ricerca ha rivelato che quasi la metà delle persone che utilizzano siti e applicazioni di incontri sono stati almeno una volta oggetto di truffe o di spam. Anche se questi servizi online risultano estremamente comodi per gli utenti di oggi, sempre alla ricerca di un modo per risparmiare tempo, non c'è dubbio che espongono gli "innamorati virtuali" a un numero crescente di minacce, sia online che offline. La realtà è che la maggior parte delle applicazioni di dating contiene vulnerabilità significative; molte, ad esempio, hanno accesso alla posizione GPS, alla fotocamera e al microfono sul dispositivo dell'utente.
Se un hacker riesce a sfruttare queste vulnerabilità e installare un malware su un dispositivo, ottiene potenzialmente accesso a tutto quello che desidera – dai dettagli sulla carta di credito all'indirizzo di casa o del lavoro. Può addirittura accedere ai profili online e alle mail, che possono essere facilmente dirottare per fingere di essere il malcapitato di turno.
Ma, nonostante la facilità di download di queste applicazioni, possiamo ancora correre il rischio di utilizzarle e lasciare che accedano ai nostri dati personali? Una ricerca ha rivelato che quasi la metà delle persone che utilizzano siti e applicazioni di incontri sono stati almeno una volta oggetto di truffe o di spam. Anche se questi servizi online risultano estremamente comodi per gli utenti di oggi, sempre alla ricerca di un modo per risparmiare tempo, non c'è dubbio che espongono gli "innamorati virtuali" a un numero crescente di minacce, sia online che offline. La realtà è che la maggior parte delle applicazioni di dating contiene vulnerabilità significative; molte, ad esempio, hanno accesso alla posizione GPS, alla fotocamera e al microfono sul dispositivo dell'utente.
Se un hacker riesce a sfruttare queste vulnerabilità e installare un malware su un dispositivo, ottiene potenzialmente accesso a tutto quello che desidera – dai dettagli sulla carta di credito all'indirizzo di casa o del lavoro. Può addirittura accedere ai profili online e alle mail, che possono essere facilmente dirottare per fingere di essere il malcapitato di turno.