Cara Barletta ti scrivo
Prof. Alessandro Barbero: "Le province italiane per fortuna non sono state abolite"
Una lettera di Domenico Vischi
martedì 24 settembre 2019
Domenico Vischi scrive al celeberrimo Prof. Alessandro Barbero, Ordinario di Storia medievale presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale, e divulgatore scientifico sul canale "RAI Storia".
Argomento dello scambio epistolare: l'opinione che il Prof. Alessandro Barbero ha espresso in merito all'Ente territoriale "PROVINCIA".
L'esimio cattedratico aveva infatti espresso parole lusinghiere nei confronti delle "Province italiane", nei termini che seguono: «Qui siamo dentro l'Archivio di Stato di Torino, uno dei tanti Archivi di Stato che esistono per Legge nei Capoluoghi di tutte le Province italiane, le quali per fortuna non sono state abolite perché rappresentano tuttora uno snodo indispensabile nell'organizzazione del nostro Stato».
Domenico Vischi ha colto l'occasione per scrivere al Prof. Alessandro Barbero, e domandargli di esprimere più compiutamente la sua opinione personale sull'Ente Territoriale "PROVINCIA".
«Spett.le Prof. Alessandro Barbero,
Innanzi tutto mi scuso per il tempo che dovrà dedicare alla presente.
Non era mia intenzione distrarla dai suoi pressanti impegni di studioso, di accademico, e di divulgatore.
La ragione per la quale le scrivo attiene a quanto le ho sentito dire - peraltro gradendolo molto - circa le PROVINCE italiane.
Inquadro meglio la faccenda.
Ieri mercoledì 11-09-2019, nella fascia oraria 18,30 - 19,00, ho guardato sul Canale 54 (RAI Storia) il Documentario "a.C.d.C. Le Civiltà del passato"; documentario di cui Lei Prof. Alessandro Barbero è consulente storico.
La puntata a cui faccio riferimento narrava del naufragio dell'imbarcazione Gemma Querina, del 1431.
Il mio interesse verte tuttavia sulla Sua introduzione a detto documentario, Prof. Alessandro Barbero.
Lei si trovava nell'Archivio di Stato di Torino. Esordiva dicendo che gli Archivi di Stato hanno sede in ogni Provincia.
E nel dire ciò, "si è lasciato scappare" una personale riflessione sulle PROVINCE; riflessione che io apprezzo moltissimo. Lei Professore asseriva convintamente che era un bene che la politica non fosse riuscita a "sopprimere" un ente territoriale - la PROVINCIA, appunto - che aveva la sua ragion d'essere nell'Ordinamento italiano.
Perdoni Prof. Barbero la mia parafrasi, ma non ho il filmato qui davanti: in ogni caso la sostanza della Sua considerazione è fedelmente riportata.
Veniamo al punto.
Io, esattamente come Lei Professore, sono un FAN (per di più "sfegatato") dell'Ente Territoriale "PROVINCIA". E come Lei inorridisco all'idea che un gregge di "politicanti ed avventurieri" possano sopprimere tale nobile ed antica Istituzione dell'Ordinamento italiano.
Personalmente, ritengo che sia inammissibile ed insostenibile (dal punto di vista politico-amministrativo, ma anche storico, ed economico) devolvere le funzioni di "area vasta" tipiche della PROVINCIA ad altri Enti territoriali:
a) i Comuni sono entità troppo esigue per tale compito;
b) le Regioni sono affette da nanismo/gigantismo; ossia, sono troppo piccole per assurgere a Stati in uno Stato federale, e sono di rimando troppo grandi per sostenere a dovere il ruolo di enti cerniera tra i Comuni e lo Stato centrale.
È stato parimenti un grossolano errore aver declassato le PROVINCE ad Enti di secondo livello. A chi ha giovato sancire "legalmente" una frattura fra elettori ed eletti, con la compressione del diritto elettorale attivo e passivo?? A chi ha portato vantaggi lo svuotamento - di uomini e mezzi economici - preordinato dalla Legge Delrio (delirio…)??
Queste le mie riflessioni, Prof. Barbero; riflessioni che condivido volentieri con Lei.
Avrei tuttavia il piacere di ricevere da Lei le Sue proprie riflessioni in merito all'argomento PROVINCE. Mi piacerebbe che Lei mi dicesse esattamente cosa aveva in mente mentre - in sede di introduzione del detto documentario - si compiaceva dello scampato pericolo (per ora) per le PROVINCE.
Avrei altresì l'ambizione - come giornalista - di poter pubblicare (col Suo consenso, ci mancherebbe!) su delle testate locali, a scopo meramente divulgativo, e non lucrativo, LE RIFLESSIONI CHE LEI Prof. Barbero VORRÀ CONDIVIDERE CON ME.
Come suggerimento, infine, la esorto a prendere in considerazione la possibilità di preordinare un Documentario sulle PROVINCE (ad es., dalla Legge Rattazzi, ai giorni nostri)».
Il 14 settembre 2019 il Prof. Alessandro Barbero rispondeva a Domenico Vischi, nei termini di seguito riportati:
«Caro Vischi, non ho riflessioni più approfondite da condividere con lei: solo quelle che Lei ha ascoltato, e quelle stesse da lei esposte in questa sua mail, che condivido pienamente.
Un cordiale saluto,
Alessandro Barbero».
Argomento dello scambio epistolare: l'opinione che il Prof. Alessandro Barbero ha espresso in merito all'Ente territoriale "PROVINCIA".
L'esimio cattedratico aveva infatti espresso parole lusinghiere nei confronti delle "Province italiane", nei termini che seguono: «Qui siamo dentro l'Archivio di Stato di Torino, uno dei tanti Archivi di Stato che esistono per Legge nei Capoluoghi di tutte le Province italiane, le quali per fortuna non sono state abolite perché rappresentano tuttora uno snodo indispensabile nell'organizzazione del nostro Stato».
Domenico Vischi ha colto l'occasione per scrivere al Prof. Alessandro Barbero, e domandargli di esprimere più compiutamente la sua opinione personale sull'Ente Territoriale "PROVINCIA".
«Spett.le Prof. Alessandro Barbero,
Innanzi tutto mi scuso per il tempo che dovrà dedicare alla presente.
Non era mia intenzione distrarla dai suoi pressanti impegni di studioso, di accademico, e di divulgatore.
La ragione per la quale le scrivo attiene a quanto le ho sentito dire - peraltro gradendolo molto - circa le PROVINCE italiane.
Inquadro meglio la faccenda.
Ieri mercoledì 11-09-2019, nella fascia oraria 18,30 - 19,00, ho guardato sul Canale 54 (RAI Storia) il Documentario "a.C.d.C. Le Civiltà del passato"; documentario di cui Lei Prof. Alessandro Barbero è consulente storico.
La puntata a cui faccio riferimento narrava del naufragio dell'imbarcazione Gemma Querina, del 1431.
Il mio interesse verte tuttavia sulla Sua introduzione a detto documentario, Prof. Alessandro Barbero.
Lei si trovava nell'Archivio di Stato di Torino. Esordiva dicendo che gli Archivi di Stato hanno sede in ogni Provincia.
E nel dire ciò, "si è lasciato scappare" una personale riflessione sulle PROVINCE; riflessione che io apprezzo moltissimo. Lei Professore asseriva convintamente che era un bene che la politica non fosse riuscita a "sopprimere" un ente territoriale - la PROVINCIA, appunto - che aveva la sua ragion d'essere nell'Ordinamento italiano.
Perdoni Prof. Barbero la mia parafrasi, ma non ho il filmato qui davanti: in ogni caso la sostanza della Sua considerazione è fedelmente riportata.
Veniamo al punto.
Io, esattamente come Lei Professore, sono un FAN (per di più "sfegatato") dell'Ente Territoriale "PROVINCIA". E come Lei inorridisco all'idea che un gregge di "politicanti ed avventurieri" possano sopprimere tale nobile ed antica Istituzione dell'Ordinamento italiano.
Personalmente, ritengo che sia inammissibile ed insostenibile (dal punto di vista politico-amministrativo, ma anche storico, ed economico) devolvere le funzioni di "area vasta" tipiche della PROVINCIA ad altri Enti territoriali:
a) i Comuni sono entità troppo esigue per tale compito;
b) le Regioni sono affette da nanismo/gigantismo; ossia, sono troppo piccole per assurgere a Stati in uno Stato federale, e sono di rimando troppo grandi per sostenere a dovere il ruolo di enti cerniera tra i Comuni e lo Stato centrale.
È stato parimenti un grossolano errore aver declassato le PROVINCE ad Enti di secondo livello. A chi ha giovato sancire "legalmente" una frattura fra elettori ed eletti, con la compressione del diritto elettorale attivo e passivo?? A chi ha portato vantaggi lo svuotamento - di uomini e mezzi economici - preordinato dalla Legge Delrio (delirio…)??
Queste le mie riflessioni, Prof. Barbero; riflessioni che condivido volentieri con Lei.
Avrei tuttavia il piacere di ricevere da Lei le Sue proprie riflessioni in merito all'argomento PROVINCE. Mi piacerebbe che Lei mi dicesse esattamente cosa aveva in mente mentre - in sede di introduzione del detto documentario - si compiaceva dello scampato pericolo (per ora) per le PROVINCE.
Avrei altresì l'ambizione - come giornalista - di poter pubblicare (col Suo consenso, ci mancherebbe!) su delle testate locali, a scopo meramente divulgativo, e non lucrativo, LE RIFLESSIONI CHE LEI Prof. Barbero VORRÀ CONDIVIDERE CON ME.
Come suggerimento, infine, la esorto a prendere in considerazione la possibilità di preordinare un Documentario sulle PROVINCE (ad es., dalla Legge Rattazzi, ai giorni nostri)».
Il 14 settembre 2019 il Prof. Alessandro Barbero rispondeva a Domenico Vischi, nei termini di seguito riportati:
«Caro Vischi, non ho riflessioni più approfondite da condividere con lei: solo quelle che Lei ha ascoltato, e quelle stesse da lei esposte in questa sua mail, che condivido pienamente.
Un cordiale saluto,
Alessandro Barbero».