Eraclio Colosso
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Politica

Vischi: «Non ci avrete mai come ci volete voi»

La nota del Comitato di lotta "Barletta Provincia"

«Parte prima: Il crepuscolo della politica. È tempo di elezioni. È tempo di bilanci [OMISSIS, ndr]» In originale, pur se ridotto nei contenuti, la poderosa nota a cura di Domenico Vischi su questioni inerenti a Barletta Provincia esortando l'opinione pubblica a diffidare delle infondate asserzioni dei politici [alleghiamo l'originale esteso in pdf, in coda allo stesso articolo. I numerosi "Omissis" richiesti dall'autore, rimandano proprio al predetto originale. Nota del curatore]. «Chi vince, si impadronisce di tutto il partito, fino al prossimo duello "cappa e spada". La cosa che allo scrivente dà più fastidio è che il popolo abbocca sempre all'amo; [OMISSIS, ndr].

Nessuno è indenne da questa "febbre del sabato sera" prima della domenica elettorale. Gente che tutto l'anno se ne sta nel bozzolo di seta, opera in fretta la metamorfosi per spargere il proprio seme di propaganda, e fecondare le menti confuse dei cittadini. Il lunedì sera non ti conoscono più! Arrivederci alla prossima puntata… elettorale!

Per inciso, a scanso di equivoci, e per tenere fede ad un impegno preso con taluni amici, dico fin d'ora a chi volesse da me un'indicazione di voto: «Fate ciò che volete! Votate chi vi pare, o non votate nessuno, se vi pare giusto! Per me, Destra, Sinistra, Centro, Liste civiche/territoriali, M5S, europeisti opportunisti, sedicenti euro-scettici… (nessuno escluso), sono tutti uguali, come le ciliegie». Nel caso il presente testo fosse pubblicato dopo la tornata elettorale, vi dico: «Ognuno ha fatto bene a fare ciò che ha voluto (se lo ha "consapevolmente" voluto!)…». Ripeto, per me la rogna e la tigna pari sono! [OMISSIS, ndr]. La domanda che in merito mi pongo da anni è la seguente: «Ma i cittadini quando si sveglieranno? [OMISSIS, ndr]».

[OMISSIS, ndr] Non "la religione", ma "la politica" è l'oppio dei popoli. Chi ha il potere (politico maggiormente, ma anche economico, dell'informazione di massa…ecc…) onde perpetuarsi "al potere", tende a "drogare" il popolo perché non ragioni criticamente e non dia fastidio! [OMISSIS, ndr].

Come venirne fuori? Secondo me, è sufficiente far maturare in ogni individuo l'attitudine ad avere senso critico, senso dell'obiettività (che demolisce ogni faziosità), e far lievitare altresì la repulsione per la politica! Dobbiamo inoltre convincerci, convincendo poi il prossimo, che non è blasfemo "non avere più fiducia nelle Istituzioni". Le Istituzioni sono concetti astratti che si materializzano nelle persone fisiche che le rappresentano. E dove sta scritto che un Ministro, un Prefetto, un Capo dello Stato, un Magistrato, un Generale di corpo d'armata, un consigliere comunale… sono "uomini perfetti, senza macchia e senza paura"? Quale uomo delle Istituzioni ha nel DNA quel quid che lo rende immune dalla corruzione? [OMISSIS, ndr]. Quando smetteremo di toglierci il cappello [OMISSIS, ndr]… allora in moltissimi riacquisteremo la dignità, la capacità, e la volontà "di farci obbedire dalle Istituzioni" (che sono, non dimentichiamolo, proprietà privata dei cittadini); [OMISSIS, ndr]. La ricetta è quindi una sola: rompere l'accerchiamento dei potenti. I partiti non sono altro che esigue "minoranze organizzate", che hanno compreso come neutralizzare il libero pensiero degli individui. Le passioni individuali, opportunamente strumentalizzate, fanno di un uomo libero uno schiavo, un burattino di cui ben si notano le cordicelle attaccate alle braccia. L'inquadramento di massa garantisce potere e pace/guerra sociale. La massa si solleva o si acquieta "a comando". Ciò è estremamente umiliante! Non è da uomini nati liberi! Il potere ci dice "chi ha ragione"; (vero o falso che sia, ai potenti non interessa). I poteri forti ci iniettano nelle vene la dottrina che vogliono: un concetto è vero se fa comodo a loro; è falso se dà fastidio a loro! [OMISSIS, ndr]. Il popolo deve mettersi in testa di troncare ogni rapporto con gli incantatori di scimmie. Tutti noi dobbiamo essere consapevoli che anni ed anni (stavo per dire secoli) di messaggi espliciti e/o subliminali di questi marpioni, ci hanno resi incapaci di intendere e di volere. Ad ogni appuntamento elettorale, ci mettono nuovamente una "siringa" in mano e ci esortano a bucarci ancora, e a spacciare la loro "roba" al prossimo, diffondendo il contagio. Ogni cittadino dovrebbe maturare a tal punto da rifiutarsi di fare per essi il pusher e l'untore!

Ammettiamolo francamente: tanti di noi vanno in cabina elettorale non con la testa sulle spalle, con spiccato senso critico, ed in piena autonomia. Molti hanno il "vizio del voto" esattamente come altri hanno il vizio dell'alcool, del tabacco, del gioco d'azzardo, o dell'eroina. Esistono gli eroinomani, ed esistono pure i "votomani"! Non è in fondo solo colpa loro. Una cattiva abitudine protratta nel tempo diviene vizio. La psicologia dovrebbe teorizzare la "sindrome da voto compulsivo". [OMISSIS, ndr]

Di overdose di politica, il Paese sta morendo. Ma ai "tossicodipendenti della politica" non interessa. Essi ti rispondono seccamente: «Io sono sempre stato dei Gialli; io tutta la vita ho votato i Celesti; i Ciclamino sono da sempre i più onesti; i Vermiglio sono i più nuovi…». Ognuno esalta il vino della cantina dove si va ad ubriacare! [OMISSIS, ndr] Per disintossicarci dalla politica ed attenuare concretamente la "crisi di astinenza dal voto", dovremmo tutti andare in "comunità di recupero". In questa "San Patrignano" per drogati della politica, dovremmo semplicemente imparare a "vivere senza la politica". [OMISSIS, ndr].

Tornando a noi. Cosa possiamo imparare da chi combatte giorno e notte con le "dipendenze"? Impariamo una sola lezione: le immagini parlano al cuore ed alla mente più dei sermoni! [OMISSIS, ndr]. E allora, in cosa si traduce questo elettro-shock per "politicizzati"? Semplice: ognuno si metta a fare le pulci ai politici, (mazzette, assenteismo, iniziative contro il popolo…); ma ciascuno il dossieraggio lo deve fare principalmente a quelli che lui vota! Se lo fa solo con gli avversari, rischia di trarne ulteriore alimento per il suo fanatismo. Invece è assai più utile tirare giù dal piedistallo i propri miti, che sono stati idealizzati. Ben presto ci si rende conto che la foga elettorale di un tempo si è affievolita, a colpi di "conati di vomito"…

Secondo passaggio: il redde rationem! Dopo il disincanto, riemerge la razionalità. [OMISSIS, ndr]. È emblematico quanto Gesù Cristo ci insegna nella parabola dell'"amministratore disonesto", (Vangelo di San Luca, capitolo 16): «Rendimi conto della tua amministrazione, perché da ora ti viene tolto il potere di amministrare!».

Il terzo passaggio è appunto l'espulsione del fedifrago. L'intero excursus che precede, è finalizzato a predisporre il terreno per impiantare il discorso principale che intendo fare di qui in poi. Invito pertanto il lettore a valutare quanto di seguito verrà proposto con nuovi articoli, alla luce dei suggerimenti che precedono, ossia: 1) non avere idee preconcette; 2) non ripetere a pappagallo quello che dicono in merito i politici; 3) cercare da sé la verità delle cose!

Parte seconda: La Base del Comitato di Lotta Barletta Provincia. A quanti si domandassero che fine ha fatto il sempiterno Comitato di Lotta Barletta Provincia, noi della "Base" diciamo che "sotto traccia" abbiamo continuato ad operare. Agli affezionati abbiamo continuato a riferire circa l'evolversi della dislocazione degli Uffici periferici dello Stato, della Regione e della Provincia. Abbiamo altresì smascherato le "bufale" legislative divulgate dai mass media sulla presunta "soppressione delle Province". Con questa nota, gentilmente pubblicata da "BarlettaViva", annunciamo che ad un anno dall'ultima manifestazione pubblica (contro l'inerzia del commissario prefettizio, sotto il Comune di Barletta, tenutasi prima di Pasqua 2013), ricominceremo a pungolare il sindaco ed i consiglieri comunali in carica, sui temi attinenti a "Barletta Provincia". Con successive note faremo altresì chiarezza su alcune zone d'ombra create ad arte dalla politica, fiancheggiata dalle penne servili, e dai mezzi busti di regime. Noi della "Base" siamo l'esatto opposto di chi si mostra arrendevole alle pretese della politica. La nostra "Lotta" non avrà mai fine, se non quando sarà raggiunto l'obiettivo della "Provincia di Barletta, con Capoluogo unico ed indivisibile Barletta, tutti gli Uffici a Barletta, e nessun ufficio fuori di Barletta.

A quanti speravano che avessimo desistito diciamo che NON CI AVRETE MAI COME CI VOLETE VOI!!»
Non ci avrete mai come volete voia cura di Domenico Vischi
  • Comitato di lotta "Barletta provincia"
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