
Politica
Turbolenta chiusura d'anno per l'amministrazione barlettana
I consiglieri di maggioranza parlano di "altre verità", l'opposizione chiede la sfiducia
Barletta - venerdì 23 dicembre 2016
Comunicato Stampa
E' stato intitolato "L'altra verità" il comunicato diramato nei giorni scorsi da Rosa Cascella, Nicola Ruta e Carmela Peschechera, esponenti della maggioranza, a commento dei recenti episodi che stanno caratterizzando il dibattito politico: "Ascoltare servizi televisivi e leggere sulla stampa che durante la riunione di maggioranza avvenuta dopo la chiusura del Consiglio comunale ci sono state violente aggressioni verbali, appare piuttosto lontana dalla verità. Leggere dichiarazioni di solidarietà anche da chi non era presente a quella riunione ci appare davvero singolare.
Ciò che abbiamo visto noi testimoni è un doppio scontro, Ventura/Francabandiera e Damato/Caracciolo. Acceso, a tratti eccessivo, sia da parte dei due uomini sia da parte delle due donne. Il conflitto, la dialettica accesa è consustanziale alla politica. Sono volate parole grosse da tutti i quattro cantoni di questo gioco. Raccontare una, anzi due aggressioni unilaterali, colorarle persino di sessismo è mistificazione, menzogna. Abbiamo tutti grandi responsabilità in questo momento. E il partito e la coalizione sono i luoghi della ricomposizione dei conflitti".
In seguito proprio Carmela Peschechera, nel suo ruolo di presidente del consiglio comunale, ha tenuto a diffondere una precisazione: "In relazione al comunicato "L'altra verità" apparso sulla stampa, ritengo doveroso ed obbligato dal ruolo di Presidente del Consiglio comunale, che a tutt'oggi rivesto, inviarVi delle precisazioni per non vanificare ciò che in questi tre anni e mezzo mi sono impegnata a fare: affrontare i compiti istituzionali e i problemi politici nel modo più equilibrato possibile, tentando sempre di sanare, e non incentivare, conflitti sterili e deleteri per il bene della collettività.
Ho espresso questo mio pensiero e le mie perplessità su quella nota a coloro che, nella tarda mattinata di mercoledì, mentre uscivo da una animata ennesima conferenza dei Capigruppo, hanno inteso coinvolgermi negli strascichi di un episodio a cui ho assistito e per il quale provo un profondo senso di vergogna. Quello che è accaduto, infatti, in sala giunta la sera del 19/12/2016, è stato uno sgradevolissimo confronto fra consiglieri e consigliere di maggioranza, eccessivamente animato e maleducato e perciò totalmente da condannare così come avrebbero dovuto essere condannati anche tutti gli altri episodi simili accaduti in precedenza ma taciuti.
Quando la dialettica politica diventa lite e offesa personale non è più Politica. Questo dovrebbe essere il primo punto su cui riflettere seriamente e velocemente traendone tutte le conseguenze ed adottando provvedimenti necessari, anche drastici, purché utili ai cittadini e alla città".
Si innesta su queste stesse argomentazioni la nota invece di Flavio Basile, capogruppo della lista civica Adesso Puoi: "È grave quanto sta accadendo in queste ore nella maggioranza di centrosinistra che amministra la città. È evidente l'incapacità del Sindaco Cascella di garantire l'unità della coalizione ed in primis del suo partito, il Partito Democratico. Chi non è in grado di gestire la propria squadra di governo non ha altre strade percorribili. È giunta l'ora di andare a casa, caro Sindaco. Stesso invito rivolgo al PD che sin dall'insediamento di questa consigliatura, non ha mai nascosto di aver mal digerito l'imposizione romana dell'ex giornalista e portavoce del Presidente della Repubblica. Il PD non può più nascondere l'evidenza. Firmi con noi una mozione di sfiducia. È quella la vera prova del nove dell'ennesimo teatrino del quale vi state rendendo protagonisti. Se non gli sta più bene questo Sindaco non c'è alternativa. Ai cittadini poco importa dei vostri litigi e delle vostre beghe interne che paralizzano la città. Oggi si hanno serie difficoltà ad andare avanti. Le accuse e le repliche sul sessismo quale interesse pensiate possano avere sui cittadini e sulla collettività? Occupatevi dei problemi seri e quanto prima, altrimenti sarà più giusto staccare la spina all'anti-politica, al voto di protesta e di cambiamento che generate ogni giorno. Io non so come faccia il Sindaco ad ingoiare ancora così tanto veleno...".
Ciò che abbiamo visto noi testimoni è un doppio scontro, Ventura/Francabandiera e Damato/Caracciolo. Acceso, a tratti eccessivo, sia da parte dei due uomini sia da parte delle due donne. Il conflitto, la dialettica accesa è consustanziale alla politica. Sono volate parole grosse da tutti i quattro cantoni di questo gioco. Raccontare una, anzi due aggressioni unilaterali, colorarle persino di sessismo è mistificazione, menzogna. Abbiamo tutti grandi responsabilità in questo momento. E il partito e la coalizione sono i luoghi della ricomposizione dei conflitti".
In seguito proprio Carmela Peschechera, nel suo ruolo di presidente del consiglio comunale, ha tenuto a diffondere una precisazione: "In relazione al comunicato "L'altra verità" apparso sulla stampa, ritengo doveroso ed obbligato dal ruolo di Presidente del Consiglio comunale, che a tutt'oggi rivesto, inviarVi delle precisazioni per non vanificare ciò che in questi tre anni e mezzo mi sono impegnata a fare: affrontare i compiti istituzionali e i problemi politici nel modo più equilibrato possibile, tentando sempre di sanare, e non incentivare, conflitti sterili e deleteri per il bene della collettività.
Ho espresso questo mio pensiero e le mie perplessità su quella nota a coloro che, nella tarda mattinata di mercoledì, mentre uscivo da una animata ennesima conferenza dei Capigruppo, hanno inteso coinvolgermi negli strascichi di un episodio a cui ho assistito e per il quale provo un profondo senso di vergogna. Quello che è accaduto, infatti, in sala giunta la sera del 19/12/2016, è stato uno sgradevolissimo confronto fra consiglieri e consigliere di maggioranza, eccessivamente animato e maleducato e perciò totalmente da condannare così come avrebbero dovuto essere condannati anche tutti gli altri episodi simili accaduti in precedenza ma taciuti.
Quando la dialettica politica diventa lite e offesa personale non è più Politica. Questo dovrebbe essere il primo punto su cui riflettere seriamente e velocemente traendone tutte le conseguenze ed adottando provvedimenti necessari, anche drastici, purché utili ai cittadini e alla città".
Si innesta su queste stesse argomentazioni la nota invece di Flavio Basile, capogruppo della lista civica Adesso Puoi: "È grave quanto sta accadendo in queste ore nella maggioranza di centrosinistra che amministra la città. È evidente l'incapacità del Sindaco Cascella di garantire l'unità della coalizione ed in primis del suo partito, il Partito Democratico. Chi non è in grado di gestire la propria squadra di governo non ha altre strade percorribili. È giunta l'ora di andare a casa, caro Sindaco. Stesso invito rivolgo al PD che sin dall'insediamento di questa consigliatura, non ha mai nascosto di aver mal digerito l'imposizione romana dell'ex giornalista e portavoce del Presidente della Repubblica. Il PD non può più nascondere l'evidenza. Firmi con noi una mozione di sfiducia. È quella la vera prova del nove dell'ennesimo teatrino del quale vi state rendendo protagonisti. Se non gli sta più bene questo Sindaco non c'è alternativa. Ai cittadini poco importa dei vostri litigi e delle vostre beghe interne che paralizzano la città. Oggi si hanno serie difficoltà ad andare avanti. Le accuse e le repliche sul sessismo quale interesse pensiate possano avere sui cittadini e sulla collettività? Occupatevi dei problemi seri e quanto prima, altrimenti sarà più giusto staccare la spina all'anti-politica, al voto di protesta e di cambiamento che generate ogni giorno. Io non so come faccia il Sindaco ad ingoiare ancora così tanto veleno...".
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