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Sigilli alla Timac, scatta il sequestro per l'industria barlettana

Stamattina intervento dei Carabinieri su disposizione della Procura

Trambusto in via Trani questa mattina, per un intervento che da tempo era nell'aria. Sono scattati i sigilli per la Timac, una delle più grandi aziende della zona industriale di Barletta: alle 9:20 di questa mattina sono intervenuti i Carabinieri per effettuare il sequestro preventivo della struttura, disposto dalla Procura.

Il perimetro dell'azienda è stato circondato dalle forze dell'ordine e sull'ingresso sono stati apposti i sigilli del sequestro: sul posto sono giunti i Carabinieri e la Polizia Municipale. Continua il regolare svolgimento delle attività lavorative all'interno dell'interno dell'industria barlettana: nonostante il presidio delle forze dell'ordine all'ingresso infatti, continua il quotidiano passaggio dei mezzi dell'azienda in quanto sembrerebbe che sia stata concessa la facoltà d'uso.

In attesa di notizie ufficiali, sicuramente l'intervento di questa mattina è consequenziale alle recenti vicende che hanno interessato l'azienda: si era scatenato un vero e proprio "caso Timac" in seguito all'ordinanza di bonifica disposta dalla Provincia per l'inquinamento della falda acquifera. La problematica non si era assopita, visto che anche Comune e Regione avevano sollecitato un intervento. Soddisfazione è stata espressa dall'avvocato Michele Cianci, presidente del comitato Operazione aria pulita Bat, che come gruppo di cittadini hanno sempre posto attenzione sul caso, sollecitando una rapida soluzione per il bene dei cittadini. «La migliore notizia possibile, forse quest'estate sarà più serena per tutti i barlettani. Grandissimo lavoro dei Carabinieri e della Procura».


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