Si è chiusa con grande successo la seconda edizione del Tessiture Festival

Si è chiusa con grande successo la seconda edizione del Tessiture Festival, che si conferma un appuntamento capace di intrecciare storie, idee e comunità.Le due intense giornate ai Giardini De Nittis hanno registrato oltre 600 presenze, a testimonianza di un forte desiderio, da parte del pubblico barlettano e non solo, di confronto su temi cruciali e attuali.
Dal dibattito sull'omofobia alle sfide climatiche, dall'abolizione del carcere alla riflessione sulla mascolinità nel mondo arabo, passando per questioni legate al nostro territorio come caporalato e working class, fino a incursioni nel fenomeno globale del k-pop: il festival ha proposto un viaggio tra voci e prospettive diverse, culminato in un partecipatissimo incontro dedicato alla cultura e alla letteratura palestinese.

Protagoniste e protagonisti sono state le autrici e gli autori ospiti, che con le loro parole, accompagnate dalle illustrazioni realizzate dal vivo da Eli Dibitonto e Mefi Divinorum, hanno saputo aprire spazi di dialogo autentico, accolti con entusiasmo da un pubblico curioso e partecipe. Fondamentale il sostegno della libreria I Funamboli, di SouthStudio per la comunicazione, dell'associazione Crocevia dei Mondi, di IdeaPodcast, e il contributo delle volontarie e dei volontari che hanno reso possibile un'atmosfera accogliente e inclusiva.

La cornice dei Giardini De Nittis si è rivelata ancora una volta una scelta felice, un luogo di socialità riscoperto, capace di attrarre non solo chi era lì per seguire il festival, ma anche chi, passeggiando in centro, si è lasciato catturare dalla forza delle parole e dall'energia delle conversazioni.
"Il Tessiture Festival nasce con un obiettivo chiaro: riportare la letteratura nelle piazze, fuori dai salotti elitari, per renderla accessibile e viva, alla portata di chiunque desideri ascoltare, condividere o semplicemente lasciarsi attraversare da nuove storie.
Con queste prospettive, si lavora già a tessere la prossima edizione, restando in contatto con chi ha partecipato e immaginando un coinvolgimento sempre più ampio della città e del territorio".