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Politica
Coalizione Civica, si lavora a un programma solido e condiviso per Barletta
Carmine Doronzo: «Vorrei tornare a fare politica alla vecchia maniera, presso luoghi reali»
Barletta - lunedì 26 marzo 2018
8.59
Il desiderio di cambiamento era negli occhi di tutti i cittadini presenti al secondo appuntamento organizzato dalla Coalizione Civica. Non il solito partito. Non il solito movimento.
Le idee presentate - secondo i proponenti - potranno trasformarsi in progetti concreti attraverso la stesura di un programma unico per tutte le liste che vorranno affiancare la coalizione civica e il consigliere comunale Carmine Doronzo. Parola d'ordine: cambiamento! «Ci interessano le vostre idee - dichiara Carmine Doronzo - perché l'obiettivo della squadra è dar voce alle storie della nostra città. Il 7 aprile si prevede una grande festa democratica durante la quale verranno allestiti cinque tavoli tematici: urbanistica, economia, cultura, legalità e lavoro. Lo scopo è costruire un programma solido e condiviso. Un'azione nuova se ci pensate, dal momento che la condivisione pare avvenga solo su Facebook. Vorrei tornare a fare politica alla vecchia maniera, presso luoghi reali».
Si respira aria di arricchimento e innovazione, perché il pensiero comune è risollevare le sorti di Barletta, valorizzandone le risorse. Comincia il dibattito. A moderare l'incontro Francesca Rizzi la quale passa il microfono ad Antonio Quarto, proprietario di un nuovo ristorante in centro. «Mi tuffo a capofitto in questa avventura perché voglio decidere assieme a tutti i cittadini le sorti della nostra città. Penso alle mille proposte fatte in consiglio comunale per la questione dehors, tema irrisolto che colpisce gravosamente i nostri commercianti. Nessuno ha mai ascoltato la nostra voce». Si parla di lanciare il turismo attraverso sagre ed eventi musicali. Si parla del lavoro che manca e dei tanti, troppi giovani che lasciano famiglia e amici. Si discute di legalità e del gioco d'azzardo, una piaga silenziosa. Si riflette circa l'assenza di luoghi di aggregazione per bambini e anziani in pensione. Ci sono idee.
Colpiscono le parole di una giovane liceale: «Per queste amministrative non potrò votare, ma ho il dovere di dare il mio contributo». Si respira aria di cambiamento. Si respira aria di sfida.
Le idee presentate - secondo i proponenti - potranno trasformarsi in progetti concreti attraverso la stesura di un programma unico per tutte le liste che vorranno affiancare la coalizione civica e il consigliere comunale Carmine Doronzo. Parola d'ordine: cambiamento! «Ci interessano le vostre idee - dichiara Carmine Doronzo - perché l'obiettivo della squadra è dar voce alle storie della nostra città. Il 7 aprile si prevede una grande festa democratica durante la quale verranno allestiti cinque tavoli tematici: urbanistica, economia, cultura, legalità e lavoro. Lo scopo è costruire un programma solido e condiviso. Un'azione nuova se ci pensate, dal momento che la condivisione pare avvenga solo su Facebook. Vorrei tornare a fare politica alla vecchia maniera, presso luoghi reali».
Si respira aria di arricchimento e innovazione, perché il pensiero comune è risollevare le sorti di Barletta, valorizzandone le risorse. Comincia il dibattito. A moderare l'incontro Francesca Rizzi la quale passa il microfono ad Antonio Quarto, proprietario di un nuovo ristorante in centro. «Mi tuffo a capofitto in questa avventura perché voglio decidere assieme a tutti i cittadini le sorti della nostra città. Penso alle mille proposte fatte in consiglio comunale per la questione dehors, tema irrisolto che colpisce gravosamente i nostri commercianti. Nessuno ha mai ascoltato la nostra voce». Si parla di lanciare il turismo attraverso sagre ed eventi musicali. Si parla del lavoro che manca e dei tanti, troppi giovani che lasciano famiglia e amici. Si discute di legalità e del gioco d'azzardo, una piaga silenziosa. Si riflette circa l'assenza di luoghi di aggregazione per bambini e anziani in pensione. Ci sono idee.
Colpiscono le parole di una giovane liceale: «Per queste amministrative non potrò votare, ma ho il dovere di dare il mio contributo». Si respira aria di cambiamento. Si respira aria di sfida.

















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