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Politica
Convocato il consiglio comunale di Barletta, al tavolo un'opposizione decisa e agguerrita
L'opposizione non ha intenzione di votare per il presidente del consiglio scelto da Cannito
Barletta - martedì 24 luglio 2018
9.25
È ufficiale: la prima seduta consiliare si terrà venerdì 3 agosto. La convocazione è stata fissata proprio l'ultimo giorno valido rispetto alla data di proclamazione degli eletti nella nuova assise cittadina. Un appuntamento tanto atteso dalla cittadinanza quanto dagli esponenti politici stessi, dal momento che molti nodi verranno, come si suol dire, al pettine.
Si prospetta una prima seduta piuttosto rovente, e non solo perché agosto, durante la quale occorrerà soffermarsi su un punto parecchio delicato: la nomina del Presidente del Consiglio. «Il sindaco Mino Cannito ha visto in Sabino Dicataldo una figura eticamente corretta in grado di garantire unione e coesione all'interno dell'assemblea stessa – dichiara il portavoce della Buona Politica Giuseppe Gammarota». Parte della maggioranza del sindaco non sembra essere d'accordo con tale scelta. Parliamo di 9 consiglieri che, oltre ad essere contrari circa le nomine dei nuovi assessori, hanno espresso il proprio dissenso sul nome designato come presidente del consiglio. Ma cosa ne pensa l'opposizione di questo "litigio"? Come risponderà la minoranza alla richiesta di un nome? Lo abbiamo chiesto personalmente ad alcuni dei consiglieri comunali, in precedenza candidati sindaco.
«Assurdo che il sindaco abbia scelto l'ultimo giorno utile per la convocazione del consiglio. Credo che questo sia un sintomo di debolezza e incapacità di governare la propria maggioranza - dichiara il consigliere Carmine Doronzo di Coalizione Civica. Tutte le pessimistiche previsioni fatte durante la campagna elettorale circa la difficoltà di fare sintesi tra ben 10 liste elettorali pare si stiano rivelando veritiere. Mi domando che senso abbia avuto "dopare" la competizione elettorale al solo fine di ottenere una vittoria scontata per poi ingessare l'attività amministrativa. Coerentemente con quanto già affermato, noi di Coalizione Civica, non abbiamo intenzione di votare il candidato designato dal sindaco Cannito. Sarà la maggioranza dello stesso che dovrà dimostrare di avere i numeri utili all'elezione di Sabino Dicataldo. A seguito del primo consiglio comunale, qualora dovessero consumarsi inutilmente le votazioni per l'elezione del presidente, attenderemo le preannunciate dimissioni del sindaco. In caso contrario valuteremo insieme agli altri esponenti dell'opposizione in che modo far valere il nostro peso e le nostre legittime posizioni».
Come Carmine Doronzo anche Flavio Basile della Lega Salvini Puglia sembra non abbia alcuna intenzione di appoggiare la scelta del sindaco. «Una maggioranza chiamata a governare la città deve avere le idee ben chiare e non confuse come di contro sta accadendo. Una situazione questa che noi avevamo ampiamente previsto già in tempi non sospetti. Di conseguenza dimostrino di avere i numeri per governare ma soprattutto abbiano rispetto di chi li ha votati e di tutta la comunità cittadina. Da parte mia non farò sconti su questi punti, ci sarà collaborazione solo sui punti utili e di interesse collettivo. Lo elegga la maggioranza il presidente del consiglio. Ricordo che il sindaco Cannito ha dichiarato che, laddove non avessero eletto il consigliere Dicataldo durante la prima seduta di consiglio comunale, avrebbe rassegnato le dimissioni senza esitare. Tutto questo anche alla luce delle sue ultime affermazioni in cui oltremodo asserisce che "non c'è scritto da nessuna parte che io debba fare per forza il Sindaco della città". Se dovesse verificarsi tale scenario, vedremo se sarà di parola o se anch'egli dovrà unirsi alla schiera dei suoi predecessori che hanno messo in scena le "pantomime" più ridicole degli ultimi 20 anni pur definendosi completamente agli antipodi di questi».
Anche la linea del consigliere Dino Delvecchio del Partito Democratico è chiara e decisa. «Il PD è all'opposizione e su questo non vi sono dubbi. Attraverso la nomina del presidente del consiglio, siamo tenuti a garantire alla città un profilo eticamente ineccepibile. Come portavoce del PD affermo che non intendiamo intervenire sulle dinamiche della maggioranza, per tanto anticipiamo che porteremo durante il primo consiglio comunale un nostro candidato. Questi sono i fatti, per il resto si tratta di una raccolta di pettegolezzi "da piano bar"».
I commenti del Movimento 5 stelle di Barletta giungono tramite un comunicato che si sintetizza con le seguenti domande da parte di Michelangelo Filannino e altri: «Riuscirà la "variegata compagine" di 10 liste a trovare l'accordo sul nome del presidente oppure prevarranno coloro che dopo gli "investimenti" fatti in campagna elettorale, si sentono ora nella posizione di dover battere cassa, costringendoci ad assistere al teatrino di giochi di forza a cui purtroppo da anni siamo tristemente abituati»?
Un'opposizione dunque pronta a farsi sentire sin dalla prima convocazione. Un'opposizione che, a quanto pare, non ha alcuna intenzione di seguire la rotta delineata dal primo cittadino Cannito. Non resta che attendere venerdì pomeriggio per avere un quadro ancora più completo.
Si prospetta una prima seduta piuttosto rovente, e non solo perché agosto, durante la quale occorrerà soffermarsi su un punto parecchio delicato: la nomina del Presidente del Consiglio. «Il sindaco Mino Cannito ha visto in Sabino Dicataldo una figura eticamente corretta in grado di garantire unione e coesione all'interno dell'assemblea stessa – dichiara il portavoce della Buona Politica Giuseppe Gammarota». Parte della maggioranza del sindaco non sembra essere d'accordo con tale scelta. Parliamo di 9 consiglieri che, oltre ad essere contrari circa le nomine dei nuovi assessori, hanno espresso il proprio dissenso sul nome designato come presidente del consiglio. Ma cosa ne pensa l'opposizione di questo "litigio"? Come risponderà la minoranza alla richiesta di un nome? Lo abbiamo chiesto personalmente ad alcuni dei consiglieri comunali, in precedenza candidati sindaco.
«Assurdo che il sindaco abbia scelto l'ultimo giorno utile per la convocazione del consiglio. Credo che questo sia un sintomo di debolezza e incapacità di governare la propria maggioranza - dichiara il consigliere Carmine Doronzo di Coalizione Civica. Tutte le pessimistiche previsioni fatte durante la campagna elettorale circa la difficoltà di fare sintesi tra ben 10 liste elettorali pare si stiano rivelando veritiere. Mi domando che senso abbia avuto "dopare" la competizione elettorale al solo fine di ottenere una vittoria scontata per poi ingessare l'attività amministrativa. Coerentemente con quanto già affermato, noi di Coalizione Civica, non abbiamo intenzione di votare il candidato designato dal sindaco Cannito. Sarà la maggioranza dello stesso che dovrà dimostrare di avere i numeri utili all'elezione di Sabino Dicataldo. A seguito del primo consiglio comunale, qualora dovessero consumarsi inutilmente le votazioni per l'elezione del presidente, attenderemo le preannunciate dimissioni del sindaco. In caso contrario valuteremo insieme agli altri esponenti dell'opposizione in che modo far valere il nostro peso e le nostre legittime posizioni».
Come Carmine Doronzo anche Flavio Basile della Lega Salvini Puglia sembra non abbia alcuna intenzione di appoggiare la scelta del sindaco. «Una maggioranza chiamata a governare la città deve avere le idee ben chiare e non confuse come di contro sta accadendo. Una situazione questa che noi avevamo ampiamente previsto già in tempi non sospetti. Di conseguenza dimostrino di avere i numeri per governare ma soprattutto abbiano rispetto di chi li ha votati e di tutta la comunità cittadina. Da parte mia non farò sconti su questi punti, ci sarà collaborazione solo sui punti utili e di interesse collettivo. Lo elegga la maggioranza il presidente del consiglio. Ricordo che il sindaco Cannito ha dichiarato che, laddove non avessero eletto il consigliere Dicataldo durante la prima seduta di consiglio comunale, avrebbe rassegnato le dimissioni senza esitare. Tutto questo anche alla luce delle sue ultime affermazioni in cui oltremodo asserisce che "non c'è scritto da nessuna parte che io debba fare per forza il Sindaco della città". Se dovesse verificarsi tale scenario, vedremo se sarà di parola o se anch'egli dovrà unirsi alla schiera dei suoi predecessori che hanno messo in scena le "pantomime" più ridicole degli ultimi 20 anni pur definendosi completamente agli antipodi di questi».
Anche la linea del consigliere Dino Delvecchio del Partito Democratico è chiara e decisa. «Il PD è all'opposizione e su questo non vi sono dubbi. Attraverso la nomina del presidente del consiglio, siamo tenuti a garantire alla città un profilo eticamente ineccepibile. Come portavoce del PD affermo che non intendiamo intervenire sulle dinamiche della maggioranza, per tanto anticipiamo che porteremo durante il primo consiglio comunale un nostro candidato. Questi sono i fatti, per il resto si tratta di una raccolta di pettegolezzi "da piano bar"».
I commenti del Movimento 5 stelle di Barletta giungono tramite un comunicato che si sintetizza con le seguenti domande da parte di Michelangelo Filannino e altri: «Riuscirà la "variegata compagine" di 10 liste a trovare l'accordo sul nome del presidente oppure prevarranno coloro che dopo gli "investimenti" fatti in campagna elettorale, si sentono ora nella posizione di dover battere cassa, costringendoci ad assistere al teatrino di giochi di forza a cui purtroppo da anni siamo tristemente abituati»?
Un'opposizione dunque pronta a farsi sentire sin dalla prima convocazione. Un'opposizione che, a quanto pare, non ha alcuna intenzione di seguire la rotta delineata dal primo cittadino Cannito. Non resta che attendere venerdì pomeriggio per avere un quadro ancora più completo.

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