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Prelievi di cornee a cuore fermo: il primo nella Asl Bt

L'equipe, guidata dalla dottoressa Antonietta Paccione, mentre il prelievo è stato effettuato dal dottor Pasquale Attimonelli

Continuano i prelievi di cornee a cuore fermo nella Asl Bt. Nei giorni scorsi è stato effettuato il primo prelievo di cornee a Bisceglie: a donare è stato un uomo di 54 anni mentre a dare il consenso sono stati i genitori. L'equipe, guidata dalla dottoressa Antonietta Paccione (Direttrice della unità operativa di Anestesia e Rianimazione), è stata coordinata dalla dottoressa Giovanna Liso mentre il prelievo è stato effettuato dal dottor Pasquale Attimonelli. Nel pomeriggio di ieri il prelievo di cornee, a cura del dottor Fabio Massari, è stato effettuato ad Andria: a donare è stato un uomo che aveva dato il consenso alla donazione all'atto del rinnovo della carta di identità. In entrambi i casi le cornee sono state inviate alla Banca degli occhi di Mestre.

Per diventare donatori di organi e tessuti è possibile rilasciare il consenso al momento della sottoscrizione o del rinnovo della carta di identità, esprimere la propria volontà liberamente e portare con sé una dichiarazione firmata o rivolgersi alle Associazioni di volontariato per la donazione (Aido). Nel caso in cui non sia stato espresso consenso diretto, a decidere sono i parenti più vicini: la moglie o il marito, i figli, i genitori in caso di minori. "La diffusione della cultura della donazione ha bisogno di attenzione costante - dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt - ringraziamo i donatori e le loro famiglie per la capacità di donare vita nel momento del dolore più intenso. Il loro gesto non solo darà speranza a tante altre persone, ma funge da esempio".

"Nella nostra Asl - continua Delle Donne - stiamo fortemente sostenendo tutte le attività a supporto della donazione, dalla informazione alla formazione dei giovani che frequentano i nostri corsi di laurea. Le equipe mediche e infermieristiche impegnate in tutti gli ospedali nelle attività di donazione di organi e tessuti hanno la nostra attenzione costante, anche attraverso il coordinamento infermieristico affidato a Federico Ruta. Dobbiamo e vogliamo sostenere che la donazione è vita, è atto d'amore supremo".
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