
Politica
Patrizia Mele: «Sul benessere animale toni zuccherini, scelte amare»
La nota della consigliera comunale di Forza Italia
Barletta - mercoledì 14 maggio 2025
11.51
«Non posso che accogliere con il dovuto garbo istituzionale la lettera aperta della segreteria cittadina di Noi Moderati, che con toni tanto dolci da far alzare la glicemia, cerca di rassicurare sull'operato dell'Amministrazione e sull'incarico conferito dal Sindaco al consigliere Rocco Dileo per le tematiche legate al benessere animale». Così la consigliera comunale di Forza Italia e componente della commissione Ambiente, Patrizia Mele.
«Una gentilezza comunicativa che, purtroppo, non riesce a mascherare la cruda realtà dei fatti: il deliberato scavalcamento di un lavoro istituzionale già svolto e formalmente incardinato dalla VII Commissione Consiliare Permanente Ambiente, che ho presieduto fino a marzo e della quale sono ad oggi componente. È bene sottolineare che la Commissione opera attraverso il contributo collegiale di cinque consiglieri comunali, non mediante iniziative solitarie. Il "Regolamento Comunale per la Tutela del Benessere degli Animali e la loro Convivenza con i Cittadini" è stato redatto, discusso, condiviso e protocollato nei tempi e nei modi previsti, ma nessuno ha mai risposto. Nessuno ha mai detto se il regolamento fosse in fase di valutazione, accantonato, respinto o semplicemente dimenticato.
Eppure, oggi ci si premura di affermare con toni rassicuranti che "non si riparte da zero". In effetti, non si riparte, si scavalca deliberatamente un percorso istituzionale già avviato.
Il consigliere incaricato viene presentato come figura sensibile, determinata, pronta a procedere con più decisione. Ma in quale direzione, e con quali strumenti? Non risulta che abbia mai partecipato ai lavori redigenti della Commissione, né che abbia avanzato proposte o fornito contributi, né che abbia chiesto di visionare il testo già redatto, depositato e pronto per proseguire l'iter. Cosa dovrebbe renderne oggi l'azione più "decisa" di quella di una Commissione collegiale che ha già prodotto un regolamento completo?
Quali competenze specifiche in materia di benessere animale giustificano questa scelta? E qui si apre la vera questione, che nessun tono zuccherino può coprire: forse il Sindaco applica due pesi e due misure? Forse promuove chi si mostra più fedele che competente, più silenzioso che collaborativo, più accondiscendente che partecipe? Questa è la domanda scomoda, ma inevitabile.
Non servono fantasiosi incarichi alternativi per tematiche già affrontate. Serve rispetto per le istituzioni, per il tempo e per l'intelligenza di chi vi lavora, ma soprattutto serve rispetto per i cittadini. E se davvero il tema del benessere animale sta a cuore, allora si concluda ciò che è già stato costruito con metodo e partecipazione. La politica seria non ha bisogno di salvatori solitari, ma di percorsi chiari, condivisi e verificabili. E soprattutto, non ha bisogno di edulcorare l'evidenza con una gentilezza di facciata che tenta di intestarsi un tema sensibile, aggirando e delegittimando, di fatto, il lavoro di un organo collegiale».
«Una gentilezza comunicativa che, purtroppo, non riesce a mascherare la cruda realtà dei fatti: il deliberato scavalcamento di un lavoro istituzionale già svolto e formalmente incardinato dalla VII Commissione Consiliare Permanente Ambiente, che ho presieduto fino a marzo e della quale sono ad oggi componente. È bene sottolineare che la Commissione opera attraverso il contributo collegiale di cinque consiglieri comunali, non mediante iniziative solitarie. Il "Regolamento Comunale per la Tutela del Benessere degli Animali e la loro Convivenza con i Cittadini" è stato redatto, discusso, condiviso e protocollato nei tempi e nei modi previsti, ma nessuno ha mai risposto. Nessuno ha mai detto se il regolamento fosse in fase di valutazione, accantonato, respinto o semplicemente dimenticato.
Eppure, oggi ci si premura di affermare con toni rassicuranti che "non si riparte da zero". In effetti, non si riparte, si scavalca deliberatamente un percorso istituzionale già avviato.
Il consigliere incaricato viene presentato come figura sensibile, determinata, pronta a procedere con più decisione. Ma in quale direzione, e con quali strumenti? Non risulta che abbia mai partecipato ai lavori redigenti della Commissione, né che abbia avanzato proposte o fornito contributi, né che abbia chiesto di visionare il testo già redatto, depositato e pronto per proseguire l'iter. Cosa dovrebbe renderne oggi l'azione più "decisa" di quella di una Commissione collegiale che ha già prodotto un regolamento completo?
Quali competenze specifiche in materia di benessere animale giustificano questa scelta? E qui si apre la vera questione, che nessun tono zuccherino può coprire: forse il Sindaco applica due pesi e due misure? Forse promuove chi si mostra più fedele che competente, più silenzioso che collaborativo, più accondiscendente che partecipe? Questa è la domanda scomoda, ma inevitabile.
Non servono fantasiosi incarichi alternativi per tematiche già affrontate. Serve rispetto per le istituzioni, per il tempo e per l'intelligenza di chi vi lavora, ma soprattutto serve rispetto per i cittadini. E se davvero il tema del benessere animale sta a cuore, allora si concluda ciò che è già stato costruito con metodo e partecipazione. La politica seria non ha bisogno di salvatori solitari, ma di percorsi chiari, condivisi e verificabili. E soprattutto, non ha bisogno di edulcorare l'evidenza con una gentilezza di facciata che tenta di intestarsi un tema sensibile, aggirando e delegittimando, di fatto, il lavoro di un organo collegiale».