Patrizia Mele. <span>Foto Ida Vinella</span>
Patrizia Mele. Foto Ida Vinella
Politica

Patrizia Mele: «Multe sull’errato conferimento dei rifiuti, è un sistema ingiusto»

La nota della consigliera comunale e componente della Commissione Ambiente

«L'efficienza nella gestione dei rifiuti e la corretta applicazione della raccolta differenziata sono aspetti cruciali per la qualità della vita nella città di Barletta e, come Consigliera Comunale e componente della VII Commissione Ambiente, ne ho sempre sostenuto con convinzione l'importanza Tuttavia, il sistema sanzionatorio attualmente adottato dal Comune, a mio parere, rivela gravi criticità che non possiamo ignorare, poiché rischia di penalizzare ingiustamente i cittadini virtuosi. È proprio in seno alla Commissione Ambiente che abbiamo sempre ribadito la necessità di controlli rigorosi e di sanzioni per chi non rispetta le regole, le quali devono essere prima di tutto giuste, chiare ed educative, mirando a correggere comportamenti scorretti e a incentivare le virtuosità». Così la consigliera comunale e componente della commissione Ambiente, Patrizia Mele.

«La recente ondata di verbali di accertamento relativi all'errato conferimento dei rifiuti, con sanzioni da centinaia di euro, così come notificati ai condomini della nostra città, sta palesemente generando sconcerto e frustrazione tra i cittadini barlettani. Il problema è che queste sanzioni vengono fatte a tutto il condominio, anche quando magari è solo una persona ad aver sbagliato.

Pensate a quanto è ingiusta la situazione di una famiglia che da anni fa correttamente la raccolta differenziata, che separa plastica, carta, organico, ecc., e si ritrova a pagare una multa perché qualcun altro nel suo condominio ha sbagliato.
Che tale approccio sia ingiusto, non deriva solo da una mia opinione personale, ma trova ragione in uno dei principi della Legge italiana, in particolare l' articolo 3 della Legge 689/1981, che stabilisce inequivocabilmente, nel diritto amministrativo sanzionatorio, che ciascuno è responsabile della propria azione od omissione e ognuno risponde solo di quello che fa personalmente. Non si possono multare 30 famiglie perché una di loro ha conferito male i rifiuti. Paradossalmente sarebbe come punirne cento per educarne una.

La sanzione, laddove necessaria, deve essere sempre e solo il frutto di un accertamento inequivocabile e deve colpire chi realmente compie l'infrazione. Il principio di responsabilità personale è sacro e deve essere garantito.
Essere vicino di casa a un incivile non ti rende automaticamente responsabile dei suoi comportamenti. Non ha senso. Ogni sanzione diventerebbe quindi potenzialmente contestabile e illegittima, così che il Comune, invece di "fare cassa", potrebbe trovarsi a sostenere ingenti spese legali derivanti dai ricorsi, con un costo non indifferente, che andrebbe ad incidere negativamente sul bilancio e che rischierebbe di sottrarre risorse ai servizi essenziali per la comunità.
Comprendo l'esigenza di promuovere la differenziazione corretta dei rifiuti e di contrastare i comportamenti incivili, ma è fondamentale che ogni azione intrapresa dall'Amministrazione sia giusta, trasparente ed educativa, non meramente punitiva.
I cittadini di Barletta hanno già subito un consistente aumento della TARI, una stangata che, paradossalmente, è stata in buona parte imposta proprio a causa delle condotte irresponsabili di chi si ostina a non differenziare correttamente. Ed ecco che, adesso, per colpa dei medesimi "furbetti", i residenti virtuosi si trovano ulteriormente vessati, costretti a pagare sanzioni per errori che non hanno commesso. È una doppia beffa che non possiamo tollerare.
A ciò si aggiunga che i bidoni, durante le ore del conferimento, sono posizionati in genere su spazi pubblici, con il rischio e la possibilità, per chiunque passi, di gettare rifiuti di ogni genere all'interno, rendendo di fatto insormontabile l'identificazione dei responsabili.

Elevare multe all'intero condominio senza identificare il vero responsabile, lungi dall'essere efficace, rischia di generare un pericoloso "effetto boomerang", minando la fiducia tra istituzioni e cittadini e demotivando anche chi abitualmente, con impegno, pratica correttamente la raccolta differenziata. Ciò non è tutto! I verbali per errato conferimento si limitano a fornire descrizioni sommarie dell'infrazione, con il generico riferimento a "foto agli atti" che, tuttavia, non vengono allegate alla notifica. Questa palese omissione costringerebbe i cittadini a procedure burocratiche per richiedere la visione della documentazione probatoria, impedendo loro di comprendere sin da subito l'errore commesso e di intraprendere le necessarie azioni correttive per il futuro.

Purtroppo, la somma esigua delle sanzioni, che andrebbe suddivisa tra i residenti, unita ai costi e all'impegno di un ricorso legale, nonché al discutibile coinvolgimento "in solido" degli amministratori di condominio, spinge spesso questi ultimi a pagare sanzioni potenzialmente ingiuste. Questo meccanismo, che ha il fine di evitare oneri maggiori e l'incertezza dell'esito, finisce per legittimare un sistema sanzionatorio debole e iniquo, che penalizza chi rispetta le regole. Per quanto appena detto, credo che sia opportuno che il Sindaco e l'intera Amministrazione agisca con prontezza e lungimiranza, rivedendo totalmente il suddetto sistema sanzionatorio.

La strada da percorrere è chiara: investire in una sensibilizzazione capillare, fornire informazioni dettagliate e accessibili, e implementare controlli mirati e tecnologicamente avanzati che consentano di identificare con certezza il singolo responsabile. Solo così la sanzione tornerà ad essere l'ultima risorsa, giusta ed efficace, volta a correggere e non a vessare. Una Barletta più pulita e sostenibile si costruisce sulla collaborazione e la fiducia reciproca tra istituzioni e cittadini, non sulla prevaricazione e l'ingiustizia».
  • Patrizia Mele
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