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“Mordere la nebbia”: così si racconta Alessio Boni a Barletta
L'attore, impegnato al Teatro Curci con lo spettacolo "Iliade", ha presentato il suo libro ieri sera alla libreria “Einaudi”
Barletta - domenica 11 febbraio 2024
10.43
"L'identità non è il tuo essere". Così Alessio Boni ha cominciato il suo intervento a Barletta, in un pomeriggio in cui ha incantato la folla di spettatori presenti in libreria durante la presentazione del suo libro.
"Mordere la nebbia", concepito durante il primo lockdown del 2020 e pubblicato nel 2021, non è una semplice autobiografia. È la storia di un ragazzo bergamasco, la cui identità stava troppo stretta in un mondo con così tante possibilità da offrire ad un giovane ambizioso di sogni. È la storia in cui tutti noi possiamo identificarci, senza distinzione, perché chiunque non potrebbe resistere nei panni di un'identità imposta, mentre dentro arde il desiderio di andare "oltre la nebbia". Ed il celebre attore invita tutti noi, specialmente quella che sarà la generazione del futuro, a dipanare quella nebbia, per scoprire cosa il mondo ha da offrirci; un mondo ricco di possibilità, di arte, cultura, natura.
Il pubblico pendeva dalle labbra di uno degli attori più celebri e talentuosi del teatro e del cinema italiano. Con carisma e ironia, ma anche umiltà e semplicità, Alessio Boni ha percorso quelle che sono state solo alcune delle tappe principali della sua lunga carriera. "La vita è l'arte degli incontri", e sono stati incontri fortuiti quelli che hanno instillato in lui la passione per il teatro, ed altri ancora che gli hanno permesso di affacciarsi al cinema.
Ricorda i suoi esordi, dopo anni di gavetta facendo l'animatore a Roma, il cameriere, il baby-sitter. E poi, il caso o il destino hanno incrociato la sua strada con il teatro e con tutte le persone che gli hanno permesso di avviare la sua carriera. E ricorda anche l'amicizia con alcuni dei volti più amati del mondo dello spettacolo italiano, nomi dal calibro di Locascio e Favino, solo per citarne alcuni. "La vera amicizia è quando vinci, non quando perdi", perché gioire per i successi di chi ci sta accanto richiede un sentimento più profondo di quando si sta vicino a qualcuno nei momenti di ombra.
Non passa inosservato il suo impegno per l'Unicef ed altre ONG. Esperienze che, come ha dichiarato l'attore, contribuiscono ad arricchirlo come uomo, prendendo consapevolezza di una realtà che, purtroppo, i più dimenticano, nelle giornate frenetiche in cui l'apparire soppianta l'essere. Ed invita tutti a "rinunciare ad un caffè al mese"; perché quel caffè non cambia il corso della nostra esistenza, ma cambia la vita a milioni di persone che non hanno scelto di nascere in quella parte di mondo dimenticata da Dio, sotto il suono di bombe e fucili, fame e morte.
La presentazione si è conclusa con foto, sorrisi e firmacopie. E, nella serata di ieri, il pubblico più ampio del teatro Curci ha potuto godere della performance di Alessio Boni nell'opera "Iliade. Il gioco degli dèi", in cui l'attore ha vestito i panni di Zeus e di Achille.
"Mordere la nebbia", concepito durante il primo lockdown del 2020 e pubblicato nel 2021, non è una semplice autobiografia. È la storia di un ragazzo bergamasco, la cui identità stava troppo stretta in un mondo con così tante possibilità da offrire ad un giovane ambizioso di sogni. È la storia in cui tutti noi possiamo identificarci, senza distinzione, perché chiunque non potrebbe resistere nei panni di un'identità imposta, mentre dentro arde il desiderio di andare "oltre la nebbia". Ed il celebre attore invita tutti noi, specialmente quella che sarà la generazione del futuro, a dipanare quella nebbia, per scoprire cosa il mondo ha da offrirci; un mondo ricco di possibilità, di arte, cultura, natura.
Il pubblico pendeva dalle labbra di uno degli attori più celebri e talentuosi del teatro e del cinema italiano. Con carisma e ironia, ma anche umiltà e semplicità, Alessio Boni ha percorso quelle che sono state solo alcune delle tappe principali della sua lunga carriera. "La vita è l'arte degli incontri", e sono stati incontri fortuiti quelli che hanno instillato in lui la passione per il teatro, ed altri ancora che gli hanno permesso di affacciarsi al cinema.
Ricorda i suoi esordi, dopo anni di gavetta facendo l'animatore a Roma, il cameriere, il baby-sitter. E poi, il caso o il destino hanno incrociato la sua strada con il teatro e con tutte le persone che gli hanno permesso di avviare la sua carriera. E ricorda anche l'amicizia con alcuni dei volti più amati del mondo dello spettacolo italiano, nomi dal calibro di Locascio e Favino, solo per citarne alcuni. "La vera amicizia è quando vinci, non quando perdi", perché gioire per i successi di chi ci sta accanto richiede un sentimento più profondo di quando si sta vicino a qualcuno nei momenti di ombra.
Non passa inosservato il suo impegno per l'Unicef ed altre ONG. Esperienze che, come ha dichiarato l'attore, contribuiscono ad arricchirlo come uomo, prendendo consapevolezza di una realtà che, purtroppo, i più dimenticano, nelle giornate frenetiche in cui l'apparire soppianta l'essere. Ed invita tutti a "rinunciare ad un caffè al mese"; perché quel caffè non cambia il corso della nostra esistenza, ma cambia la vita a milioni di persone che non hanno scelto di nascere in quella parte di mondo dimenticata da Dio, sotto il suono di bombe e fucili, fame e morte.
La presentazione si è conclusa con foto, sorrisi e firmacopie. E, nella serata di ieri, il pubblico più ampio del teatro Curci ha potuto godere della performance di Alessio Boni nell'opera "Iliade. Il gioco degli dèi", in cui l'attore ha vestito i panni di Zeus e di Achille.