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La città
Lavori al sottopasso Pertini: gli atti vandalici ne ritardano la conclusione
Secondo Retake con l’amministrazione condivisa e la collaborazione dei cittadini la città può essere migliore
Barletta - martedì 13 maggio 2025
10.23
Iniziati a novembre 2024, i lavori di miglioramento del sottopasso Pertini non sono ancora giunti al termine. "Come sempre, abbiamo deciso in modo condiviso: ogni settimana ci riuniamo e confrontiamo apertamente su dove e come intervenire, dando spazio a chiunque voglia partecipare. Il sottopasso, all'inizio, era completamente ricoperto di scritte vandaliche e tag , restituirgli decoro ci è sembrato un gesto necessario per la città." Spiega la presidente della sezione Retake Barletta Roberta Piazzolla.
A febbraio 2025, dopo qualche mese dall'inizio dei lavori, il sottopasso ha subito atti di vandalismo. Ma per i volontari di Retake non è stata una sorpresa: "Non è stato immediato, ma in un certo senso ce lo aspettavamo. Il sottopasso è coperto, poco visibile in certi orari, quindi facilmente preso di mira da chi vuole lasciare il proprio segno. Ma non sarà questo a farci desistere": di fatti, l'associazione è subito intervenuta.
"Non siamo qui per giudicare. Se chi ha imbrattato ha qualcosa da dire, siamo disposti ad ascoltare. Il nostro approccio resta aperto, perché crediamo che il cambiamento passi anche dal confronto con chi, magari, oggi esprime disagio in modo sbagliato."
L'associazione Retake opera solo in seguito a permessi ufficiali deliberati dal Comune, mentre, i graffiti che spesso si trovano per la città non sono autorizzati e definibili atti vandalici: oltre ad essere illegali, deturpano l'ambiente urbano.
Dietro il lavoro dei volontari c'è grande passione e dedizione. Ogni volta che qualcosa di pulito e rinnovato subisce l'azione dei vandali, l'intera comunità fa un passo indietro. "Non nascondiamo che fa male. Dopo ore passate a progettare, dipingere, pulire… ritrovarsi tutto rovinato da una notte all'altra lascia l'amaro in bocca. Ti fa venire un senso di frustrazione." Ammete la presidente a nome di tutti i volontari. "Però questa volta è successo qualcosa che ci ha sorpresi in positivo: l'indignazione della gente, la vicinanza di tanti cittadini e la reazione immediata dell'amministrazione comunale — con il sindaco in prima persona — ci hanno fatto sentire meno soli. Anzi, ci hanno rafforzati. È stato un segnale forte, che ci ha dato ancora più motivazione a proseguire. Quando la città risponde così, capisci che ne è valsa la pena." Qualcosa allora sta veramente cambiando nel modo di agire e di fare dei cittadini barlettani.
Il Comune di Barletta ha sempre risposto in maniera celere e positiva alle proposte dell'associazione, vedendo in essa un'importante opportunità. Si può parlare dunque di 'amministrazione condivisa': i cittadini investono il loro tempo idee ed energie per il loro territorio, e il Comune li affianca con strumenti e risorse. Questo tipo di collaborazione fa capire che prendersi cura dei beni comuni è una responsabilità reciproca, fatta di fiducia e dialogo.
Spesso ci si chiede se gli atti vandalici possano essere fermati ancor prima di essere compiuti o perlomeno limitati, a tal riguardo Roberta Piazzolla propone delle soluzioni: "Qualcosa si può fare. Più un luogo viene curato, più è difficile che venga rovinato. Quando uno spazio è vissuto, frequentato, raccontato… si crea rispetto. E poi c'è la parte educativa: bisogna far capire, soprattutto ai più giovani, che la cura dei beni comuni è possibile. Coinvolgere le scuole, organizzare attività, portare vita in posti dove prima c'era solo degrado: è questa la strada. Lenta, ma concreta."
I lavori al sottopasso Pertini sono in dirittura d'arrivo: mancano un paio di settimane per concludere il lavoro, che si è protratto anche a causa dei due episodi di vandalismo.
Esperienze come quella del sottopasso Pertini dimostrano che la cura dei beni comuni è possibile e concreta.
"Da anni promuoviamo il Regolamento per l'amministrazione condivisa dei beni comuni, e oggi, grazie all'impegno condiviso di tante associazioni locali, questo strumento sta finalmente per diventare realtà anche a Barletta. Siamo riusciti a portare questo argomento anche in prima commissione consiliare. È un passo avanti importante per riconoscere e valorizzare l'impegno civico dei cittadini." Conclude la presidente Roberta Piazzolla.
A febbraio 2025, dopo qualche mese dall'inizio dei lavori, il sottopasso ha subito atti di vandalismo. Ma per i volontari di Retake non è stata una sorpresa: "Non è stato immediato, ma in un certo senso ce lo aspettavamo. Il sottopasso è coperto, poco visibile in certi orari, quindi facilmente preso di mira da chi vuole lasciare il proprio segno. Ma non sarà questo a farci desistere": di fatti, l'associazione è subito intervenuta.
"Non siamo qui per giudicare. Se chi ha imbrattato ha qualcosa da dire, siamo disposti ad ascoltare. Il nostro approccio resta aperto, perché crediamo che il cambiamento passi anche dal confronto con chi, magari, oggi esprime disagio in modo sbagliato."
L'associazione Retake opera solo in seguito a permessi ufficiali deliberati dal Comune, mentre, i graffiti che spesso si trovano per la città non sono autorizzati e definibili atti vandalici: oltre ad essere illegali, deturpano l'ambiente urbano.
Dietro il lavoro dei volontari c'è grande passione e dedizione. Ogni volta che qualcosa di pulito e rinnovato subisce l'azione dei vandali, l'intera comunità fa un passo indietro. "Non nascondiamo che fa male. Dopo ore passate a progettare, dipingere, pulire… ritrovarsi tutto rovinato da una notte all'altra lascia l'amaro in bocca. Ti fa venire un senso di frustrazione." Ammete la presidente a nome di tutti i volontari. "Però questa volta è successo qualcosa che ci ha sorpresi in positivo: l'indignazione della gente, la vicinanza di tanti cittadini e la reazione immediata dell'amministrazione comunale — con il sindaco in prima persona — ci hanno fatto sentire meno soli. Anzi, ci hanno rafforzati. È stato un segnale forte, che ci ha dato ancora più motivazione a proseguire. Quando la città risponde così, capisci che ne è valsa la pena." Qualcosa allora sta veramente cambiando nel modo di agire e di fare dei cittadini barlettani.
Il Comune di Barletta ha sempre risposto in maniera celere e positiva alle proposte dell'associazione, vedendo in essa un'importante opportunità. Si può parlare dunque di 'amministrazione condivisa': i cittadini investono il loro tempo idee ed energie per il loro territorio, e il Comune li affianca con strumenti e risorse. Questo tipo di collaborazione fa capire che prendersi cura dei beni comuni è una responsabilità reciproca, fatta di fiducia e dialogo.
Spesso ci si chiede se gli atti vandalici possano essere fermati ancor prima di essere compiuti o perlomeno limitati, a tal riguardo Roberta Piazzolla propone delle soluzioni: "Qualcosa si può fare. Più un luogo viene curato, più è difficile che venga rovinato. Quando uno spazio è vissuto, frequentato, raccontato… si crea rispetto. E poi c'è la parte educativa: bisogna far capire, soprattutto ai più giovani, che la cura dei beni comuni è possibile. Coinvolgere le scuole, organizzare attività, portare vita in posti dove prima c'era solo degrado: è questa la strada. Lenta, ma concreta."
I lavori al sottopasso Pertini sono in dirittura d'arrivo: mancano un paio di settimane per concludere il lavoro, che si è protratto anche a causa dei due episodi di vandalismo.
Esperienze come quella del sottopasso Pertini dimostrano che la cura dei beni comuni è possibile e concreta.
"Da anni promuoviamo il Regolamento per l'amministrazione condivisa dei beni comuni, e oggi, grazie all'impegno condiviso di tante associazioni locali, questo strumento sta finalmente per diventare realtà anche a Barletta. Siamo riusciti a portare questo argomento anche in prima commissione consiliare. È un passo avanti importante per riconoscere e valorizzare l'impegno civico dei cittadini." Conclude la presidente Roberta Piazzolla.