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Informatizzazione dei centri per l'impiego della provincia, Camero bussa a denari

La nostra provincia ancora discriminata. Ancora una nuova battaglia

Pompeo Camero, assessore provinciale alle politiche del lavoro, formazione professionale e pubblica istruzione è costretto ad intraprendere una nuova battaglia con le province d'origine di Bari e Foggia e con la Regione Puglia per ottenere paradossalmente quanto spetta alla Bat per legge. I centri per l'impiego della sesta provincia, come per le altre cinque province pugliesi, hanno necessità di implementare il sistema sintesi per essere in rete con gli altri centri della Regione e per offrire ai propri utenti gli stessi servizi che mettono a disposizione le altre Province, quali l'invio telematico delle comunicazioni obbligatorie (assunzioni e licenziamenti in ottemperanza al decreto ministeriale del 30 ottobre 2007), le procedure connesse all'obbligo occupazionale per le categorie protette, la domanda-offerta di lavoro, la borsa nazionale del lavoro, le graduatorie nonché quelli di nuova introduzione connessi alla mobilità, alla formazione professionale, all'osservatorio del mercato del lavoro, al piano provinciale per l'occupazione, all'agenzia provinciale per il lavoro, all'osservatorio per l'imprenditorialità femminile e tutte le altre iniziative in cantiere nella Bat in materia di politiche attive del lavoro.

La software-house, aggiudicataria dell'appalto per la Puglia, interpellata dall'assessore Camero, ha richiesto per la piattaforma e per l'allestimento della stessa, una somma considerevole che le altre province hanno pagato invece con fondi dello Stato erogati dalla Regione Puglia. «Orbene – sottolinea Camero - la Regione, nell'ambito dell'e-learning, ha già devoluto per il sistema sintesi, a favore della provincia di Bari, 1.300.000 euro ed a favore della provincia di Foggia 780.000 euro: queste ultime avrebbero dovuto farsi carico di mettere a disposizione della Bat la quota-parte delle risorse alla medesima spettante ed in proposito la Regione Puglia sono certo non ignorerà che anche la sesta Provincia aveva come ha tuttora il sacrosanto diritto-dovere di attrezzarsi alla stessa stregua delle altre consorelle. Difatti, la provincia di Bari avrebbe dovuto quantomeno accantonare per noi il 23,71% dell'importo assegnato (pari a 308.230 euro) e quella di Foggia analogamente il 4,56% della propria assegnazione (pari a 35.568 euro), per un totale complessivo di 343.798 euro».

«Atteso che sono convinto che Bari e Foggia non scuciranno un solo euro del finanziamento - prosegue Camero - e che ad oggi la spesa che più ci preoccupa rimane quella del server, si è pensato ad una soluzione economica: la Bat prende la gestione amministrativa del Sintesi, facendosi cedere pro quota dei contratti di manutenzione per creare la nuova piattaforma informatica autonoma che riunisca intanto le liste degli iscritti presso i Centri ex Bari ed ex Foggia. Resta fuori la spesa del server, di 200.000 euro oltre Iva ed il costo del collegamento di circa 4.000 euro al mese. La Provincia di Bari, ci potrà restituire le quote del server e dell'hardware, facendoci appoggiare intanto sul loro server con la nostra piattaforma fino alla scadenza del contratto, ovverosia marzo 2012. Intanto la Bat avrà accesso ai nuovi fondi Por con i quali potremo procurarci il nuovo server. Così facendo potremo essere operativi tra 40/50 giorni al massimo e quindi al 30 settembre ci sarebbero nei nostri centri per l'impiego tutte le graduatorie necessarie».

Di qui l'appello forte e pressante di Camero all'assessore regionale Elena Gentile affinché favorisca gli auspicati rimedi, sino all'erogazione dei fondi necessari, scongiurando che il cittadino della Bat venga discriminato, pagando ciò che ad altri pugliesi è stato rimborsato dalla Regione.
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