Consiglio comunale, il discorso del sindaco Cannito
Consiglio comunale, il discorso del sindaco Cannito
Politica

In consiglio comunale arrivano le linee programmatiche di Cannito

Le opposizioni polemizzano: «Manca una visione della città. Documento senz'anima»

Dopo cinque mesi dall'insediamento del sindaco Cannito e nella nuova amministrazione comunale, il consiglio si è riunito ieri pomeriggio per discutere, dopo tanta attesa, le linee programmatiche di mandato 2018-2023. Una lunga e corposa discussione in aula propedeutica all'approvazione del documento elaborato dal sindaco e della giunta che avverrà entro un mese tramite ratifica del consiglio comunale, dopo eventuali osservazioni dei consiglieri e dei cittadini. A cura di Ida Vinella e Ruggiero Ricatti.
Linee programmatiche di mandato 2018-2023Delibera di Giunta N.196 del 16/11/2018
Seduta iniziata poco dopo le ore 17 con un primo spazio dedicato a due domande di attualità presentate da Rosanna Maffione (sull'ottimizzazione della disponibilità della polizia municipale nelle fasce orarie sensibili come quella delle 13.00, in concomitanza con l'uscita dalle scuole) e da Rosa Cascella (sui lavori in via Foggia, rimandata su suggerimento del presidente Dicataldo per tramutarla in interrogazione).

Si è passati immediatamente alla discussione sulle linee di mandato, con una brevissima introduzione del sindaco Cosimo Cannito, che ha parlato di «documento aperto, in attesa di osservazioni delle organizzazioni sindacali» e dell'intenzione di «amministrare la città senza una natura partitica». Senza entrare molto nel merito, ha riferito sulla «correlazione tra risorse economiche e quanto vogliamo fare» considerando i fondi sempre più ridotti.

La parola è subito passata ai consiglieri, che soprattutto dai banchi dell'opposizione hanno levato un'unanime polemica contro la mancata esposizione degli obiettivi sia da parte del sindaco che dei competenti assessori.

Dopo le prime osservazioni del consigliere Giuseppe Losappio, che ha proposto alcune integrazioni legate alla tutela del verde pubblico e allo sviluppo economico (con la proposta di riduzione IMU al 4% per il mercato immobiliare non residenziale), il dibattito si è aperto con l'intervento del consigliere Carmine Doronzo, che ha incitato il sindaco a un'esposizione del documento all'aula consiliare. Il sindaco replicando ha detto: «Oggi non approviamo nulla» e ha restituito la parola ai consiglieri.

Dai banchi del Movimento 5 Stelle si sono espressi prima Michelangelo Filannino, che ha proposto una serie di integrazioni:
  • maggiore interessamento alla manutenzione delle scuole;
  • biomonitoraggio per la presenza dei metalli pesanti nei bambini tramite apposite analisi;
  • per il settore ambientale, bonifica delle campagne e censimento degli alberi, nonché forme di affidamento per i parchi pubblici già esistenti, come Parco dell'Umanità e giardini di via da Vinci;
  • attenzione alle problematiche del traffico, vista l'imminente chiusura del passaggio a livello di via Andria;
  • maggiore formazione degli uffici comunali competenti, per captare fondi europei ed evitare la perdita di finanziamenti preziosi.
Poi Giuseppe Basile ha parlato di «mancanza di prospettiva» e ha suggerito maggiore attenzione nei confronti dell'abusivismo commerciale, soprattutto nei piccoli mercati di quartiere e agli angoli delle strade.

All'intervento piuttosto polemico di Dino Delvecchio, che ha detto: «Le linee programmatiche rappresentano una visione della città, non solo un'elencazione di problemi e linee di azione», ha fatto da contraltare per la maggioranza Giuseppe Bufo che ha difeso il documento elaborato: «Nulla di legato a ideologie di destra o di sinistra, ma legato alle problematiche vere della città» e ha approfondito gli obiettivi per quanto riguarda la Bar.S.A.

«La città di Barletta ha il dovere di essere smart»: è stato l'intervento di Rosanna Maffione, che ha definito le linee di mandato «prive di pragmaticità» e ha lamentato la totale assenza del concetto di "smart city", denunciando anche un copia-incolla da un vecchio comunicato stampa del Comune di Barletta del 2014 (amministrazione Cascella).

Sono stati ribaditi i concetti di cultura e rilancio turistico da parte di Stella Mele, subito dopo Riccardo Memeo ha richiesto interventi urgenti per lo stadio "Simeone", mentre di nuovo tra i banchi dell'opposizione Ruggiero Quarto ha denunciato la mancanza di partecipazione dal basso e di attenzione al mondo della scuola.

Toni molto alti tra il consigliere Doronzo e il presidente del consiglio Sabino Dicataldo nei termini dello svolgimento e delle tempistiche degli interventi. Nel suo secondo intervento Doronzo ha parlato di «documento senz'anima» e ha annunciato la convocazione di un'assemblea pubblica con il gruppo consiliare, le associazioni e i cittadini per elaborare le integrazioni al documento.

La vena polemica dell'opposizione è proseguita con le parole del consigliere Ruggero Mennea che ha rimproverato alcuni dei colleghi presenti per la loro mancanza di attenzione al dibattito su «un tema fondamentale per la vita della città nei prossimi cinque anni». Dopo aver ribadito di rappresentare la cittadinanza oltre l'appartenenza al gruppo politico, il consigliere PD ha richiamato l'attenzione sulle problematiche sociali di Barletta, definendo «tragico» il momento che si sta attraversando e proponendo di «sostenere le imprese per creare ricchezza e lavoro».

Per il Movimento 5 Stelle hanno preso la parola anche il consigliere Coriolano e nuovamente il consigliere Michelangelo Filannino che hanno accusato l'Amministrazione di non aver dato la giusta voce allo sport a Barletta che, a loro dire, «non possiede strutture adeguate ed un assessorato totalmente dedicato allo sport». Altra questione poi quella riguardante il centro città «presidiato da un inceneritore che brucerà 60.000 tonnellate di rifiuti fino al 2024 e dalla Timac che querela chiunque affermi che lo stabilimento inquini».

«Qualcuno sta seguendo l'iter per lo stanziamento di fondi da destinare alla sicurezza cittadina?» la domanda del consigliere Flavio Basile al sindaco Cannito, sottolineando la quotidianità con cui si verificano fenomeni criminosi nella Città della Disfida. «Si implementino gli uomini a disposizione delle Forze di Polizia in modo da coprire l'intero perimetro della città» ha auspicato il rappresentante della Lega che ha concluso: «Barletta è uno dei centri col più alto tasso di criminalità del territorio».

In sintesi... la discussione è proseguita sulla stessa lunghezza d'onda sino alle ore 22, quando il sindaco ha chiosato ribadendo la disponibilità ad integrare il documento con le varie osservazioni sino all'approvazione.

A quel punto sono state presentate dal consigliere Ruggiero Mennea alcune proposte inserite all'ordine del giorno come punto aggiuntivo provenienti dalla CIA e relative alle esigenze dei lavoratori agricoli. Nonostante la discussione sia terminata con la votazione favorevole da parte dei 22 consiglieri presenti in aula, sono continuate in maniera forte le polemiche sulla tenuta del consiglio e sono state sollevate diverse osservazioni di natura tecnica sul regolamento del consiglio. La seduta si è chiusa alle ore 22.40.
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