
Associazioni
Il 14 giugno a Barletta una manifestazione Pro-Palestina
La nota dei promotori
Barletta - martedì 3 giugno 2025
Comunicato Stampa
«Barletta si sta muovendo per organizzare una grande Manifestazione Pro Palestina. La manifestazione di sabato 14 giugno alle 18.30 in piazza Aldo Moro nasce dal bisogno urgente e condiviso di esprimere solidarietà al popolo palestinese, vittima del genocidio in corso a Gaza». Così Luigi Gianfrancesco, le cittadine e i cittadini aderenti.
«Questa mobilitazione vuole essere un grido collettivo, una pressione sociale consapevole e forte, capace di influenzare le istituzioni locali, nazionali e internazionali e sensibilizzare il nostro territorio. La lotta per la libertà e la giustizia deve unire tutta la cittadinanza, senza divisioni di bandiera o appartenenza politica.Solo attraverso una pressione sociale forte e coesa possiamo fare arrivare un messaggio inequivocabile ai governi. La manifestazione sarà anche un momento di incontro e confronto tra diverse realtà (associazioni, studenti, collettivi, comunità) per costruire un fronte comune. Ogni comunicazione, intervento pubblico o apparizione mediatica sottolineerà con fermezza che questa Manifestazione non ha alcuna appartenenza o collegamento con forze politiche».
Di seguito il manifesto programmatico.
L'azione sistematica di uccisione di civili, di distruzione di case, ospedali e infrastrutture, di ostacolo agli aiuti umanitari posta in atto dalle forze armate israeliane a Gaza e in Cisgiordania ha reso ormai evidente l'intento genocida che si sta compiendo contro la popolazione palestinese. Le recenti dichiarazioni dei massimi rappresentanti delle istituzioni israeliane confermano che è in atto non semplicemente una guerra, ma un vero e proprio massacro: un'azione violenta e sistematica di eliminazione di un popolo con ogni mezzo, anche attraverso la fame.
Molti stati europei, anche quelli che finora hanno quasi del tutto ignorato che da ottobre 2023, giorno dell'altrettanto condannabile attacco di Hamas, ad oggi sono stati uccisi o feriti oltre 50.000 bambini palestinesi, si stanno adoperando soprattutto attraverso canali
diplomatici, affinchè la brutale escalation di crudeltà, ormai sotto gli occhi di tutti, si interrompa.
Occorre che tutti sappiano che la corte penale internazionale a novembre 2024 ha emesso i mandati di arresto nei confronti di Benjamkn Netanyahu, primo ministro di Israele, e nei confronti di Yoav Gallant ex ministro della difesa di Israele, per crimini contro l'umanità (omicidio, persecuzione e altri atti disumani) e crimini di guerra (fame come metodo di
guerra e direzione intenzionale di un attacco contro la popolazione civile.
Come cittadine e cittadini:
●condanniamo ogni azione criminale di morte e distruzione e ogni azione tesa a negare al popolo palestinese il diritto all'autodeterminazione;
● condanniamo l'occupazione israeliana della Cisgiordania e della striscia di Gaza, la cui violenta ferocia non può essere giustificata;
● esprimiamo la nostra ferma solidarietà al popolo palestinese nella sua resistenza e nella sua lotta per la libertà e per la giustizia;
● esigiamo azioni concrete e immediate per fermare il genocidio del popolo palestinese. Chiediamo con forza alla comunità internazionale di porre in atto ogni possibile azione che garantisca un immediato cessate il fuoco e l'immediato ritiro dell'esercito israeliano da Gaza.
Le armi devono tacere, la spirale di morte e distruzione deve finire, i prigionieri palestinesi e gli ostaggi israeliani devono essere liberati. Il rispetto dei diritti umani, oggi violati, deve essere ripristinato.
Chiediamo che il governo italiano:
● riconosca la sistematica violazione dei diritti umani fondamentali posta in atto da Israele contro il popolo palestinese;
● receda immediatamente dall'accordo per la cooperazione militare e la difesa
(Memorandum di intesa) stipulato con Israele nel 2003 e da allora tacitamente
rinnovato ogni cinque anni;
●riconosca lo Stato di Palestina come Stato sovrano e indipendente, conformemente alle risoluzioni delle Nazioni Unite e al diritto internazionale;
sostenga in sede europea l'adozione di sanzioni nei confronti di Israele.
Chiediamo al Sindaco, alla Giunta, al Presidente del Consiglio e a tutti i Consiglieri Comunali del Comune di Barletta di dare effettivo seguito all'ordine del giorno "Richiesta di pace per un immediato cessate il fuoco in Medio Oriente", approvato all'unanimità con
delibera consiliare di marzo 2024:
● facendo propri i contenuti di questo documento programmatico e chiedendo al governo italiano a fare altrettanto;
● stipulando patti di amicizia e gemellaggi con città palestinesi, per dare sostegno umanitario al popolo palestinese;
● intitolando vie o piazze ai territori palestinesi in memoria della guerra genocida in atto e della resistenza del popolo palestinese;
● promuovendo raccolte di fondi per aiuti umanitari e per progetti di pace a sostegno del popolo palestinese;
●promuovendo e attivando iniziative per l'accoglienza, l'affido e l'adozione dei bambini e delle bambine rimasti orfani.
Chiediamo, infine, come segno tangibile della vicinanza del Comune di Barletta al popolo palestinese che la bandiera della Palestina resti esposta finché non avranno fine le atrocità in atto.
Per questo, scenderemo in piazza il 14 Giugno 2025 e invitiamo tutta la cittadinanza e le istituzioni, a farlo.
«Questa mobilitazione vuole essere un grido collettivo, una pressione sociale consapevole e forte, capace di influenzare le istituzioni locali, nazionali e internazionali e sensibilizzare il nostro territorio. La lotta per la libertà e la giustizia deve unire tutta la cittadinanza, senza divisioni di bandiera o appartenenza politica.Solo attraverso una pressione sociale forte e coesa possiamo fare arrivare un messaggio inequivocabile ai governi. La manifestazione sarà anche un momento di incontro e confronto tra diverse realtà (associazioni, studenti, collettivi, comunità) per costruire un fronte comune. Ogni comunicazione, intervento pubblico o apparizione mediatica sottolineerà con fermezza che questa Manifestazione non ha alcuna appartenenza o collegamento con forze politiche».
Di seguito il manifesto programmatico.
L'azione sistematica di uccisione di civili, di distruzione di case, ospedali e infrastrutture, di ostacolo agli aiuti umanitari posta in atto dalle forze armate israeliane a Gaza e in Cisgiordania ha reso ormai evidente l'intento genocida che si sta compiendo contro la popolazione palestinese. Le recenti dichiarazioni dei massimi rappresentanti delle istituzioni israeliane confermano che è in atto non semplicemente una guerra, ma un vero e proprio massacro: un'azione violenta e sistematica di eliminazione di un popolo con ogni mezzo, anche attraverso la fame.
Molti stati europei, anche quelli che finora hanno quasi del tutto ignorato che da ottobre 2023, giorno dell'altrettanto condannabile attacco di Hamas, ad oggi sono stati uccisi o feriti oltre 50.000 bambini palestinesi, si stanno adoperando soprattutto attraverso canali
diplomatici, affinchè la brutale escalation di crudeltà, ormai sotto gli occhi di tutti, si interrompa.
Occorre che tutti sappiano che la corte penale internazionale a novembre 2024 ha emesso i mandati di arresto nei confronti di Benjamkn Netanyahu, primo ministro di Israele, e nei confronti di Yoav Gallant ex ministro della difesa di Israele, per crimini contro l'umanità (omicidio, persecuzione e altri atti disumani) e crimini di guerra (fame come metodo di
guerra e direzione intenzionale di un attacco contro la popolazione civile.
Come cittadine e cittadini:
●condanniamo ogni azione criminale di morte e distruzione e ogni azione tesa a negare al popolo palestinese il diritto all'autodeterminazione;
● condanniamo l'occupazione israeliana della Cisgiordania e della striscia di Gaza, la cui violenta ferocia non può essere giustificata;
● esprimiamo la nostra ferma solidarietà al popolo palestinese nella sua resistenza e nella sua lotta per la libertà e per la giustizia;
● esigiamo azioni concrete e immediate per fermare il genocidio del popolo palestinese. Chiediamo con forza alla comunità internazionale di porre in atto ogni possibile azione che garantisca un immediato cessate il fuoco e l'immediato ritiro dell'esercito israeliano da Gaza.
Le armi devono tacere, la spirale di morte e distruzione deve finire, i prigionieri palestinesi e gli ostaggi israeliani devono essere liberati. Il rispetto dei diritti umani, oggi violati, deve essere ripristinato.
Chiediamo che il governo italiano:
● riconosca la sistematica violazione dei diritti umani fondamentali posta in atto da Israele contro il popolo palestinese;
● receda immediatamente dall'accordo per la cooperazione militare e la difesa
(Memorandum di intesa) stipulato con Israele nel 2003 e da allora tacitamente
rinnovato ogni cinque anni;
●riconosca lo Stato di Palestina come Stato sovrano e indipendente, conformemente alle risoluzioni delle Nazioni Unite e al diritto internazionale;
sostenga in sede europea l'adozione di sanzioni nei confronti di Israele.
Chiediamo al Sindaco, alla Giunta, al Presidente del Consiglio e a tutti i Consiglieri Comunali del Comune di Barletta di dare effettivo seguito all'ordine del giorno "Richiesta di pace per un immediato cessate il fuoco in Medio Oriente", approvato all'unanimità con
delibera consiliare di marzo 2024:
● facendo propri i contenuti di questo documento programmatico e chiedendo al governo italiano a fare altrettanto;
● stipulando patti di amicizia e gemellaggi con città palestinesi, per dare sostegno umanitario al popolo palestinese;
● intitolando vie o piazze ai territori palestinesi in memoria della guerra genocida in atto e della resistenza del popolo palestinese;
● promuovendo raccolte di fondi per aiuti umanitari e per progetti di pace a sostegno del popolo palestinese;
●promuovendo e attivando iniziative per l'accoglienza, l'affido e l'adozione dei bambini e delle bambine rimasti orfani.
Chiediamo, infine, come segno tangibile della vicinanza del Comune di Barletta al popolo palestinese che la bandiera della Palestina resti esposta finché non avranno fine le atrocità in atto.
Per questo, scenderemo in piazza il 14 Giugno 2025 e invitiamo tutta la cittadinanza e le istituzioni, a farlo.