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Cronaca
Girava nella stazione di Molfetta: donna con disagio psichico aiutata dalla Polfer di Barletta
La pattuglia della Polfer è giunta subito da Barletta, calmando la donna sino all’arrivo degli operatori del servizio 118
Barletta - martedì 6 ottobre 2020
17.52 Comunicato Stampa
La chiameremo "Anna", un nome di fantasia, ma di "Anne" ce ne sono tante nelle nostre città e nelle nostre stazioni, donne, ma anche uomini, che si trascinano con buste al seguito, in stato confusionale, da un portone all'altro, e talvolta manifestano aggressività.
"Anna" qualche giorno fa nella stazione di Molfetta (BA), con le sue buste al seguito, ha dato in escandescenza, spaventando viaggiatori e creando problemi, dal momento che, come diverse persone in situazione di disagio psichico, non indossava la mascherina. La pattuglia della Polfer è giunta subito da Barletta, calmando la donna sino all'arrivo degli operatori del servizio 118, che decidevano per il ricovero nel reparto psichiatria dell'ospedale. Contemporaneamente, la Polizia Ferroviaria ha anche coinvolto, nell'intervento, i Servizi Sociali e l'Ufficio del Giudice Tutelare, in modo che possa essere individuata per Anna una figura di aiuto, dal momento che la famiglia è assente, ed effettivamente si sono subito avviate le procedure necessarie.
Per queste persone in situazione di grave disagio, senza fissa dimora, non basta qualche giorno di ricovero ospedaliero, occorre un progetto a sostegno, per evitare che la situazione critica si ripeta.
Per meglio affrontare questi casi, il Compartimento Polizia Ferroviaria per la Puglia la Basilicata ed il Molise, nel 2018 ha ideato il progetto "S.O.S. disagio psichico", nell'ambito del quale sono stati nominati una decina di amministratori di sostegno, dal Giudice Tutelare di Bari, a favore di persone senza fissa dimora, in situazione di criticità, che gravitavano negli ambiti ferroviari.
"Anna" qualche giorno fa nella stazione di Molfetta (BA), con le sue buste al seguito, ha dato in escandescenza, spaventando viaggiatori e creando problemi, dal momento che, come diverse persone in situazione di disagio psichico, non indossava la mascherina. La pattuglia della Polfer è giunta subito da Barletta, calmando la donna sino all'arrivo degli operatori del servizio 118, che decidevano per il ricovero nel reparto psichiatria dell'ospedale. Contemporaneamente, la Polizia Ferroviaria ha anche coinvolto, nell'intervento, i Servizi Sociali e l'Ufficio del Giudice Tutelare, in modo che possa essere individuata per Anna una figura di aiuto, dal momento che la famiglia è assente, ed effettivamente si sono subito avviate le procedure necessarie.
Per queste persone in situazione di grave disagio, senza fissa dimora, non basta qualche giorno di ricovero ospedaliero, occorre un progetto a sostegno, per evitare che la situazione critica si ripeta.
Per meglio affrontare questi casi, il Compartimento Polizia Ferroviaria per la Puglia la Basilicata ed il Molise, nel 2018 ha ideato il progetto "S.O.S. disagio psichico", nell'ambito del quale sono stati nominati una decina di amministratori di sostegno, dal Giudice Tutelare di Bari, a favore di persone senza fissa dimora, in situazione di criticità, che gravitavano negli ambiti ferroviari.