Cronaca
Finalmente piove a Barletta, aperte le nuove piscine comunali
30 minuti di genialità di Giove Pluvio aiutano i cittadini
Barletta - venerdì 15 novembre 2013
18.36
Finalmente Barletta ha le sue "piscine comunali". Risolti i dilemmi riguardanti la location, i tempi di attuazione del progetto, le modalità di accesso alle stesse: ubicate, forse, un pò in periferia, è vero, ma tutti vi possono entrare, non c'è bisogno di costume, occhialini e cuffie, l'ingresso è totalmente gratuito e libero. Basta avere una macchina o in alternativa degli stivali, e soprattutto tanto coraggio. E' questo il primo tragicomico pensiero che si ha guardando alle vie dei quartieri "Barberini") "Patalini" (con particolare attenzione per via Palmitessa e l'abbrivio iniziale di via delle Belle Arti e via Paolo Ricci) in queste ore, osservando quanto scatenato da un acquazzone di "appena" 30 minuti scatenatosi sulle teste dei cittadini barlettani nella tarda mattinata.
La "piscina" in questione, come da apposite virgolette è facile intuire, non è però una come tante, con regolari bordi, copertura e scivolo, bensì è costituita da metri cubi di acqua fangosa che galleggia ben oltre la superficie del manto stradale, "invadendo" marciapiedi e terreni limitrofi: pozze d'acqua enormi, che però creano soltanto disagi, e difficilmente sono frequentabili dai tanti cittadini barlettani appassionati di nuoto. E così le macchine si tramutano in sci d'acqua, i pedoni sono facili "prede" degli zampilli d'acqua piovana provocati dai copertoni di passaggio e l'automobilista di turno è costretto a compiere slalom fuori stagione, al fine di preservare le loro vetture dall'acqua e dal fango, con esiti, ovviamente, ai limiti della comicità.
Un avvenimento che si ripete da tempo: volte gli abitanti della zona si sono lamentati dei disagi creati dalle "piscine", chiaramente senza ricevere ascolto, nonostante gli allagamenti non siano circoscritti, ma riguardino anche altre zone di Barletta: via Callano, l'intero quartiere Barberini, via da Vinci ne sono degli esempi. A questo punto, sventurati automobilisti, non resta che dotarsi di pinne, fucili ed occhiali, e mettersi alla guida. Volendo ridere per non aggiungere all'acqua piovana quella del sacco lacrimale, pensiamo che dove non sono arrivate amministrazioni e politici di ogni bandiera negli anni, è presto arrivato Giove Pluvio.
(Twitter: @GuerraLuca88)
La "piscina" in questione, come da apposite virgolette è facile intuire, non è però una come tante, con regolari bordi, copertura e scivolo, bensì è costituita da metri cubi di acqua fangosa che galleggia ben oltre la superficie del manto stradale, "invadendo" marciapiedi e terreni limitrofi: pozze d'acqua enormi, che però creano soltanto disagi, e difficilmente sono frequentabili dai tanti cittadini barlettani appassionati di nuoto. E così le macchine si tramutano in sci d'acqua, i pedoni sono facili "prede" degli zampilli d'acqua piovana provocati dai copertoni di passaggio e l'automobilista di turno è costretto a compiere slalom fuori stagione, al fine di preservare le loro vetture dall'acqua e dal fango, con esiti, ovviamente, ai limiti della comicità.
Un avvenimento che si ripete da tempo: volte gli abitanti della zona si sono lamentati dei disagi creati dalle "piscine", chiaramente senza ricevere ascolto, nonostante gli allagamenti non siano circoscritti, ma riguardino anche altre zone di Barletta: via Callano, l'intero quartiere Barberini, via da Vinci ne sono degli esempi. A questo punto, sventurati automobilisti, non resta che dotarsi di pinne, fucili ed occhiali, e mettersi alla guida. Volendo ridere per non aggiungere all'acqua piovana quella del sacco lacrimale, pensiamo che dove non sono arrivate amministrazioni e politici di ogni bandiera negli anni, è presto arrivato Giove Pluvio.
(Twitter: @GuerraLuca88)