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Politica
Filippo Caracciolo: «La scelta di non candidarmi è un gesto d’amore nei confronti di mia figlia»
La lettera aperta del consigliere regionale
Barletta - sabato 20 settembre 2025
23.26
"Non sarò candidato al Consiglio Regionale alle prossime elezioni regionali. Dopo tre elezioni in rappresentanza del territorio della Provincia di Barletta-Andria-Trani nelle liste del Partito Democratico, non correrò per l'elezione in Consiglio Regionale nelle consultazioni di novembre 2025. Ci tengo a comunicare con chiarezza questa mia decisione innanzitutto per liberare il campo dalle voci destituite di ogni fondamento che si rincorrono su mie ipotetiche future collocazioni". Così il consigliere ragionale Filippo Caracciolo in una lettera aperta.
"L'esperienza maturata in questi anni in consiglio regionale mi ha consentito di conoscere da vicino il funzionamento di una istituzione fondamentale per la vita di ogni cittadino. Tutti i giorni ho dato il massimo per rappresentare al meglio le istanze di un territorio complesso e molto operoso. Ho guardato negli occhi migliaia di persone. Ho prestato ascolto e sono stato al fianco di molte donne e molti uomini. Ascoltando bisogni e proposte. Sogni e speranze. Si tratta del patrimonio più grande per chi come me ama la politica. Ho vissuto con impegno questa esperienza al servizio di un territorio che negli ultimi quindici anni ha guadagnato tantissima autorevolezza. Un territorio che su tanti temi come ad esempio la sanità o le infrastrutture ha beneficiato di una connessione forte tra i Comuni e la Regione. Con una rete fitta di rapporti sul territorio sempre in contatto diretto con la Regione, come mai era avvenuto in passato. In questi anni è cresciuta molto la Puglia ed è cresciuta la nostra Provincia. Sento di ringraziare Michele Emiliano. Ringrazio coloro che mi hanno consentito di vivere la lunga esperienza all'interno del Consiglio Regionale, rivestendo incarichi e ruoli prestigiosissimi come quello di assessore regionale, Presidente della Commissione Ambiente e capogruppo del PD".
"Tifo per l'unità di intenti del centrosinistra e della ritrovata sintonia tra le sue migliori personalità. Le ritengo condizioni fondamentali per riuscire a migliorare le condizioni di vita della Puglia e dei Pugliesi. E sono certo che così sarà conoscendo bene e da molti anni le qualità di Antonio Decaro".
"Sul piano personale, rispetto alle vicende giudiziarie che mi hanno investito, vivo da anni sulla mia pelle il garantismo a corrente alternata di una parte dell'opinione pubblica e di una certa politica. Nutro da sempre profonda fiducia nei confronti del lavoro della magistratura e confido di dimostrare nei termini previsti dalla legge il mio comportamento corretto e la mia estraneità ai fatti contestati. La decisione di non candidarmi alle elezioni regionali è una decisione sofferta, maturata a seguito di una vicenda dolorosa che ha investito la mia famiglia: chi ha sbagliato, si è assunto le proprie responsabilità. Con le conseguenze del caso. Tengo a precisare che, in relazione alla vicenda oggetto di contestazione, la mia persona non è coinvolta in alcun modo né mai citata o chiamata in causa, anche indirettamente, in nessun atto. Nonostante questo, ho deciso di non candidarmi. Non so cosa accadrà in futuro. In quali forme e in quali modi, la mia esperienza potrà tornare a disposizione del territorio all'insegna del rapporto costruttivo che ha sempre caratterizzato il mio impegno per le nostre città. Di certo so che oggi recuperare la serenità è il mio principale obiettivo. Posso pubblicamente affermare di aver attraversato un momento difficilissimo che ha minato alla base certezze personali profondissime. Pur distinguendo e riconoscendo quanti hanno strumentalizzato gli eventi per agire contro la mia persona gettando fango in una situazione di sofferenza umana, sento tutto il fardello di un evento che ha stravolto la mia vita. Qualsiasi soggetto chiamato a rivestire ruoli pubblici sa di dover rendere conto del proprio operato. Le ripercussioni pubbliche sono da tenere distinte dai riverberi che proseguiranno nella mia sfera privata. La mia decisione di non candidarmi è un gesto di amore nei confronti di mia figlia. Chiedo che si abbia rispetto per mia figlia e per la mia famiglia".
"L'esperienza maturata in questi anni in consiglio regionale mi ha consentito di conoscere da vicino il funzionamento di una istituzione fondamentale per la vita di ogni cittadino. Tutti i giorni ho dato il massimo per rappresentare al meglio le istanze di un territorio complesso e molto operoso. Ho guardato negli occhi migliaia di persone. Ho prestato ascolto e sono stato al fianco di molte donne e molti uomini. Ascoltando bisogni e proposte. Sogni e speranze. Si tratta del patrimonio più grande per chi come me ama la politica. Ho vissuto con impegno questa esperienza al servizio di un territorio che negli ultimi quindici anni ha guadagnato tantissima autorevolezza. Un territorio che su tanti temi come ad esempio la sanità o le infrastrutture ha beneficiato di una connessione forte tra i Comuni e la Regione. Con una rete fitta di rapporti sul territorio sempre in contatto diretto con la Regione, come mai era avvenuto in passato. In questi anni è cresciuta molto la Puglia ed è cresciuta la nostra Provincia. Sento di ringraziare Michele Emiliano. Ringrazio coloro che mi hanno consentito di vivere la lunga esperienza all'interno del Consiglio Regionale, rivestendo incarichi e ruoli prestigiosissimi come quello di assessore regionale, Presidente della Commissione Ambiente e capogruppo del PD".
"Tifo per l'unità di intenti del centrosinistra e della ritrovata sintonia tra le sue migliori personalità. Le ritengo condizioni fondamentali per riuscire a migliorare le condizioni di vita della Puglia e dei Pugliesi. E sono certo che così sarà conoscendo bene e da molti anni le qualità di Antonio Decaro".
"Sul piano personale, rispetto alle vicende giudiziarie che mi hanno investito, vivo da anni sulla mia pelle il garantismo a corrente alternata di una parte dell'opinione pubblica e di una certa politica. Nutro da sempre profonda fiducia nei confronti del lavoro della magistratura e confido di dimostrare nei termini previsti dalla legge il mio comportamento corretto e la mia estraneità ai fatti contestati. La decisione di non candidarmi alle elezioni regionali è una decisione sofferta, maturata a seguito di una vicenda dolorosa che ha investito la mia famiglia: chi ha sbagliato, si è assunto le proprie responsabilità. Con le conseguenze del caso. Tengo a precisare che, in relazione alla vicenda oggetto di contestazione, la mia persona non è coinvolta in alcun modo né mai citata o chiamata in causa, anche indirettamente, in nessun atto. Nonostante questo, ho deciso di non candidarmi. Non so cosa accadrà in futuro. In quali forme e in quali modi, la mia esperienza potrà tornare a disposizione del territorio all'insegna del rapporto costruttivo che ha sempre caratterizzato il mio impegno per le nostre città. Di certo so che oggi recuperare la serenità è il mio principale obiettivo. Posso pubblicamente affermare di aver attraversato un momento difficilissimo che ha minato alla base certezze personali profondissime. Pur distinguendo e riconoscendo quanti hanno strumentalizzato gli eventi per agire contro la mia persona gettando fango in una situazione di sofferenza umana, sento tutto il fardello di un evento che ha stravolto la mia vita. Qualsiasi soggetto chiamato a rivestire ruoli pubblici sa di dover rendere conto del proprio operato. Le ripercussioni pubbliche sono da tenere distinte dai riverberi che proseguiranno nella mia sfera privata. La mia decisione di non candidarmi è un gesto di amore nei confronti di mia figlia. Chiedo che si abbia rispetto per mia figlia e per la mia famiglia".
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