Uffici Sesta Provincia, che Dio ce la mandi buona!
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Due milioni di euro per gli uffici della provincia a Trani

«Anche l'assicurazione è più cara nella sesta provincia ». Intervento delle Associazioni Civiche Andriesi

Due milioni di euro: a tanto ammonta il "danno" causato dall'affitto di immobili privati della Provincia Bat per l'allocazione di uffici trasferiti dalla sede "gratuita" di Andria. Siamo grati ai consiglieri provinciali Pina Marmo e Leonardo Lonigro i quali hanno presentato, seppur tardivamente rispetto all'accaduto, un'interpellanza sulla locazione degli immobili nelle città di Trani e Barletta da parte dell'Amministrazione Provinciale da adibire ad uffici scippati alla città di Andria.
Una decisione sciagurata assunta in autonomia per non si sa quali accordi politici sottobanco ignoti alla popolazione e addirittura ad alcuni stessi consiglieri provinciali che sicuramente, dopo aver ascoltato anche le espressioni delle Libere Associazioni Civiche Andriesi, avrebbero potuto suggerire comportamenti più corretti e soprattutto finalizzati al risparmio e alla economicità dell'Ente, destinando tali risorse, ammesso che siano risorse disponibili, ad altre finalità molto più importanti quali le politiche del lavoro "reale", i servizi ai cittadini e soprattutto la Cultura; quella stessa cultura che manca a questi rappresentanti del Popolo che o non si rendono conto delle responsabilità che assumono o pensano di non esserne coinvolti pur essendone fortemente coinvolti, comunque vada anche per i loro colpevoli silenzi. Oggi e solo oggi si afferma che "l'esposizione finanziaria per locare gli immobili rischia di compromettere l'esistenza stessa della Bat. Saranno i cittadini a pagare i costi, come affermato dalla consigliera Pina Marmo, di una volontà politica che non sentiamo di condividere. Tutti ci siamo impegnati a dare alle nostre Comunità una Provincia snella, efficiente, al servizio dei cittadini, prosegue Marmo. Si decide di disseminare gli uffici per tutto il territorio, costringendo così i cittadini ad un pellegrinaggio estenuante in giro per le città della provincia". Ecco cosa si sta facendo per indebitare la Provincia di Barletta-Andria-Trani:
- due immobili a Trani - Viale De Gemmis e Via Tasselgardo costo annuo di € 266.010 oltre I.V.A. I.V.A. che al 20% porta la spesa annua a € 319.212. Il contratto d'affitto prevede un impegno di sei anni e la cifra sale all'importo di € 1.915.272.
- immobile di Barletta in piazza Plebiscito costa all'anno € 111.666, che per sei anni diventano € 669.996.

Complessivamente nei prossimi sei anni l'Amministrazione Provinciale Barletta-Andria-Trani spenderà, per le suddette locazioni, la cifra di € 2.585.268. Un'esposizione finanziaria che rischia di compromettere l'esistenza stessa della BAT e comunque ha già creato un disservizio reale ai cittadini costretti ad un pellegrinaggio estenuante in giro per le città della provincia. Ecco allora perché tanta avversione rispetto alla nostra proposta di indire un Referendum Popolare per uscire dal "Carrozzone"; ecco perché il diniego della Sala Consiliare per svolgere una Pubblica e Libera Assemblea cittadina per discutere di questo argomento; ECCO PERCHE' TANTI TIMORI DA PARTE DI CHI SA MOLTO BENE CHE SE SI ANDASSE OGGI AL NOSTRO REFERENDUM VINCEREBBERO COLORO CHE VOGLIONO USCIRE FUORI DALLA FABBRICA DELLE POLTRONE che, purtroppo, anche molti giovani consiglieri comunali andriesi continuano a difendere per partito preso. Possiamo capire i vecchi volponi, ma loro.

Vincerebbero i SI all'Uscita anche per una serie di ragioni come l'accertato aumento del costo delle assicurazioni dovuto al fatto che la Provincia Barletta-Andria-Trani risulta essere ad altissimo rischio, quindi i rincari e le tariffe sono notevolmente superiori rispetto ad altre Province della stessa Regione Puglia. E' inutile nascondere che ci sono comuni della provincia Bat, come quello di Bisceglie, che continuano a strizzare l'occhiolino alla Provincia di Bari, avendo ben capito che aderire alla zona Asi di Bari o aderire alle altre tantissime iniziative di quel territorio e di quella realtà è molto più vantaggioso che stare nella Sesta Provincia., Due piedi in una scarpa che potrebbero presto portare al ritorno di quella città alla Provincia Madre di Bari che da questa situazione ne sta traendo sicuro vantaggio, in tutti i sensi. Nessuno può dire che la città di Corato sia oggi la periferia di Bari. Si può dire, invece, che la Provincia Bat da essere periferia di Bari è diventata la più ridicola d'Italia.

Continuate pure così che ne vedremo delle belle. E NON DITE CHE NON VE L'AVEVAMO DETTO.

Le Associazioni Civiche Andriesi
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