
Politica
Dichiarazioni Cannito su sicurezza, le opposizioni: «Imbarazzo e stupore»
La nota congiunta di Partito Democratico, Coalizione Civica, Lista Emiliano, Sinistra Italiana, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Partito Socialista Italiano
Barletta - sabato 5 luglio 2025
18.05
«Apprendiamo con imbarazzato stupore le recenti dichiarazioni di Cannito, più impegnato ad attaccare chi osa analizzare la realtà con spirito critico, che a cercare soluzioni ai problemi concreti di Barletta». Così Partito Democratico, Coalizione Civica, Lista Emiliano, Sinistra Italiana, Movimento 5 Stelle, Italia Viva
e Partito Socialista Italiano
«Secondo il sindaco, la nostra città avrebbe solo tre problemi: abbandono di rifiuti, graffiti e consumo di droghe. Lo spaccio, però, a suo dire non sarebbe un problema… perché "gli spacciatori fanno il loro mestiere".
Chi evidenzia problematiche ben più gravi – omicidi, criminalità giovanile, sparatorie, estorsioni – viene bollato come un "poveraccio" che danneggia l'immagine di una città dove "si vive bene, drogati a parte". Noi non ci stiamo.
Come opposizioni consiliari e non, e come cittadine e cittadini che amano Barletta e non intendono rassegnarsi, respingiamo con forza una narrazione che banalizza e minimizza fenomeni preoccupanti, alimentando l'idea che il silenzio sia più utile della denuncia.
Chiediamo al Sindaco di cambiare rotta. Ora. Cosa può fare? Essere esemplare, per cominciare. Pretendere legalità e trasparenza, garantendole in prima persona. Non si guida una città chiudendo gli occhi.
Ecco alcune proposte che da tempo avanziamo, inascoltati:
incentivare politiche giovanili reali, investendo in spazi, sport e cultura per il recupero delle periferie e la prevenzione del disagio sociale;
promuovere eventi culturali diffusi e accessibili, con una visione di formazione continua e inclusiva; potenziare la manutenzione urbana a partire da un'illuminazione pubblica oggi carente in troppe zone; denunciare apertamente ogni forma di violenza e prevaricazione, non negarla, non sminuirla, non insabbiarla.
Smetterla con le "tre scimmiette": non vedo, non sento, non parlo. E soprattutto non far finta che un concerto o uno show bastino a coprire le crepe profonde di una città che oggi ha paura. Barletta ha bisogno di verità, coraggio e azione.
SOLO dopo aver dimostrato di aver fatto tutto quanto è in suo potere per contrastare la deriva malavitosa – fatta di connivenze e legami tra piccola e grande criminalità – il sindaco potrà chiedere interventi esterni o permettersi di scaricare responsabilità.
Barletta ha paura, ma noi siamo pronti a fare la nostra parte. E non ci faremo mai mettere a tacere da chi, invece di assumersi la responsabilità di governare con coraggio e visione, preferisce offendere e delegittimare chi denuncia il degrado, la paura e l'assenza di risposte. Noi continueremo a stare dalla parte di chi lotta ogni giorno per una città più giusta, sicura e viva. E continueremo a denunciare l'inerzia, il negazionismo, l'arroganza e la superficialità di chi oggi amministra Barletta come se fosse cosa propria. Perché amare Barletta non significa difendere la sua immagine, vuol dire lottare per cambiarla davvero».
e Partito Socialista Italiano
«Secondo il sindaco, la nostra città avrebbe solo tre problemi: abbandono di rifiuti, graffiti e consumo di droghe. Lo spaccio, però, a suo dire non sarebbe un problema… perché "gli spacciatori fanno il loro mestiere".
Chi evidenzia problematiche ben più gravi – omicidi, criminalità giovanile, sparatorie, estorsioni – viene bollato come un "poveraccio" che danneggia l'immagine di una città dove "si vive bene, drogati a parte". Noi non ci stiamo.
Come opposizioni consiliari e non, e come cittadine e cittadini che amano Barletta e non intendono rassegnarsi, respingiamo con forza una narrazione che banalizza e minimizza fenomeni preoccupanti, alimentando l'idea che il silenzio sia più utile della denuncia.
Chiediamo al Sindaco di cambiare rotta. Ora. Cosa può fare? Essere esemplare, per cominciare. Pretendere legalità e trasparenza, garantendole in prima persona. Non si guida una città chiudendo gli occhi.
Ecco alcune proposte che da tempo avanziamo, inascoltati:
incentivare politiche giovanili reali, investendo in spazi, sport e cultura per il recupero delle periferie e la prevenzione del disagio sociale;
promuovere eventi culturali diffusi e accessibili, con una visione di formazione continua e inclusiva; potenziare la manutenzione urbana a partire da un'illuminazione pubblica oggi carente in troppe zone; denunciare apertamente ogni forma di violenza e prevaricazione, non negarla, non sminuirla, non insabbiarla.
Smetterla con le "tre scimmiette": non vedo, non sento, non parlo. E soprattutto non far finta che un concerto o uno show bastino a coprire le crepe profonde di una città che oggi ha paura. Barletta ha bisogno di verità, coraggio e azione.
SOLO dopo aver dimostrato di aver fatto tutto quanto è in suo potere per contrastare la deriva malavitosa – fatta di connivenze e legami tra piccola e grande criminalità – il sindaco potrà chiedere interventi esterni o permettersi di scaricare responsabilità.
Barletta ha paura, ma noi siamo pronti a fare la nostra parte. E non ci faremo mai mettere a tacere da chi, invece di assumersi la responsabilità di governare con coraggio e visione, preferisce offendere e delegittimare chi denuncia il degrado, la paura e l'assenza di risposte. Noi continueremo a stare dalla parte di chi lotta ogni giorno per una città più giusta, sicura e viva. E continueremo a denunciare l'inerzia, il negazionismo, l'arroganza e la superficialità di chi oggi amministra Barletta come se fosse cosa propria. Perché amare Barletta non significa difendere la sua immagine, vuol dire lottare per cambiarla davvero».