Politica
Consiglio comunale, la maggioranza si ricompatta (per ora)
Approvato il listone dei debiti fuori bilancio, respinta la proposta LCS
Barletta - martedì 24 febbraio 2015
01.40
Questa volta la maggioranza c'è stata e dopo gli ultimi incidenti di percorso con relativa apertura formale della crisi, il consiglio comunale è andato in archivio senza grossi sussulti se non quelli dovuti alle consuete e fisiologiche polemiche tra maggioranza ed opposizione. Era molto attesa la seduta andata in scena nella serata di ieri, vista come un banco di prova fondamentale per la tenuta dell'amministrazione e, come detto, questa volta il centro-sinistra ha superato (seppur con riserva) la prova. La seduta, cominciata con circa 90' di ritardo e con le assenze di Ventura e Caracciolo (PD), Catino (M5S) e A. Damato (Centro Democratico), quest'ultimo colpito da lutto familiare, ha visto inizialmente la discussione di interpellanze e interrogazioni, nell'ordine: quella presentata dal consigliere Calabrese (Lista Cascella-Insieme) sullo stato dei giardini De Nittis, quelle del consigliere Cannito (PSI) su PUG e infrastrutture nel quartiere Borgovilla e quella del consigliere Damiani (FI) sul gemellaggio con Herceg-Novi con le relative risposte degli assessori preposti.
Esaurito il punto 1 si è è passati all'esame della lunga lista dei debiti fuori bilancio (punti da 2 a 9). A questo punto, il livello della discussione, fin lì caratterizzato da polemiche nella norma, si è elevato raggiungendo l'apice con lo scontro dialettico tra il sindaco ed il consigliere Cannito. L'ex candidato sindaco del PSI, nel suo intervento ha mosso dure critiche al primo cittadino, reo a suo parere di essere in balia della propria maggioranza, ed inoltre ha criticato aspramente la "demonizzazione" dei debiti fuori bilancio, visti come il male oscuro ma in realtà anche frutto di introiti che hanno poi permesso urbanizzazioni. La risposta del sindaco non si è fatta attendere: il primo cittadino non ha negato l'esistenza della crisi, non escludendo nemmeno come essa possa ancora continuare ma ha rivendicato a sè la qualità della rettitudine politica concludendo poi sulla necessità di superare la questione dei debiti fuori bilancio appianando tutte le questioni in sospeso. Superata questa polemica si è passati alla votazione e con 17-18 voti favorevoli per provvedimento tutti i punti dal 2 al 9 sono stati approvati.
Esaurita questa prima parte di discussione, si è passati all'esame del punto 10, la proposta progettuale di PIRU dell'operatore LCS. Questo punto, sicuramente tra i più delicati tra quelli in programma e già oggetto di rinvio in passato, ha certificato il ricompattarsi della maggioranza che con 17 voti contrari a fronte degli 8 favorevoli dell'opposizione ha respinto la proposta in questione. Tale esito è stato accolto molto favorevolmente dal sindaco che ha sottolineato con soddisfazione l'atteggiamento costruttivo della sua coalizione ed ha evidenziato come il tema della riqualificazione urbana sia uno di quegli argomenti da affrontare in maniera chiara, approfondita e partecipata nei prossimi mesi. Esaurito l'esame del penultimo o.d.g. intorno alle ore 22, ci si accingeva ad affrontare l'argomento "Piano del commercio su aree pubbliche" ma dopo un iniziale respingimento di richiesta rinvio (ad un eventuale odierno consiglio comunale) dell'esame di tale argomento da parte del consigliere Alfarano, la maggioranza ha riconsiderato la sua posizione e per bocca dell'assessore Di Vincenzo ha disposto il rinvio di tale discussione ventilando anche l'ipotesi di porlo come punto 1 all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. La seduta si è quindi sciolta, la maggioranza ha superato (in parte) l'esame e si è ricompattata, almeno per ora.
Esaurito il punto 1 si è è passati all'esame della lunga lista dei debiti fuori bilancio (punti da 2 a 9). A questo punto, il livello della discussione, fin lì caratterizzato da polemiche nella norma, si è elevato raggiungendo l'apice con lo scontro dialettico tra il sindaco ed il consigliere Cannito. L'ex candidato sindaco del PSI, nel suo intervento ha mosso dure critiche al primo cittadino, reo a suo parere di essere in balia della propria maggioranza, ed inoltre ha criticato aspramente la "demonizzazione" dei debiti fuori bilancio, visti come il male oscuro ma in realtà anche frutto di introiti che hanno poi permesso urbanizzazioni. La risposta del sindaco non si è fatta attendere: il primo cittadino non ha negato l'esistenza della crisi, non escludendo nemmeno come essa possa ancora continuare ma ha rivendicato a sè la qualità della rettitudine politica concludendo poi sulla necessità di superare la questione dei debiti fuori bilancio appianando tutte le questioni in sospeso. Superata questa polemica si è passati alla votazione e con 17-18 voti favorevoli per provvedimento tutti i punti dal 2 al 9 sono stati approvati.
Esaurita questa prima parte di discussione, si è passati all'esame del punto 10, la proposta progettuale di PIRU dell'operatore LCS. Questo punto, sicuramente tra i più delicati tra quelli in programma e già oggetto di rinvio in passato, ha certificato il ricompattarsi della maggioranza che con 17 voti contrari a fronte degli 8 favorevoli dell'opposizione ha respinto la proposta in questione. Tale esito è stato accolto molto favorevolmente dal sindaco che ha sottolineato con soddisfazione l'atteggiamento costruttivo della sua coalizione ed ha evidenziato come il tema della riqualificazione urbana sia uno di quegli argomenti da affrontare in maniera chiara, approfondita e partecipata nei prossimi mesi. Esaurito l'esame del penultimo o.d.g. intorno alle ore 22, ci si accingeva ad affrontare l'argomento "Piano del commercio su aree pubbliche" ma dopo un iniziale respingimento di richiesta rinvio (ad un eventuale odierno consiglio comunale) dell'esame di tale argomento da parte del consigliere Alfarano, la maggioranza ha riconsiderato la sua posizione e per bocca dell'assessore Di Vincenzo ha disposto il rinvio di tale discussione ventilando anche l'ipotesi di porlo come punto 1 all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. La seduta si è quindi sciolta, la maggioranza ha superato (in parte) l'esame e si è ricompattata, almeno per ora.