Turismo
Orchestra al Castello di Barletta, un evento rovinato dal frastuono
«Sono tanti gli appassionati di musica, perché non creare un Auditorium?»
Barletta - sabato 14 luglio 2018
Comunicato Stampa
«Qualche sera fa, si è tenuto nell'arena del Castello di Barletta un importante concerto di musica classica. Anzi per la verità i Concerti sono stati tre. In comune hanno avuto l'Orchestra ma i Direttori e i solisti sino stati tre. Un evento quindi molto impegnativo per tutti gli organizzatori, per tutti gli sponsor a tutti i livelli ed anche per i veri protagonisti della serata e cioè i professori d'orchestra i direttori ed i solisti scrive in una nota Antonio Marzano».
«L'orchestra era quella del conservatorio di Foggia con 47 professori. Quindi con un organico completo. La serata si presentava interessante e accattivante, sia per il programma sia per la location. Il programma prevedeva come prima esecuzione il Concerto per pianoforte e orchestra n.4 di Beethoven; il concerto per flauto e orchestra di Reineke, e il Concerto per violoncello e orchestra di Ciaikoski. La location l'arena del Castello grande, accogliente, con un numero notevole di posti a sedere, con una buona acustica e con un pubblico attento e competente. Tutto ciò non è stato sufficiente per assicurare una buona riuscita dell'evento musicale. E mai come in questa occasione devo dire che ha fatto difetto l'attenzione della organizzazione. La serata era quella della festa patronale, per cui nella villa antistante il castello festeggiavano, cantavano accompagnati da una voce al microfono decine e decine di persone tra mamme e bambini che giustamente volevano far festa. La musica e le voci esterne si abbracciavano con quelle interne in un connubio mortale per i tapini spettatori e ascoltatori della musica classica. Il maestro Francesco Monopoli si è attivato, ma invano, per ridurre quanto meno il frastuono ma invano. Un inferno di suoni e di urla che hanno condizionato fortemente l'esecuzione specie del rimo concerto, quello di Beethoven, che nonostante la perizia dell'orchestra e del solista al pianoforte, nella hanno potuto contro i moderni sistemi acustici. Mi chiedo come si possa aver fatto un tale svarione, vanificando denaro ed impegno di tante persone.
A questo punto vorrei fare una considerazione del tutto personale..ma la Provincia Bat composta da cittadine grandi e con molti abitanti, perché non mette in opera la edificazione di un Auditorium? È doveroso che venga realizzato. Sono tanti gli appassionati della musica classica pianistica, da camera e sinfonica, e sono tanti anzi tantissimi i musicisti e le orchestre che si esibiscono. Per cui credo che sia arrivato il momento che i sindaci delle città condividano questo progetto e lo realizzino. Faranno un regalo alle città in termini di cultura di aggregazione ed anche di turismo».
«L'orchestra era quella del conservatorio di Foggia con 47 professori. Quindi con un organico completo. La serata si presentava interessante e accattivante, sia per il programma sia per la location. Il programma prevedeva come prima esecuzione il Concerto per pianoforte e orchestra n.4 di Beethoven; il concerto per flauto e orchestra di Reineke, e il Concerto per violoncello e orchestra di Ciaikoski. La location l'arena del Castello grande, accogliente, con un numero notevole di posti a sedere, con una buona acustica e con un pubblico attento e competente. Tutto ciò non è stato sufficiente per assicurare una buona riuscita dell'evento musicale. E mai come in questa occasione devo dire che ha fatto difetto l'attenzione della organizzazione. La serata era quella della festa patronale, per cui nella villa antistante il castello festeggiavano, cantavano accompagnati da una voce al microfono decine e decine di persone tra mamme e bambini che giustamente volevano far festa. La musica e le voci esterne si abbracciavano con quelle interne in un connubio mortale per i tapini spettatori e ascoltatori della musica classica. Il maestro Francesco Monopoli si è attivato, ma invano, per ridurre quanto meno il frastuono ma invano. Un inferno di suoni e di urla che hanno condizionato fortemente l'esecuzione specie del rimo concerto, quello di Beethoven, che nonostante la perizia dell'orchestra e del solista al pianoforte, nella hanno potuto contro i moderni sistemi acustici. Mi chiedo come si possa aver fatto un tale svarione, vanificando denaro ed impegno di tante persone.
A questo punto vorrei fare una considerazione del tutto personale..ma la Provincia Bat composta da cittadine grandi e con molti abitanti, perché non mette in opera la edificazione di un Auditorium? È doveroso che venga realizzato. Sono tanti gli appassionati della musica classica pianistica, da camera e sinfonica, e sono tanti anzi tantissimi i musicisti e le orchestre che si esibiscono. Per cui credo che sia arrivato il momento che i sindaci delle città condividano questo progetto e lo realizzino. Faranno un regalo alle città in termini di cultura di aggregazione ed anche di turismo».