
Politica
Cannito: «Sono a Roma per difendere la città, non credete alle fake news»
Il sindaco la capitale per la sede dell'Archivio di Stato della Bat, botta e risposta con Bottaro
Barletta - mercoledì 22 gennaio 2025
19.53 Comunicato Stampa
L'assenza della maggioranza in consiglio comunale e la questione istituzionale riguardante l'archivio di Stato. Sullo sfondo della seduta di consiglio comunale andata praticamente deserta è arrivata la dichiarazione di Cannito tramite un post social.
«Sono a Roma per difendere la mia città. Nell'interesse della mia città. Non sono qui per giocare. Sono qui per motivi istituzionali, non per problemi politici di maggioranza o per mancare di rispetto alla città e ai cittadini, come vuol far credere qualcuno. Si è tenuto oggi a Roma, presso il Ministero della Cultura, un incontro promosso dal Direttore Generale degli Archivi di Stato, Dott. Antonio Tarasco, al fine di definire la sede provinciale dell'Archivio di Stato. Presenti il Prefetto di Barletta-Andria-Trani, Dott.ssa Silvana D'Agostino, il Capo della Segreteria Tecnica del Ministro, Emanuele Merlino, il Capo di Gabinetto del Ministro della Cultura, Valentina Gemignani, il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, il Senatore Dario Damiani, l'Assessore alla Cultura di Barletta, Oronzo Cilli. Al tavolo ho confermato la ferma volontà di rispettare il deliberato n. 41 del 20.12.2022 del Consiglio Comunale di Barletta. Tale deliberato riconosce alla città di Barletta la sede provinciale dell'Archivio di Stato. Dopo un'ampia e franca discussione tra le parti, non si è addivenuti ad una soluzione condivisa. Ma resto fermo e determinato, anche in coerenza con le precedenti decisioni assunte nelle sedi istituzionali che individuavano Barletta quale sede legale dell'Archivio di Stato. Ho comunicato ai presenti che non intendo riconoscere la pretesa di Trani e ho rimesso ogni decisione al Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, con l'augurio e la speranza che possa essere riconosciuta la legittima e meritoria richiesta della nostra città».
A stretto giro è arrivata la risposta del sindaco di Trani Amedeo Bottaro.
«Il patto tra gentiluomini prevedeva di doversi astenere da qualsivoglia commento sull'esito della riunione, ma leggendo il post del sindaco Cannito ho avuto conferma che per molti in politica "vale tutto". Per me no. Viene sempre prima l'uomo, poi il politico. Mi limito, quindi, solo a ringraziare pubblicamente il Prefetto dellla Bat per aver fortemente voluto l'incontro istituzionale di oggi presso il Ministero della Cultura. Al di là di come andrà, finalmente sono emerse pubblicamente ed in un contesto istituzionale due grandi verità da qualcuno mistificate strumentalmente per evidenti ragioni politiche.
Al tavolo, infatti, si è dato atto che non esiste alcun documento firmato dai Sindaci della Bat, tantomeno dal sottoscritto, in cui si assegna a Barletta la sede dell'archivio di Stato. Così come è stato evidenziato come ogni decisione spetti solo ed esclusivamente al Ministro che disporrà con proprio Decreto. Con grande orgoglio ho sostenuto le ragioni della nostra Comunità (peraltro anche conclamate in un deliberato del Consiglio Comunale). L'Archivio di Stato di Trani per la sua storicità e per l'importanza dei documenti custoditi non può essere cancellato né tantomeno essere concepita come un distaccamento. Per questo confido in una soluzione di buon senso da parte del Ministro che non mortifichi la storia e le ragioni di chicchessia».
«Sono a Roma per difendere la mia città. Nell'interesse della mia città. Non sono qui per giocare. Sono qui per motivi istituzionali, non per problemi politici di maggioranza o per mancare di rispetto alla città e ai cittadini, come vuol far credere qualcuno. Si è tenuto oggi a Roma, presso il Ministero della Cultura, un incontro promosso dal Direttore Generale degli Archivi di Stato, Dott. Antonio Tarasco, al fine di definire la sede provinciale dell'Archivio di Stato. Presenti il Prefetto di Barletta-Andria-Trani, Dott.ssa Silvana D'Agostino, il Capo della Segreteria Tecnica del Ministro, Emanuele Merlino, il Capo di Gabinetto del Ministro della Cultura, Valentina Gemignani, il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, il Senatore Dario Damiani, l'Assessore alla Cultura di Barletta, Oronzo Cilli. Al tavolo ho confermato la ferma volontà di rispettare il deliberato n. 41 del 20.12.2022 del Consiglio Comunale di Barletta. Tale deliberato riconosce alla città di Barletta la sede provinciale dell'Archivio di Stato. Dopo un'ampia e franca discussione tra le parti, non si è addivenuti ad una soluzione condivisa. Ma resto fermo e determinato, anche in coerenza con le precedenti decisioni assunte nelle sedi istituzionali che individuavano Barletta quale sede legale dell'Archivio di Stato. Ho comunicato ai presenti che non intendo riconoscere la pretesa di Trani e ho rimesso ogni decisione al Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, con l'augurio e la speranza che possa essere riconosciuta la legittima e meritoria richiesta della nostra città».
A stretto giro è arrivata la risposta del sindaco di Trani Amedeo Bottaro.
«Il patto tra gentiluomini prevedeva di doversi astenere da qualsivoglia commento sull'esito della riunione, ma leggendo il post del sindaco Cannito ho avuto conferma che per molti in politica "vale tutto". Per me no. Viene sempre prima l'uomo, poi il politico. Mi limito, quindi, solo a ringraziare pubblicamente il Prefetto dellla Bat per aver fortemente voluto l'incontro istituzionale di oggi presso il Ministero della Cultura. Al di là di come andrà, finalmente sono emerse pubblicamente ed in un contesto istituzionale due grandi verità da qualcuno mistificate strumentalmente per evidenti ragioni politiche.
Al tavolo, infatti, si è dato atto che non esiste alcun documento firmato dai Sindaci della Bat, tantomeno dal sottoscritto, in cui si assegna a Barletta la sede dell'archivio di Stato. Così come è stato evidenziato come ogni decisione spetti solo ed esclusivamente al Ministro che disporrà con proprio Decreto. Con grande orgoglio ho sostenuto le ragioni della nostra Comunità (peraltro anche conclamate in un deliberato del Consiglio Comunale). L'Archivio di Stato di Trani per la sua storicità e per l'importanza dei documenti custoditi non può essere cancellato né tantomeno essere concepita come un distaccamento. Per questo confido in una soluzione di buon senso da parte del Ministro che non mortifichi la storia e le ragioni di chicchessia».