
Cronaca
Botte, parolacce e violenze contro la moglie: albanese arrestato a Barletta
Scatta la custodia cautelare in carcere, in casa ripetute minacce e lesioni davanti alla figlia minorenne
Barletta - martedì 16 aprile 2019
13.21 Comunicato Stampa
La Polizia di Stato, a Barletta, ha eseguito una ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emesso dal Tribunale di Trani a carico di J.S., albanese di 34 anni, irregolare sul territorio nazionale.
Il predetto maltrattava la moglie, 26enne albanese, con continue aggressioni fisiche e verbali; in applicazione del codice Kanun, la costringeva ad ubbidire a qualsivoglia suo comando, come non sedersi a tavola con i suoi famigliari o a consegnargli la paga percepita a lavoro; quotidianamente minacciava di farla a pezzi, proferendole frasi del tipo: "Pxxxxxa, pxxxxxxxxa, sei venuta in Italia per fare la pxxxxxxxxa?", e in diverse occasioni, picchiandola, le aveva cagionato lesioni.
In una circostanza, a causa dell'irrequietezza della figlia minore, l'arrestato la colpì con un pezzo di legno in faccia, spezzandole due denti e in un'altra, quando la donna, dopo i continui soprusi aveva trovato il coraggio di dirgli che voleva divorziare, le legò mani e piedi, e dopo averle infilato un calzino in bocca per non farla gridare, tagliandole il palmo di una mano con un coltello, la minacciò di andare oltre.
La vittima, assistita dal personale del Centro Antiviolenza "Giulia e Rossella" di Barletta, si è quindi recata presso il locale Commissariato di P.S, per denunciare quanto le stava accadendo. Dopo le formalità di rito, l'arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Trani.
Il predetto maltrattava la moglie, 26enne albanese, con continue aggressioni fisiche e verbali; in applicazione del codice Kanun, la costringeva ad ubbidire a qualsivoglia suo comando, come non sedersi a tavola con i suoi famigliari o a consegnargli la paga percepita a lavoro; quotidianamente minacciava di farla a pezzi, proferendole frasi del tipo: "Pxxxxxa, pxxxxxxxxa, sei venuta in Italia per fare la pxxxxxxxxa?", e in diverse occasioni, picchiandola, le aveva cagionato lesioni.
In una circostanza, a causa dell'irrequietezza della figlia minore, l'arrestato la colpì con un pezzo di legno in faccia, spezzandole due denti e in un'altra, quando la donna, dopo i continui soprusi aveva trovato il coraggio di dirgli che voleva divorziare, le legò mani e piedi, e dopo averle infilato un calzino in bocca per non farla gridare, tagliandole il palmo di una mano con un coltello, la minacciò di andare oltre.
Il codice Kanun
Il Kanun è il più importante codice consuetudinario albanese. Il sistema familiare codificato dal Kanun è di tipo patriarcale e si basa sul clan: una famiglia allargata con a capo il maschio più anziano. La famiglia era la più piccola unità del clan. I matrimoni erano anche uno strumento per stabilire alleanze tra famiglie e clan
Fonte: Wikipedia
Il Kanun è il più importante codice consuetudinario albanese. Il sistema familiare codificato dal Kanun è di tipo patriarcale e si basa sul clan: una famiglia allargata con a capo il maschio più anziano. La famiglia era la più piccola unità del clan. I matrimoni erano anche uno strumento per stabilire alleanze tra famiglie e clan
Fonte: Wikipedia
La vittima, assistita dal personale del Centro Antiviolenza "Giulia e Rossella" di Barletta, si è quindi recata presso il locale Commissariato di P.S, per denunciare quanto le stava accadendo. Dopo le formalità di rito, l'arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Trani.
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