.jpg)
Politica
Basile: «L'ordinanza sulla riduzione della musica è masochista»
Provocazione del consigliere comunale di centrodestra
Barletta - mercoledì 5 agosto 2015
2.04
"E se provassimo a scioperare per un giorno? A chiudere tutte le attività commerciali? Come si presenterebbe Barletta? Inviterei successivamente il Sindaco a farsi un giro per il centro storico e per le litoranee per comprendere meglio il suo punto di vista". E' la provocazione che lancia al Sindaco Cascella e alla sua Amministrazione il capogruppo della lista civica "Adesso Puoi" di centrodestra, Flavio Basile, a seguito dell'ordinanza sindacale che prevede per i locali del centro storico la sospensione di ogni tipo di emissione sonora alle ore 00.00 dal lunedì al giovedì, ed entro le ore 01.00 di venerdì e nei prefestivi e festivi, mentre per gli esercizi pubblici delle litoranee un limite orario fissato per le 02.00.
"E' obbrobrioso quanto disposto dal Sindaco Cascella per mezzo di un'ordinanza del tutto masochista. Un'ordinanza masochista perché va a penalizzare notevolmente una città come Barletta che sta crescendo molto proprio dal punto di vista della movida notturna. Una crescita testimoniata dai numeri, frutto dell'intuizione di tutti quei privati/imprenditori che, seppur in un momento di crisi, hanno avuto il coraggio di investire nel centro storico e nelle litoranee, offrendo servizi ma soprattutto attrattiva ai barlettani e ai turisti, promuovendo quindi lo stesso turismo, garantendo inoltre economie e più di un posto di lavoro ai tanti giovani e disoccupati della città. Un provvedimento giunto come un fulmine a ciel sereno, a due mesi dall'apertura della stagione estiva e paradossalmente proprio nel mese di Agosto che vede molti cittadini in ferie ma soprattutto i pubblici esercizi in questione già attivati per eventi e serate all'insegna dell'intrattenimento.
Per chi non rispetta le regole, naturalmente, sanzioni a volontà, una costante oramai per l'Amministrazione Cascella che come detto, in un momento di crisi, non fa altro che infierire sulla povera gente. L'altro aspetto da sottolineare è che, anche in questa circostanza, ogni decisione è stata intrapresa all'insaputa di tutti e senza che si coinvolgessero le opposizioni, forse per la paura di far esplodere la bomba prima ancora dell'emanazione dell'ordinanza. Questa è la politica dell'inganno, della scarsa condivisione, è la politica di chi non vuole far crescere la città di Barletta.
Agli esponenti di settore chiedo per questo di attivarsi con uno scatto d'orgoglio perché solo grazie al sostegno del popolo chi da sempre è all'opposizione può vincere quella battaglia di libertà e democrazia da tanto attesa in una città indietro anni luce e dove il volere di pochi prevale sul bene di tutti. Su un punto siamo tutti d'accordo: non è questa la Barletta che vogliamo".
"E' obbrobrioso quanto disposto dal Sindaco Cascella per mezzo di un'ordinanza del tutto masochista. Un'ordinanza masochista perché va a penalizzare notevolmente una città come Barletta che sta crescendo molto proprio dal punto di vista della movida notturna. Una crescita testimoniata dai numeri, frutto dell'intuizione di tutti quei privati/imprenditori che, seppur in un momento di crisi, hanno avuto il coraggio di investire nel centro storico e nelle litoranee, offrendo servizi ma soprattutto attrattiva ai barlettani e ai turisti, promuovendo quindi lo stesso turismo, garantendo inoltre economie e più di un posto di lavoro ai tanti giovani e disoccupati della città. Un provvedimento giunto come un fulmine a ciel sereno, a due mesi dall'apertura della stagione estiva e paradossalmente proprio nel mese di Agosto che vede molti cittadini in ferie ma soprattutto i pubblici esercizi in questione già attivati per eventi e serate all'insegna dell'intrattenimento.
Per chi non rispetta le regole, naturalmente, sanzioni a volontà, una costante oramai per l'Amministrazione Cascella che come detto, in un momento di crisi, non fa altro che infierire sulla povera gente. L'altro aspetto da sottolineare è che, anche in questa circostanza, ogni decisione è stata intrapresa all'insaputa di tutti e senza che si coinvolgessero le opposizioni, forse per la paura di far esplodere la bomba prima ancora dell'emanazione dell'ordinanza. Questa è la politica dell'inganno, della scarsa condivisione, è la politica di chi non vuole far crescere la città di Barletta.
Agli esponenti di settore chiedo per questo di attivarsi con uno scatto d'orgoglio perché solo grazie al sostegno del popolo chi da sempre è all'opposizione può vincere quella battaglia di libertà e democrazia da tanto attesa in una città indietro anni luce e dove il volere di pochi prevale sul bene di tutti. Su un punto siamo tutti d'accordo: non è questa la Barletta che vogliamo".
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Barletta 
.jpg)



.jpg)


.jpg)
