
Politica
BarlettaViva intervista il Senatore della Repubblica Dario Damiani
«Sono stato premiato dal mio partito e dalla mia città. Non voglio deluderli»
Barletta - martedì 3 aprile 2018
Comincia ufficialmente il mandato da Senatore della Repubblica per il barlettano Dario Damiani. Si tratta di un risultato molto importante per la città di Barletta che ha assegnato un posto in Parlamento anche per Assuntela Messina e Ruggiero Quarto. BarlettaViva ha incontrato il senatore Damiani al quale sono state rivolte alcune domande.
Nonostante Forza Italia abbia ottenuto notevoli consensi da parte della cittadinanza barlettana, in molti hanno scelto di affidarsi al Movimento 5 Stelle. Secondo lei quale è la ragione?
«Un pugliese su due ha deciso di affidare il suo voto al Movimento 5 Stelle, probabilmente perché i cittadini sono stanchi della politica e dei suoi rappresentanti, i quali molto spesso sono lontani dalle esigenze comuni. Ciò che accomuna il nostro popolo è un sentimento di rinuncia e di smarrimento, per questo parliamo di un voto di protesta. Affinché le cose cambino, il cittadino dovrà nuovamente innamorarsi della politica. Una missione considerevolmente grande».
Un nuovo governo tutto da costruire. In che modo dovrà dedicarsi al Sud Italia?
«Assistiamo a una fase di pianificazione e di costruzione. Una piccola rivoluzione. Le prime tracce sono tangibili: Maria Elisabetta Alberti Casellati di Forza Italia è stata eletta Presidente del Senato della Repubblica. Per la prima volta nel nostro Paese una donna ricopre tale incarico. Una prova di unità del centrodestra e di responsabilità da parte di tutte le forze politiche. Abbiamo dunque avviato i lavori per Camera e Senato. Non dobbiamo perderci in chiacchiere e agire immediatamente, soprattutto per il Sud Italia che necessità di essere agganciato alla realtà europea, non solo al Nord Italia».
Fra pochi mesi la città di Barletta tornerà al voto per le amministrative. Secondo lei il risultato dell'elezioni politiche influirà sulle prime?
«Le elezioni politiche e amministrative rappresentano due storie assai differenti. Qualche anno fa, i cittadini hanno votato lo stesso giorno per le elezioni europee e quelle amministrative: i risultati sono stati assolutamente differenti. Mi auguro solo che Barletta possa cambiare e che i cittadini possano votare una coalizione e un progetto diverso e alternativo al partito democratico».
Senatore Damiani, voleva essere lei il candidato sindaco del centrodestra?
«Credo sia un grande onore e privilegio essere scelto per ricoprire la carica di sindaco nella propria città. Avevo chiesto la candidatura cinque anni fa e in questi anni sono rimasto sempre fedele ai valori del mio partito. Oggi sono stato premiato dal mio partito e dalla mia città, che con forza mi hanno sostenuto. Non voglio deluderli. Il mio impegno è su Roma, ma spero si possano unire le forze con la prossima amministrazione per fare grandi cose. La mia città è il mio primo pensiero».
Nonostante Forza Italia abbia ottenuto notevoli consensi da parte della cittadinanza barlettana, in molti hanno scelto di affidarsi al Movimento 5 Stelle. Secondo lei quale è la ragione?
«Un pugliese su due ha deciso di affidare il suo voto al Movimento 5 Stelle, probabilmente perché i cittadini sono stanchi della politica e dei suoi rappresentanti, i quali molto spesso sono lontani dalle esigenze comuni. Ciò che accomuna il nostro popolo è un sentimento di rinuncia e di smarrimento, per questo parliamo di un voto di protesta. Affinché le cose cambino, il cittadino dovrà nuovamente innamorarsi della politica. Una missione considerevolmente grande».
Un nuovo governo tutto da costruire. In che modo dovrà dedicarsi al Sud Italia?
«Assistiamo a una fase di pianificazione e di costruzione. Una piccola rivoluzione. Le prime tracce sono tangibili: Maria Elisabetta Alberti Casellati di Forza Italia è stata eletta Presidente del Senato della Repubblica. Per la prima volta nel nostro Paese una donna ricopre tale incarico. Una prova di unità del centrodestra e di responsabilità da parte di tutte le forze politiche. Abbiamo dunque avviato i lavori per Camera e Senato. Non dobbiamo perderci in chiacchiere e agire immediatamente, soprattutto per il Sud Italia che necessità di essere agganciato alla realtà europea, non solo al Nord Italia».
Fra pochi mesi la città di Barletta tornerà al voto per le amministrative. Secondo lei il risultato dell'elezioni politiche influirà sulle prime?
«Le elezioni politiche e amministrative rappresentano due storie assai differenti. Qualche anno fa, i cittadini hanno votato lo stesso giorno per le elezioni europee e quelle amministrative: i risultati sono stati assolutamente differenti. Mi auguro solo che Barletta possa cambiare e che i cittadini possano votare una coalizione e un progetto diverso e alternativo al partito democratico».
Senatore Damiani, voleva essere lei il candidato sindaco del centrodestra?
«Credo sia un grande onore e privilegio essere scelto per ricoprire la carica di sindaco nella propria città. Avevo chiesto la candidatura cinque anni fa e in questi anni sono rimasto sempre fedele ai valori del mio partito. Oggi sono stato premiato dal mio partito e dalla mia città, che con forza mi hanno sostenuto. Non voglio deluderli. Il mio impegno è su Roma, ma spero si possano unire le forze con la prossima amministrazione per fare grandi cose. La mia città è il mio primo pensiero».

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