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Scuola e Lavoro

Barletta, i giovani e lo studio: un legame (in)dissolubile

La visione d'insieme su Biblioteca e Amministrazione a firma di Arci e UDS

«Il percorso formativo di uno studente medio o universitario oggi è ancora saldamente fondato sulla didattica frontale, attorno alla quale si va a consolidare la preparazione e lo studio che avvengono in momenti e luoghi diversi da quelli della formazione in senso stretto. Perciò se da un lato è fondamentale garantire istituti, licei e università effettivamente fruibili e a misura di studente, dall'altro lato bisogna prestare attenzione a fornire degli spazi che possano soddisfare le esigenze di studio, ricerca ed approfondimento». E' quanto scrivono in un comunicato congiunto Francesco De Martino, rappresentante del circolo ARCI "Carlo Cafiero", e Mattia Torre dell'unione degli studenti Barletta.

«Dinanzi a questa necessità però si pone la realtà dei fatti, ovvero la mancanza totale di luoghi di studio e di ricerca a fronte di quasi 10.000 studenti tra medi superiori ed universitari. Ad oggi l'unico spazio che si presta a questa funzione è rappresentato dalla Biblioteca Comunale "Sabino Loffredo", frequentata dagli studenti barlettani per preparare esami universitari, test d'ingresso, concorsi e esami di maturità. Sebbene la Biblioteca sia un luogo di consultazione e approfondimento dei testi, in alcuni periodi dell'anno gli utenti fruiscono dello spazio utilizzando prevalentemente materiale di studio che portano da casa.

Qualcosa, anche grazie al nostro utile contributo di idee, è stata fatto in questi anni per migliorare la situazione (basti pensare all'apertura pomeridiana estesa a tutti i giorni, alla sostituzione delle lampade e all'introduzione del nuovo Regolamento e della Carta dei Servizi della Biblioteca), ma non operando mai sul problema dei posti e sull'individuazione di nuove sedi. Infatti la Biblioteca Loffredo offre esclusivamente di 92 posti a sedere a fronte di quasi 2500 utenti registrati, non possiede una rete WiFi da poter consultare per ricerche e approfondimenti (alcuni testi presenti, specialmente quelli scientifici, sono datati), dispone di poche e mal dislocate prese elettriche per poter alimentare i PC e di un sistema di riscaldamento non sufficiente a soddisfare un così grande ambiente unico nei giorni invernali più rigidi.

Proprio in questi giorni, in cui coincidono le date di esami e test d'ingresso, si manifesta più chiaramente la discrepanza tra offerta dei posti a sedere e la ben maggiore domanda da parte delle migliaia di studenti. All'ordine del giorno sono infatti le scene impietose di file lunghissime nella Piazza d'Armi del Castello, con i posti che si esauriscono in 15 minuti dall'apertura, lasciando fuori decine e decine di ragazzi che pur essendo arrivati in orario (se non in anticipo) dovranno arrangiarsi alla meno peggio nella saletta del bar interno al Castello o saranno destinati a perdere una giornata di studio.

La soluzione non può essere esclusivamente predisporre un numero maggiore di posti a sedere, bensì creare nuovi Student Center, dislocati per la città. Bisogna dare possibilità a tutti gli studenti di aggregarsi intorno allo studio, di potersi contaminare in ambienti adeguati in cui si respiri cultura e possano crescere i giovani studenti barlettani. C'è infatti la necessità di scardinare l'individualismo dilagante oltre che nel mondo lavorativo anche in quello universitario, che vede gli studenti in costate competizione tra loro, educandoli alla cooperazione e al confronto. A Barletta ci sono tanti edifici di proprietà comunale inutilizzati, o palazzi ormai lasciati al degrado da riqualificare e valorizzare per adibirli a strutture di cui la popolazione studentesca ha bisogno.

Gli studenti già vessati dai tagli al diritto allo studio, nonché al continuo aumento del prezzo dei trasporti, non possono essere relegati al fondo della scala delle priorità di un'Amministrazione che si definisce di centrosinistra, ma che per gli studenti e per i giovani in generale non ha dimostrato ancora nulla, a partire dall'aver soppresso politicamente una delle poche novità rivoluzionarie quale il Reddito di Formazione, fino alla più recente gestione dell'Estate Barlettana 2015, completamente oscura nella progettazione e affatto attraente per i giovani del territorio, e all'ordinanza che ha anticipato la fine delle emissioni sonore costringendo a spostamenti notturni in altre località pugliesi.

Nonostante le manifestazioni studentesche e gli incontri tra rappresentanti degli studenti, Sindaco Cascella e Assessore Divincenzo, le istituzioni cittadine, dimostratesi in un primo momento disponibili ad apportare miglioramenti a quella che è la situazione degli studenti, alle parole non hanno mai fatto seguire azioni. L'Amministrazione comunale deve assumersi questa responsabilità se non vuole che gli studenti confermino la tendenza a lasciare questo territorio, costretti dalla totale mancanza di spazi e di servizi e dall'insensibilità della politica nei confronti della loro condizione».
  • Biblioteca "S. Loffredo"
  • Amministrazione Cascella
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