Palazzo di città di Barletta. <span>Foto Ida Vinella</span>
Palazzo di città di Barletta. Foto Ida Vinella
Politica

Avvisi collaborazione staff sindaco, le perplessità del PD

"Nell’avviso barlettano non vi è traccia di istruttoria per l’accertamento della professionalità dei candidati"

"Viviamo un momento di drammatica crisi tra carovita ed esplosione delle bollette, in cui famiglie sono in difficoltà e le imprese rischiano di chiudere. Il Sindaco Cannito invece fa miracoli: invece che pani e pesci, moltiplica incarichi e costi (a carico dei contribuenti). L'ultima delle sue trovate è particolarmente intrigante, o inquietante" scrivono i componenti del gruppo consiliare PD. "Assumere tre collaboratori dove ne basterebbe uno, e senza alcun criterio chiaro di selezione. Ma andiamo con ordine. Il Comune di Barletta ha pubblicato un avviso di selezione pubblica per tre incarichi di collaborazione, uno di categoria C e due di categoria D. La durata del contratto offerto corrisponde al mandato del Sindaco. Oggetto della collaborazione: "collaborare con il Sindaco e la Giunta nell'esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo e verifica ai fini della realizzazione degli obiettivi previsti dal programma elettorale amministrativo, dal Documento Unico di Programmazione, dal P.E.G. e dal P.I.A.O."
Solleva qualche perplessità già solo il numero di incarichi: tre collaboratori per funzioni che altrove, anche solo a guardare i Comuni limitrofi, sono svolte agevolmente da una sola persona. Ma tant'è. Non è questo il solo motivo di dubbi.
Questo tipo di selezione è frequente, e appunto ne abbiamo manifestazione in molti Comuni di ogni dimensione. Alla luce di un breve confronto tra l'avviso pubblicato a Barletta e quelli similari pubblicati altrove, ci si accorge di un omissis: praticamente ovunque, tranne che a Barletta, nella comparazione dei profili dei candidati, operata dal Sindaco, si tiene conto dello "spessore culturale e formativo, nonché delle esperienze lavorative e/o professionali ritenute significative ai fini dell'incarico da ricoprire".

Negli avvisi degli altri Comuni si parla spesso esplicitamente di settori quali il giornalismo, l'editoria, la comunicazione pubblica e istituzionale. A Barletta spessore culturale e formativo, esperienze pregresse lavorative e professionali sono invece, dobbiamo desumere, assolutamente insignificanti.
Allo stesso modo, nell'avviso barlettano, non vi è traccia di istruttoria per l'accertamento della professionalità dei candidati, della coerenza tra i ruoli svolti in passato e quello che si candidano a svolgere per il Comune e per il Sindaco. Istruttoria invece presente e descritta, dettagliatamente, negli avvisi degli altri Comuni, compresi quelli a noi limitrofi.

A proposito di comuni limitrofi: a Trani, per un incarico simile, la Commissione (composta da tre esperti) stilava, in base a un colloquio, una rosa di candidati da avviare al colloquio, finale e determinante per la decisione di attribuzione dell'incarico, con il Sindaco. In sintesi a Barletta: per svolgere il lavoro di una persona se ne assumono tre anziché uno; non è esplicitato alcun criterio di valutazione del percorso di studi o professionale; non c'è alcuna istruttoria per l'accertamento del curriculum; non vi è alcun tipo di preselezione (con una rosa ristretta di candidati), da parte di esperti, rispetto alla scelta finale del Sindaco. Crediamo siano state solo sfortunate e non volute sviste. Speriamo soprattutto che alla fine la scelta ricada comunque su professionisti validi e davvero utili per l'azione amministrativa, nonostante l'assenza di procedure e criteri chiari e trasparenti.

Siamo convinti che nessuno, tanto meno il Sindaco Cannito e la sua maggioranza, voglia utilizzare questo tipo di incarichi per offrire posti e stipendi a sostenitori, o peggio a candidati non eletti, come una sorte di compensazione o risarcimento. Per le sfide che Barletta ha davanti a sé servono le migliori energie, le migliori professionalità".
  • Partito Democratico
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