Aqp, le analisi dell’acqua che beviamo a Barletta

L'acqua di rubinetto è un bene prezioso, spesso sottovalutato per una questione di sfiducia da parte del cittadino. Il costo dell'acqua del rubinetto può essere fino a 600 volte inferiore rispetto a quella minerale; ma cosa spinge i cittadini ad acquistare l'acqua in bottiglia? Sicuramente l'etichetta: si pensa infatti che essa, contenente le analisi dell'acqua, possa dare una maggiore garanzia al cittadino. Non è così. Le analisi dell'acqua minerale non vengono effettuate periodicamente; dall'etichetta infatti, si può notare che in quasi tutte le acque, le analisi risalgono più o meno a 4 anni fa.

L'Acquedotto pugliese mette a disposizione sul suo portale web, un database ricco di informazioni aggiornate sull'acqua di tutti i comuni pugliesi. A Barletta l'acqua è buona, salubre, economica, come in tutta la Puglia. Anche il nostro acquedotto ci da la "garanzia" con una serie di parametri chimici e fisici, facilmente confrontabili con le più note acque minerali.

In Puglia le società imbottigliatrici pagano in base alla superficie della concessione dell'acqua. Il pagamento è all'incirca di 1,033 euro per ettaro di terreno. La nostra regione incassa annualmente 1.250 euro dalle 16 società imbottigliatrici. Secondo uno studio di Legambiente del 2009, mille litri d'acqua ceduti dalla regione Veneto costano 3 euro, invece dalla Campania 0,3 euro. Cifre alquanto strane e differenti che variano da regione e regione, proprio perché esse hanno statuti completamente differenti in materia.

Ma come risparmiare sull'acqua che beviamo? La risposta la danno i medici che consigliano di bere l'acqua di rubinetto, la migliore in assoluto in termini di qualità e di risparmio. Basti pensare che le spese di imballaggio dell'acqua minerale sono del 60%, a cui vanno aggiunte le spese di trasporto, del lavoro e della pubblicità.

Allora perché continuare a fornirsi di acqua al supermercato?

Barlettalife, in coda all'articolo, vi mostra le analisi dell'acqua dell'Aqp aggiornate a Novembre 2010.