Politica
1 miliardo e 637 milioni previsti dal nuovo Piano di Sviluppo Rurale
La salvaguardia del paesaggio incontra le attività del territorio
Barletta - giovedì 23 ottobre 2014
Lunedì scorso si è tenuto, presso la Cantina Sociale di Barletta, un incontro-dibattito dal titolo "Lo sviluppo rurale della Puglia e la Politica Agricola Comune", organizzato dal Consigliere regionale Ruggiero Mennea. All'evento hanno partecipato il Sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, il Direttore alle Politiche per lo Sviluppo Rurale della Regione Puglia, Gabriele Papa Pagliardini, il Presidente della BCC Canosa-Loconia, Vincenzo Leonardo Princigalli, i Rappresentanti di Agrinsieme. "Si è scelta la Cantina Sociale di Barletta come luogo in cui promuovere questo evento poiché è giunto il momento di abbattere completamente la barriera tra Istituzioni e i luoghi in cui si lavora e si produce. L'obiettivo – spiega Mennea - è quello di lanciare un segnale nuovo sul nostro territorio: lo sviluppo del settore agroalimentare verso un'idea innovativa e moderna di agricoltura. Un'agricoltura d'eccellenza, biologica, biodinamica, competitiva e protesa verso l'internazionalizzazione delle imprese".
Il Piano dello Sviluppo Rurale della nostra Regione (PSR) è il principale strumento di programmazione e finanziamento del sistema agricolo e agroalimentare, la cui finalità è quella di utilizzare al meglio tutte le risorse finanziarie che l'Unione Europea destina al recupero, all'ammodernamento e alla valorizzazione delle zone rurali. "In particolare – precisa il Consigliere Mennea – il Piano di Sviluppo Rurale predisposto per la prima volta sin dalla sua nascita con le organizzazioni sindacali e la struttura regionale, mira a favorire la continuità e lo sviluppo dell'attività agricola e agroalimentare aumentandone la competitività e la diversificazione, garantendo nel contempo, la salvaguardia dello spazio naturale, dell'ecosistema agricolo e del paesaggio rurale". La Puglia sarà chiamata, dunque, nel settennio 2014-2020, a dare attuazione al PSR i cui obiettivi saranno l'aggregazione, la costituzione di organizzazioni di produttori, l'internazionalizzazione e il ricambio generazionale.
"Impegneremo – sottolinea Mennea - in termini di quota pubblica, 1 miliardo e 637 milioni, una dotazione coperta, in quota del 60,05 dal Fondo FEASR e per le risorse residue (39,95%) dallo Stato (70%) e dalla Regione Puglia (30%). Per evitare l'eccessiva frammentazione del sistema agricolo, la carenza di imprenditorialità, l'incapacità a commercializzare i prodotti risulta indispensabile fare rete. Solo così si può essere competitivi e si può rilanciare il settore agricolo e agroalimentare, nonostante la forte sofferenza in cui vive la nostra economia. Ho proposto – annuncia Mennea - un accordo tra il mondo della cooperazione bancaria e la Regione, affinchè si possa dotare il settore, al più presto, di uno strumento finanziario operativo rivolto soprattutto a coloro che intendano aggregarsi ed accettare la sfida di ottimizzare la produzione, valorizzando l'elemento autoctono che è proprio di ciascun territorio, puntando lo sguardo verso i mercati internazionali. Questa è la sfida da vincere insieme al mondo bancario, alle associazioni di categoria, agli operatori tutti. Il nostro territorio ha tutte le carte in regola e gli ingredienti necessari per poter diventare capofila di politiche di sviluppo rurale locale che, attraverso le nuove linee strategiche illustrate dal PSR, tendano ad imprimere un concetto di agricoltura giovane, competitiva in chiave sostenibile, identitaria, conclude Mennea.
Il Piano dello Sviluppo Rurale della nostra Regione (PSR) è il principale strumento di programmazione e finanziamento del sistema agricolo e agroalimentare, la cui finalità è quella di utilizzare al meglio tutte le risorse finanziarie che l'Unione Europea destina al recupero, all'ammodernamento e alla valorizzazione delle zone rurali. "In particolare – precisa il Consigliere Mennea – il Piano di Sviluppo Rurale predisposto per la prima volta sin dalla sua nascita con le organizzazioni sindacali e la struttura regionale, mira a favorire la continuità e lo sviluppo dell'attività agricola e agroalimentare aumentandone la competitività e la diversificazione, garantendo nel contempo, la salvaguardia dello spazio naturale, dell'ecosistema agricolo e del paesaggio rurale". La Puglia sarà chiamata, dunque, nel settennio 2014-2020, a dare attuazione al PSR i cui obiettivi saranno l'aggregazione, la costituzione di organizzazioni di produttori, l'internazionalizzazione e il ricambio generazionale.
"Impegneremo – sottolinea Mennea - in termini di quota pubblica, 1 miliardo e 637 milioni, una dotazione coperta, in quota del 60,05 dal Fondo FEASR e per le risorse residue (39,95%) dallo Stato (70%) e dalla Regione Puglia (30%). Per evitare l'eccessiva frammentazione del sistema agricolo, la carenza di imprenditorialità, l'incapacità a commercializzare i prodotti risulta indispensabile fare rete. Solo così si può essere competitivi e si può rilanciare il settore agricolo e agroalimentare, nonostante la forte sofferenza in cui vive la nostra economia. Ho proposto – annuncia Mennea - un accordo tra il mondo della cooperazione bancaria e la Regione, affinchè si possa dotare il settore, al più presto, di uno strumento finanziario operativo rivolto soprattutto a coloro che intendano aggregarsi ed accettare la sfida di ottimizzare la produzione, valorizzando l'elemento autoctono che è proprio di ciascun territorio, puntando lo sguardo verso i mercati internazionali. Questa è la sfida da vincere insieme al mondo bancario, alle associazioni di categoria, agli operatori tutti. Il nostro territorio ha tutte le carte in regola e gli ingredienti necessari per poter diventare capofila di politiche di sviluppo rurale locale che, attraverso le nuove linee strategiche illustrate dal PSR, tendano ad imprimere un concetto di agricoltura giovane, competitiva in chiave sostenibile, identitaria, conclude Mennea.
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