Tir del teatro
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Via Ospedale dei Pellegrini diventerà pedonale

Dopo la segnalazione, i residenti hanno incontrato assessori e responsabili

«Relativamente alla mia segnalazione su via Ospedale dei Pellegrini, vorrei aggiornarvi sull'esito dell'incontro di ieri pomeriggio, presso il comando di Polizia locale in via Municipio, con un maresciallo dello stesso comando, con il responsabile dell'Ufficio Tecnico del Traffico Francesco Attolico e con i due Assessori Michele Lasala e Giuseppe Gammarrota. Ci è stato spiegato che nonostante la disponibilità all'ascolto il loro programma, già chiaro e in via di attuazione, non cambierà. Il progetto portato avanti dall'Amministrazione è quello di rivalutare una via storica quale via Ospedale dei Pellegrini attraverso la sua pedonalizzazione, che in primis sarà solo parziale, interessando la parte terminale verso corso Vittorio Emanuele, soprattutto per un problema di annullamento delle barriere architettoniche attualmente consistenti nei marciapiedi stretti e difficilmente praticabili afferenti quel tratto, e poi il tratto della strada compreso tra via Consalvo da Cordova e via Tancredi, congiuntamente alla riapertura della galleria del teatro.

Ora noi cittadini di poco conto e a quanto pare non facenti parte della comunità di cui si dice l'Amministrazione voglia fare l'interesse ci chiediamo: innanzitutto quanto tempo passerà prima che la strada venga messa in sicurezza ovviando ai problemi di isolamento da noi lamentati, con opportuna sorveglianza, e quanto per consentire ai commercianti cui non viene concessa apposita area di sosta per scarico e carico merci prima di ottenere una soluzione alternativa al problema; come si pensa di mettere in sicurezza il teatro consentendo il transito e la sosta di mezzi pesanti non idonei a una stradina storica, la cui presenza a fino ad oggi ha causato dissesto totale del manto stradale con incidenti a persone e autovetture, oltre che problemi di cedimento strutturale al blocco di fabbricati che fronteggia il retro del teatro, problemi affrontati parzialmente e a proprie spese solo da alcuni proprietari degli immobili in oggetto (a riguardo ci è stato risposto che si sta provvedendo a pensare ad una soluzione alternativa per la sosta prolungata dei mezzi in aree apposite sempre all'interno del centro urbano, consentendo però agli stessi mezzi l'accesso alla strada e la sosta prolungata anche per numerose ore per le operazioni di scarico e carico attrezzature, quindi soluzione non è); e ancora ci chiediamo come pensano di rivalutare la strada attraverso la sua pedonalizzazione se la renderanno in tal modo impraticabile per le attività commerciali e professionali qui presenti, visto e considerato che la sua collocazione ben oltre l'area di maggior interesse e fruizione del centro antico non la renderà sicuramente appetibile ad attività commerciali e/o anche di ristorazione, perché si sa che già quelle presenti sui corsi prospicienti, sono risultate sempre fallimentari.

Ci è stato detto che il cambiamento avviene e noi lo dobbiamo accettare. Ma poiché chi ha fatto investimenti nel tempo, collocando vita e attività lavorativa nella zona, lo ha fatto sulla base di ben altri presupposti, avremmo diritto ad essere "accompagnati" con un minimo aiuto lungo la strada del cambiamento. Ci vengono portati ad esempio casi di città più evolute, in gran parte non su territorio italiano, in cui la visione di sostenibilità ambientale ha portato alla totale pedonalizzazione delle aree urbane centrali. Vorrei ricordare che in questi paesi più evoluti il sistema dei servizi urbani di supporto alla mobilità e e quello più generale di sostegno alla persona e alle famiglie e tale da garantire a pieno una miglior qualità della vita è ben altra cosa. Quindi il disagio creato è ben relativo e le tasse pagate dai cittadini hanno una loro corretta finalità. Non servono solo a pagare le poltrone del potere.

Vi preannuncio che nei programmi dell'Amministrazione c'è anche l'intento di pedonalizzare via D'Aragona. Ora vorrei proprio vedere come risponderanno a questo coloro che han detto che la nostra protesta era dettata solo dal personal interesse di avere il parcheggio sotto casa».

[Una residente di via Ospedale dei Pellegrini]
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