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Calcio
Verso L'Aquila-Barletta: precedenti, numeri e storia dell'avversario
Domenica in campo al "Fattori", biancorossi vittoriosi due volte in Abruzzo
Barletta - venerdì 21 febbraio 2014
14.32
Si prepara al ritorno in campo dopo il turno di riposo, fissato domenica prossima al "Fattori" di L'Aquila, il Barletta Calcio. Con i playoff ormai distanti 13 punti e fuori dai radar biancorossi, con una stagione che in termini di classifica raramente ha avuto qualcosa da raccontare, è tempo di lavorare sulla crescita dei giovani ritenuti validi per la prossima stagione- ancora densa di nubi sul fronte societario- e potenzialmente portatori di frutti sul piano economico in casa di cessione estiva: questa la "mission" a partire dalla trasferta abruzzese, 25esima tappa di un torneo dove oggi i biancorossi sono 14esimi con 18 punti dopo 23 partite. Sono 10 i precedenti disputati tra le due squadre al "Fattori" dove per sette volte i padroni di casa hanno fatto bottino pieno, una volta le due squadre si sono divise la posta in palio ed in due occasioni il Barletta è uscito vincitore, in tempi lontani come le stagioni 1955/1956 e 1958/1959. Nella sfida di andata, giocata il 20 ottobre al "Puttilli", i biancorossi agganciarono il pareggio del 2-2 negli attimi finali con una gran semi-rovesciata di Picci, oggi non più in rosa alla pari di Allegretti, autore del pari. Questi i numeri del match:
36- I punti in classifica de L'Aquila: gli abruzzesi hanno ottenuto 10 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte;
18- Le lunghezze del Barletta nella graduatoria del girone B di Prima Divisione Lega Pro: i biancorossi hanno messo in cascina 3 vittorie, 9 pareggi e 10 sconfitte sin qui;
4- Le reti di Carlo Ilari, capocannoniere del Barletta, messe a segno in più di 800 minuti;
22- Le presenze di Luca Liverani e Fabrizio Di Bella, i due elementi maggiormente presenti nelle file biancorosse;
23- Le presenze di Claudio De Sousa, Marco Pomante e Marco Frediani, sempre in campo con gli abruzzesi;
6- Le reti di Lorenzo Del Pinto e Claudio De Sousa, top-scorers abruzzesi
La storia de L'Aquila: una vita in altalena
I primi documenti certificano la nascita del calcio aquilano al 1915. Nel 1929 nacque la società "Città dell'Aquila", che ben presto fu sostituita dal Gruppo Universitario Fascista, che si iscrisse alla terza divisione nel 1931. L'eredità calcistica del Guf fu raccolta dall'AS L'Aquila, presieduta da Adelchi Serena, che confermò il rosso e il blu quali colori sociali. Nel 1934, dopo uno spareggio contro Andrea Doria, Falck e Pro Gorizia, gli abruzzesi centrarono la promozione in B, anche se l'esordio in cadetteria per il club aquilano non fu certo esaltante. Con il duo magiaro Ging-Orth in panchina, l'Aquila si piazzò al quarto posto nel girone B con 32 punti, mentre l'anno successivo arrivò un nono posto con 33 punti. L'anno successivo, tutta l'Aquila fu scossa dalla tragedia di Contigliano, in cui perse la vita mister Buratti e tutta la rosa, ad eccezione di Brindisi, Michetti e Stornelli, restò gravemente ferita.
Con Barattelli presidente, per dieci anni l'Aquila disputò la serie C. Finita l'era Barattelli, la guida della società passò a Lopardi, che esordì alla guida del club rossoblu con un nono posto. Al termine di altre stagioni relativamente tranquille, nel 1968-69 arrivò la retrocessione in serie D, categoria che vide gli abruzzesi protagonisti per ben dieci anni. La svolta si ebbe nella stagione 1978-79: con Angelini presidente, l'Aquila disputò una delle stagioni più belle del post-bellico, terminando al secondo posto nella regular season, e battendo i lucani dell'Avigliano nello spareggio di Cassino. Nel 1981-82, nonostante diversi ribaltoni tecnici e societari, la squadra non riuscì ad evitare la retrocessione tra i dilettanti. Nel 1990, l'Aquila fu rilevata dall'imprenditore romano Circi: la promozione arrivò nel 1994 in seguito ad un ripescaggio, ma il club fu radiato a causa di problemi finanziari e fu costretto a ripartire dall'Eccellenza con il nome di A.S. L'Aquila. Il ritorno in D avvenne nel 1995, dopo la fusione con il Paganica Calcio. Una nuova pagina nella storia del club aquilano fu scritta nella stagione 1997-98: con Stefano Sanderra in panchina, L'Aquila conquistò 74 punti, vincendo per la prima volta nella sua storia un campionato, mettendo alle sue spalle corazzate come Rieti e Sambenedettese. Dopo una sola stagione interlocutoria, nel 2000 l'Aquila salì in C1 dopo aver battuto Fasano e Acireale ai playoff.
La stagione 2003-2004, dopo due anni di imprese per ottenere la salvezza, vide i rossoblu racimolare soltanto 13 punti, e il sodalizio, da tempo in liquidazione, fu radiato dai campionati e costretto a ripartire ancora una volta dall'Eccellenza. Nel 2007 il club si aggiudicò la Coppa Italia Dilettanti Abruzzo, primo trofeo del calcio aquilano, ma ciò nonostante, la D non fu raggiunta. La promozione fu rimandata anche nel 2008, ma nella stagione successiva, arrivò la promozione d'ufficio in serie D, visto che il club fu impossibilitato a disputare le ultime gare di campionato in seguito al tragico terremoto del 2009. L'anno successivo L'Aquila riuscì a centrare una nuova promozione dopo un ripescaggio per meriti sportivi. La squadra centrò addirittura l'ingresso nei playoff, ma rimediò una sconfitta contro il Prato che stroncò i sogni di gloria. Nella stagione 2012-2013, l'Aquila termino al quinto posto la nuova stagione in Seconda Divisione, e dopo i playoff, centrò la promozione in Prima Divisione dopo aver sconfitto Chieti e Teramo. Uno dei protagonisti dell'ultima stagione è stato l'ex biancorosso Saveriano Infantino, che con i suoi gol ha contribuito alla promozione del club rossoblù ma oggi milita nella Torres.
(Twitter: @GuerraLuca88)
36- I punti in classifica de L'Aquila: gli abruzzesi hanno ottenuto 10 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte;
18- Le lunghezze del Barletta nella graduatoria del girone B di Prima Divisione Lega Pro: i biancorossi hanno messo in cascina 3 vittorie, 9 pareggi e 10 sconfitte sin qui;
4- Le reti di Carlo Ilari, capocannoniere del Barletta, messe a segno in più di 800 minuti;
22- Le presenze di Luca Liverani e Fabrizio Di Bella, i due elementi maggiormente presenti nelle file biancorosse;
23- Le presenze di Claudio De Sousa, Marco Pomante e Marco Frediani, sempre in campo con gli abruzzesi;
6- Le reti di Lorenzo Del Pinto e Claudio De Sousa, top-scorers abruzzesi
La storia de L'Aquila: una vita in altalena
I primi documenti certificano la nascita del calcio aquilano al 1915. Nel 1929 nacque la società "Città dell'Aquila", che ben presto fu sostituita dal Gruppo Universitario Fascista, che si iscrisse alla terza divisione nel 1931. L'eredità calcistica del Guf fu raccolta dall'AS L'Aquila, presieduta da Adelchi Serena, che confermò il rosso e il blu quali colori sociali. Nel 1934, dopo uno spareggio contro Andrea Doria, Falck e Pro Gorizia, gli abruzzesi centrarono la promozione in B, anche se l'esordio in cadetteria per il club aquilano non fu certo esaltante. Con il duo magiaro Ging-Orth in panchina, l'Aquila si piazzò al quarto posto nel girone B con 32 punti, mentre l'anno successivo arrivò un nono posto con 33 punti. L'anno successivo, tutta l'Aquila fu scossa dalla tragedia di Contigliano, in cui perse la vita mister Buratti e tutta la rosa, ad eccezione di Brindisi, Michetti e Stornelli, restò gravemente ferita.
Con Barattelli presidente, per dieci anni l'Aquila disputò la serie C. Finita l'era Barattelli, la guida della società passò a Lopardi, che esordì alla guida del club rossoblu con un nono posto. Al termine di altre stagioni relativamente tranquille, nel 1968-69 arrivò la retrocessione in serie D, categoria che vide gli abruzzesi protagonisti per ben dieci anni. La svolta si ebbe nella stagione 1978-79: con Angelini presidente, l'Aquila disputò una delle stagioni più belle del post-bellico, terminando al secondo posto nella regular season, e battendo i lucani dell'Avigliano nello spareggio di Cassino. Nel 1981-82, nonostante diversi ribaltoni tecnici e societari, la squadra non riuscì ad evitare la retrocessione tra i dilettanti. Nel 1990, l'Aquila fu rilevata dall'imprenditore romano Circi: la promozione arrivò nel 1994 in seguito ad un ripescaggio, ma il club fu radiato a causa di problemi finanziari e fu costretto a ripartire dall'Eccellenza con il nome di A.S. L'Aquila. Il ritorno in D avvenne nel 1995, dopo la fusione con il Paganica Calcio. Una nuova pagina nella storia del club aquilano fu scritta nella stagione 1997-98: con Stefano Sanderra in panchina, L'Aquila conquistò 74 punti, vincendo per la prima volta nella sua storia un campionato, mettendo alle sue spalle corazzate come Rieti e Sambenedettese. Dopo una sola stagione interlocutoria, nel 2000 l'Aquila salì in C1 dopo aver battuto Fasano e Acireale ai playoff.
La stagione 2003-2004, dopo due anni di imprese per ottenere la salvezza, vide i rossoblu racimolare soltanto 13 punti, e il sodalizio, da tempo in liquidazione, fu radiato dai campionati e costretto a ripartire ancora una volta dall'Eccellenza. Nel 2007 il club si aggiudicò la Coppa Italia Dilettanti Abruzzo, primo trofeo del calcio aquilano, ma ciò nonostante, la D non fu raggiunta. La promozione fu rimandata anche nel 2008, ma nella stagione successiva, arrivò la promozione d'ufficio in serie D, visto che il club fu impossibilitato a disputare le ultime gare di campionato in seguito al tragico terremoto del 2009. L'anno successivo L'Aquila riuscì a centrare una nuova promozione dopo un ripescaggio per meriti sportivi. La squadra centrò addirittura l'ingresso nei playoff, ma rimediò una sconfitta contro il Prato che stroncò i sogni di gloria. Nella stagione 2012-2013, l'Aquila termino al quinto posto la nuova stagione in Seconda Divisione, e dopo i playoff, centrò la promozione in Prima Divisione dopo aver sconfitto Chieti e Teramo. Uno dei protagonisti dell'ultima stagione è stato l'ex biancorosso Saveriano Infantino, che con i suoi gol ha contribuito alla promozione del club rossoblù ma oggi milita nella Torres.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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