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Calcio
Si scrive Torres, si legge amarcord-Barletta: anche Infantino in Sardegna
L'attaccante raggiunge Cari, Migliaccio e Guerri nella colonia di ex biancorossi
Barletta - sabato 4 gennaio 2014
Un tuffo al cuore: questa sarà per alcuni tifosi del Barletta Calcio la lettura della formazione della Torres edizione 2014. A infoltire la colonia sarda di ex-biancorossi, dalla giornata di ieri, c'è anche Saveriano Infantino. L'attaccante di Tolve è approdato nella terra dei Nuraghi da L'Aquila, dove nella prima parte di stagione aveva contribuito all'ottimo rendimento del team abruzzese con 2 centri in 13 presenze. Nella Torres, formazione oggi quindicesima con 17 punti nel girone A di Seconda Divisione Lega Pro, il centravanti 27enne troverà una piccola "colonia" di ex biancorossi: dopo l'ufficialità dell'arrivo di Vincenzo Migliaccio, maturata a fine 2013, che si è aggiunta a quelle di Simone Guerri e all'ex allenatore Marco Cari, è appunto arrivato anche Infantino ad alimentare la batteria di "reduci" del Barletta Calcio di due anni fa.
Nella mente dei tifosi barlettani è ancora fresco il ricordo della stagione 2011/2012, quella che avrebbe dovuto portare i biancorossi a raggiungere una posizione nella griglia playoff, obiettivo sfumato per l'ormai celebre punto di penalizzazione comminato dalla Disciplinare e per l'altrettanto clamoroso pareggio in extremis subito al "Garilli" di Piacenza. Ora una piccola fetta di quel cuore pulsante batte di nuovo in Sardegna. E Infantino, 66 presenze e 18 reti all'ombra di Eraclio, ricorderà ancora con piacere lo scorso 20 ottobre, quando è tornato a Barletta con L'Aquila, nella sfida conclusa per 2-2 sul prato del "Puttilli". Un applauso aveva accolto all'ingresso in campo a gara in corso il calciatore lucano. Un amore non sopito, quello tra Saveriano e il pubblico biancorosso, ribadito dall'abbraccio finale con la curva ospitante il tifo barlettano, inneggiante il celebre coro "Saveriano Infantino, Saveriano Infantino, Saveriano Infantino alè". Qualcuno gli ricordò ancora la corsa di Brindisi, di quell'indimenticabile 2-2 al "Fanuzzi", e lui sorrise. Ce la farà a risollevare anche la Torres, la cui seconda maglia- eccezion fatta per le venature blu- è sempre bianca e rossa? Più di qualcuno, dalla Barletta calcistica, seguirà il team sardo con maggiore attenzione, c'è da starne certi.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Nella mente dei tifosi barlettani è ancora fresco il ricordo della stagione 2011/2012, quella che avrebbe dovuto portare i biancorossi a raggiungere una posizione nella griglia playoff, obiettivo sfumato per l'ormai celebre punto di penalizzazione comminato dalla Disciplinare e per l'altrettanto clamoroso pareggio in extremis subito al "Garilli" di Piacenza. Ora una piccola fetta di quel cuore pulsante batte di nuovo in Sardegna. E Infantino, 66 presenze e 18 reti all'ombra di Eraclio, ricorderà ancora con piacere lo scorso 20 ottobre, quando è tornato a Barletta con L'Aquila, nella sfida conclusa per 2-2 sul prato del "Puttilli". Un applauso aveva accolto all'ingresso in campo a gara in corso il calciatore lucano. Un amore non sopito, quello tra Saveriano e il pubblico biancorosso, ribadito dall'abbraccio finale con la curva ospitante il tifo barlettano, inneggiante il celebre coro "Saveriano Infantino, Saveriano Infantino, Saveriano Infantino alè". Qualcuno gli ricordò ancora la corsa di Brindisi, di quell'indimenticabile 2-2 al "Fanuzzi", e lui sorrise. Ce la farà a risollevare anche la Torres, la cui seconda maglia- eccezion fatta per le venature blu- è sempre bianca e rossa? Più di qualcuno, dalla Barletta calcistica, seguirà il team sardo con maggiore attenzione, c'è da starne certi.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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