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Calcio
Radi e Cortellini, il tiro mancino del Barletta
Le reti arrivano dalla difesa, sabato reparto rabberciato con il Savoia
Barletta - mercoledì 11 febbraio 2015
"La miglior difesa è l'attacco" recita un mantra usato quanto abusato nel mondo del calcio e dello sport in generale. A Barletta domenica scorsa nell'agrodolce 2-2 contro la Reggina la truppa di mister Marco Sesia ha rivisitato l'antico detto, proponendo come teste di cuoio verso la porta avversaria due elementi solitamente deputati a difendere Luca Liverani dagli attacchi avversari: parliamo di Alessandro Radi e Roberto Cortellini, autori di altrettanti centri d'autore che hanno propiziato la "remuntada" biancorossa, poi modificata nei piani dal beffardo mancino di Alessio Viola, entrato nella rete biancorossa con l'involontaria collaborazione della schiena dell'estremo di casa.
Esperienza e qualità al servizio della squadra, la loro, coronata in un insolito aperitivo invernale a suon di gol e pallone da due "tiri mancini" che hanno lasciato di sasso Emanuele Belardi, portiere calabrese: ad aprire le danze è stato Cortellini allo scoccare dell'ora di gioco, con un esterno che ha sfiorato il palo alla sinistra dell'estremo amaranto, gonfiato la rete e dato vita alla corsa di gioia del laterale bresciano, con dedica speciale per sua figlia Asia, che pochi giorni prima aveva compiuto 8 anni. Due giri di lancette e a completare l'operazione-sorpasso era stato il piede vellutato di Alessandro Radi, con una traiettoria a giro che aveva scavalcato la barriera dando vita a una punizione fatale per l'avversario. Prodezze nate nel segno del "2": secondo centro stagionale per entrambi-Cortellini aveva già colpito il Martina Franca, Radi aveva segnato nel 3-0 al Cosenza-e due come i centri incassati dalla Reggina, che hanno vanificato l'ottimo secondo tempo dei ragazzi di Sesia, che ai punti avrebbero meritato la vittoria.
Sassate che restano nei cuori dei tifosi biancorossi, per i quali quest'anno Cortellini e Radi sono riferimenti preziosi. Il peso di un sasso lo ha anche il cartellino giallo rimediato dal capitano del Barletta contro i calabresi. Un'ammonizione, l'ottava stagionale, che lo terrà fuori dalla contesa sabato prossimo al "Giraud" di Torre Annunziata contro il Savoia: con lui resteranno fuori lista Stendardo e Venitucci per squalifica, oltre all'infortunato De Rose. Quattro tasselli preziosi in un Barletta che fa però del gruppo il suo punto di forza. Così, laddove la retroguardia-colpita dagli avversari negli ultimi quattro incontri di campionato- sarà priva di due pedine che ne rappresentano il cuore, geografico e geometrico, toccherà all'attacco tornare a recitare la parte del leone e togliere eventuali castagne dal fuoco. Perchè, in fondo, la miglior difesa è l'attacco.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Esperienza e qualità al servizio della squadra, la loro, coronata in un insolito aperitivo invernale a suon di gol e pallone da due "tiri mancini" che hanno lasciato di sasso Emanuele Belardi, portiere calabrese: ad aprire le danze è stato Cortellini allo scoccare dell'ora di gioco, con un esterno che ha sfiorato il palo alla sinistra dell'estremo amaranto, gonfiato la rete e dato vita alla corsa di gioia del laterale bresciano, con dedica speciale per sua figlia Asia, che pochi giorni prima aveva compiuto 8 anni. Due giri di lancette e a completare l'operazione-sorpasso era stato il piede vellutato di Alessandro Radi, con una traiettoria a giro che aveva scavalcato la barriera dando vita a una punizione fatale per l'avversario. Prodezze nate nel segno del "2": secondo centro stagionale per entrambi-Cortellini aveva già colpito il Martina Franca, Radi aveva segnato nel 3-0 al Cosenza-e due come i centri incassati dalla Reggina, che hanno vanificato l'ottimo secondo tempo dei ragazzi di Sesia, che ai punti avrebbero meritato la vittoria.
Sassate che restano nei cuori dei tifosi biancorossi, per i quali quest'anno Cortellini e Radi sono riferimenti preziosi. Il peso di un sasso lo ha anche il cartellino giallo rimediato dal capitano del Barletta contro i calabresi. Un'ammonizione, l'ottava stagionale, che lo terrà fuori dalla contesa sabato prossimo al "Giraud" di Torre Annunziata contro il Savoia: con lui resteranno fuori lista Stendardo e Venitucci per squalifica, oltre all'infortunato De Rose. Quattro tasselli preziosi in un Barletta che fa però del gruppo il suo punto di forza. Così, laddove la retroguardia-colpita dagli avversari negli ultimi quattro incontri di campionato- sarà priva di due pedine che ne rappresentano il cuore, geografico e geometrico, toccherà all'attacco tornare a recitare la parte del leone e togliere eventuali castagne dal fuoco. Perchè, in fondo, la miglior difesa è l'attacco.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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