
Calcio
Questione-"Puttilli", Tatò: "Situazione paradossale, confido in incontro con il Commissario Manzone"
La lettera aperta del presidente del Barletta Calcio
Barletta - martedì 30 aprile 2013
16.43
Il triste countdown va avanti e segna -60 giorni. Tanti dividono il Barletta Calcio dal suo addio al "Cosimo Puttilli". Con comunicazione inviata alla sede di Via Vittorio Veneto nei giorni scorsi -fanno sapere dal sodalizio biancorosso- il Comune di Barletta ha di fatto espulso il club biancorosso dai locali dello stadio "Cosimo Puttilli". Ora da parte biancorossa arriva una lettera aperta a firma del presidente Roberto Tatò, nella quale il sodalizio di Via Veneto ripercorre le spese sostenute nel contestato biennio da "abusivo" presso i locali del "Puttilli" e reclama un incontro con il Commissario Straordinario di Barletta, la dott.ssa Anna Maria Manzone,
"Come ho dichiarato più volte, dall'aprile 2011 il contratto di gestione dello stadio Cosimo Puttilli, accordato nel 2008 alla stessa Società Sportiva Barletta Calcio, risulta scaduto. In più sedi e in più incontri ho avuto modo di rimarcare come questa situazione destasse incertezza e, al tempo stesso, rendesse impossibile una programmazione che riguardasse il futuro del club che con onore rappresento – ha detto il presidente biancorosso -. E' evidente che per una società di calcio sapere di poter utilizzare lo stadio solo per la disputa degli incontri ufficiali organizzati dalla Lega, tra l'altro requisito fondamentale per poter espletare le pratiche necessarie per l'iscrizione al campionato stesso, crea difficoltà organizzative e programmatiche. La nostra società ha cercato in tutti i modi, sia con la vecchia amministrazione che con l'attuale organo di governo prefettizio, di sanare una situazione alquanto paradossale: l'assenza di un contratto di gestione dello stadio e il rimborso delle ingenti spese di manutenzione ordinaria e straordinaria sostenute dal club per garantire la fruibilità dello stadio. Su quest'ultimo punto – prosegue Roberto Tatò – tengo a ricordare che la precedente Amministrazione Comunale, dopo un anno di trattative estenuanti e dopo aver richiesto un'infinità di documenti circa le spese ordinare e straordinarie sostenute dal club, con una delibera di giunta del Settembre 2012 si impegnava a rimborsare tali costi, che a tutt'oggi non risultano ancora liquidati. "Durante questa querelle sono stati presentati diversi progetti di riqualificazione della struttura esistente e di uno riguardante un nuovo stadio: tutti caduti nel vuoto!".
Tatò sottolinea il fatto che il club ha cercato di trovare una soluzione anche con l'attuale Commissario Prefettizio. "Dopo la caduta della precedente amministrazione, abbiamo chiesto un incontro con il Commissario Prefettizio tuttora in carica, la dott.ssa Anna Maria Manzone, la quale ha delegato alcuni dirigenti del comune che non hanno mai dato seguito alla nostra richiesta. Dieci giorni fa siamo stati contattati dall'attuale dirigente allo sport, dott.ssa Di Palma, che ha manifestato la volontà di sanare questa situazione, ma come unica risposta c'è stata recapitata la nota missiva di sfratto. Questo scenario contrasta fortemente con la volontà di costruire una società forte e solida nel tempo e che possa garantire la presenza del Barletta Calcio e della Città di Barletta nei campionati professionistici. E' assurdo che la principale società di calcio della città non possa avere a disposizione un impianto sportivo degno di tale nome e che non venga affiancata e tutelata dalle istituzioni comunali, di cui porta con orgoglio il nome e i colori sociali in giro su tutto il territorio nazionale. Nonostante questo periodo di stasi politica, - conclude Tatò - confidando nella sensibilità della classe dirigente della nostra città, mi auguro vivamente che tutte le componenti istituzionali e politiche prendano a cuore le vicende legate allo stadio Cosimo Puttilli. Colgo l'occasione per chiedere nuovamente di incontrare il commissario prefettizio, la dott.ssa Anna Maria Manzone, per valutare le conseguenze e le eventuali soluzioni riguardanti l'ultima nota giunta al club da parte del Comune di Barletta".
Un amore mai sbocciato quello tra il sodalizio di via Veneto e l'impianto sportivo che ne accompagna le gesta sportive da decenni. Tanti gli snodi cruciali, dai costi di gestione dell'impianto all'adeguamento delle infrastrutture. A proposito della "nuova" classe politica, ora non resta che augurarsi che il rettangolo verde del "Puttilli" non divenga oggetto di strumentalizzazione. Ora però i tempi per un nuovo accordo stringono.
(Twitter: @GuerraLuca88)
"Come ho dichiarato più volte, dall'aprile 2011 il contratto di gestione dello stadio Cosimo Puttilli, accordato nel 2008 alla stessa Società Sportiva Barletta Calcio, risulta scaduto. In più sedi e in più incontri ho avuto modo di rimarcare come questa situazione destasse incertezza e, al tempo stesso, rendesse impossibile una programmazione che riguardasse il futuro del club che con onore rappresento – ha detto il presidente biancorosso -. E' evidente che per una società di calcio sapere di poter utilizzare lo stadio solo per la disputa degli incontri ufficiali organizzati dalla Lega, tra l'altro requisito fondamentale per poter espletare le pratiche necessarie per l'iscrizione al campionato stesso, crea difficoltà organizzative e programmatiche. La nostra società ha cercato in tutti i modi, sia con la vecchia amministrazione che con l'attuale organo di governo prefettizio, di sanare una situazione alquanto paradossale: l'assenza di un contratto di gestione dello stadio e il rimborso delle ingenti spese di manutenzione ordinaria e straordinaria sostenute dal club per garantire la fruibilità dello stadio. Su quest'ultimo punto – prosegue Roberto Tatò – tengo a ricordare che la precedente Amministrazione Comunale, dopo un anno di trattative estenuanti e dopo aver richiesto un'infinità di documenti circa le spese ordinare e straordinarie sostenute dal club, con una delibera di giunta del Settembre 2012 si impegnava a rimborsare tali costi, che a tutt'oggi non risultano ancora liquidati. "Durante questa querelle sono stati presentati diversi progetti di riqualificazione della struttura esistente e di uno riguardante un nuovo stadio: tutti caduti nel vuoto!".
Tatò sottolinea il fatto che il club ha cercato di trovare una soluzione anche con l'attuale Commissario Prefettizio. "Dopo la caduta della precedente amministrazione, abbiamo chiesto un incontro con il Commissario Prefettizio tuttora in carica, la dott.ssa Anna Maria Manzone, la quale ha delegato alcuni dirigenti del comune che non hanno mai dato seguito alla nostra richiesta. Dieci giorni fa siamo stati contattati dall'attuale dirigente allo sport, dott.ssa Di Palma, che ha manifestato la volontà di sanare questa situazione, ma come unica risposta c'è stata recapitata la nota missiva di sfratto. Questo scenario contrasta fortemente con la volontà di costruire una società forte e solida nel tempo e che possa garantire la presenza del Barletta Calcio e della Città di Barletta nei campionati professionistici. E' assurdo che la principale società di calcio della città non possa avere a disposizione un impianto sportivo degno di tale nome e che non venga affiancata e tutelata dalle istituzioni comunali, di cui porta con orgoglio il nome e i colori sociali in giro su tutto il territorio nazionale. Nonostante questo periodo di stasi politica, - conclude Tatò - confidando nella sensibilità della classe dirigente della nostra città, mi auguro vivamente che tutte le componenti istituzionali e politiche prendano a cuore le vicende legate allo stadio Cosimo Puttilli. Colgo l'occasione per chiedere nuovamente di incontrare il commissario prefettizio, la dott.ssa Anna Maria Manzone, per valutare le conseguenze e le eventuali soluzioni riguardanti l'ultima nota giunta al club da parte del Comune di Barletta".
Un amore mai sbocciato quello tra il sodalizio di via Veneto e l'impianto sportivo che ne accompagna le gesta sportive da decenni. Tanti gli snodi cruciali, dai costi di gestione dell'impianto all'adeguamento delle infrastrutture. A proposito della "nuova" classe politica, ora non resta che augurarsi che il rettangolo verde del "Puttilli" non divenga oggetto di strumentalizzazione. Ora però i tempi per un nuovo accordo stringono.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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